Insieme - Home

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I'll be your light, you'll never feel like you're alone, I'll make this feel like home-one direction; home

B. Mayoral
E' tutto un casino. Un enorme casino. E ovviamente di chi è la colpa? Mia, solo mia, come al solito. Hanno ragione Leo e Gianluca ad essere arrabbiati, sono stato un deficiente. Che poi, non capisco bene neanche io il motivo del mio comportamento.
Baciare Gonzalo è sempre stato il mio desiderio più grande e infatti è stato bellissimo, magico, non so perché poi ho avuto paura. Quando mi ha baciato mi sono sentito morire e rinascere nello stesso momento, lui era così triste, prima... ecco, triste è la parola giusta. Quando gli ho detto se si divertiva a farmi stare male lui stava per mettersi a piangere, ed è tutta colpa mia, non avrei mai dovuto dirgli quella cosa, perché so io in primis che lui vuole solo il meglio per me.

Continuo a rigirarmi nel letto senza riuscire ad addormentarmi. Leo e Gianluca, in due nel letto singolo vicino a me, invece, dormono della grossa. Ieri sera sono stati svegli due ore per cercare di calmarmi, ma anche per rimproverarmi per l'enorme cavolata che ho fatto, e nonostante ciò sono agitatissimo, sudato, non riesco a smettere di pensare a quanto successo, al bacio, a come risolvere la situazione, perché stavolta tocca a me, solo a me, rimettere le cose a posto. Devo tirare fuori il coraggio e andarmi a prendere ciò che è mio. Anche perché, baciato Gonzalo una volta, ora che so cosa si prova, beh, non credo di poterne fare a meno per molto tempo.

Nella fretta di scappare dalla mia camera non ho neanche preso il telefono, così, facendo attenzione a non svegliare i due, accendo per un momento il telefono di Gianlu: le 3:30. Perfetto.
Tanto, di dormire non se ne parla, non ci riesco, ma domani saremo in viaggio quindi posso permettermi di restare sveglio. In questo momento vorrei solo avere una felpa o qualcosa per coprirmi perché le lenzuola di questo albergo sono decisamente insufficienti per il freddo che fa a marzo in Ucraina, però per prendere qualcosa in questa stanza sveglierei di sicuro i due fidanzatini.
Decido così, senza un minimo di intelligenza, di andare a prendere una felpa in camera, dando per scontato che Gonzalo stia dormendo. In silenzio, esco nel corridoio buio e a tentoni cerco la porta vicina. Apro e richiudo piano, senza far rumore. Cerco di non voltarmi verso il letto per non cadere in una qualsiasi tentazione. Mi avvicino all'armadio, fuori c'è la luna quasi piena che da un po' di luce alla stanza. Cerco una mia maglia rossa piuttosto vecchia, senza trovarla. Poi mi ricordo che ieri l'avevo lasciata sulla sedia vicino al letto, così mi volto timoroso verso di esso. E non dimenticherò mai quello che vedo. C'è Gonzalo sdraiato scompostamente, come se non avesse voluto addormentarsi, abbracciato al mio cuscino e con indosso la mia maglia rossa. Una lacrima mi scende sulla guancia mentre continuo a guardare Gonzalo che dorme, il respiro regolare ma sulla faccia ancora tracce di pianto, e mi si stringe il cuore a vederlo così. Sempre in silenzio mi avvicino e lo copro con il lenzuolo, perché, ripeto, fa piuttosto freddo qui.
"Scusami" mormoro, anche se sono consapevole che non mi può sentire e non voglio svegliarlo. Mi avvicino nuovamente all'armadio e ne tiro fuori la felpa preferita di Gonzalo, una blu della sua amata Adidas. Un'ultima occhiata al ragazzo che ancora dorme, per fortuna, ed esco dalla stanza ritornando da Leo e Gianluca.
Quello che non mi aspetto, però, è di trovarli svegli, con una lucetta accesa, a parlottare.
"Borja!" esclamano appena mi vedono.
"Santo cielo, Borja? Dove eri finito? Ci siamo spaventati!" dice Leo accalorato.
"Sì" annuisce sarcasticamente Gianlu "Leo pensava ti fossi suicidato"

"Non esagerare Leo, non ho nessuna intenzione di morire prima di aver baciato Gonzalo un'altra volta" lo rassicuro e, nel pieno della notte, in un albergo sperduto in Ucraina, scoppiamo a ridere.
"Hai dormito almeno un po'?"

"Zero"

"Beh, fantastico. Perché?"

"Avevo freddo" mento.

Segreto || Gonzalo Villar & Borja MayoralDove le storie prendono vita. Scoprilo ora