Jade pov
Sono passati tre giorni dal mio risveglio.
Non posso ancora crederci che sono stata per un anno a letto.
Mi sono svegliata credendo che tutto quello che avevo sentito fosse un sogno.
Onestamente, ho sperato vivamente che fosse davvero un sogno.
Jungkook mi ha fatto del male anche quando ero in quelle condizioni.
Adesso sono sul letto.
Ho appena finito di cenare.
Jin mi ha portato il vassoio in camera. Ho mangiato il minestrone... a me fa schifo, ma purtroppo posso mangiare solo cose "pulite" per questa settimana.
I ragazzi sono giù a mangiare.
Voglio fumare una sigaretta, so benissimo che non posso ma solo una non fa male.
Mi alzo dal letto.
Adesso ho ripreso a camminare.
Però ho il lavaggio, devo portarmelo appresso.
Prendo il pacchetto di sigarette e l'accendino.
Metto un plaid sulle spalle ed esco fuori al balcone.
Mi siedo sulla sedia e poggio le gambe sul tavolo.
Inizio a fumare.
C'è la luna piena.
Ogni volta che mi affaccio c'è la luna piena, è mai possibile?
Ripenso a quel che è successo mentre stavo in coma.
Jungkook è davvero così cattivo?
Jungkook non è buono, almeno non con me.
Non mi ama, mi odia.
La nostra è davvero una relazione tossica.
Guardo l'anello che ho all'anulare.
Lo guardo schifata.
Tutte fesserie.
Faccio un altro tiro.
"Ma sei impazzita?!"
Jungkook mi toglie la sigaretta dalla mano.
Io:"Hey, ma che cazzo fai? Ridammela."
La spegne nel posacenere.
Lo guardo.
Jungkook:"Tu non sei normale. Sei in queste condizioni e tu che fai? Fumi! Santo Dio!"
Io:"Fatti gli affari tuoi di quello che faccio!"
Jungkook:"Non ci penso neanche! Non so il motivo del tuo atteggiamento, ma mi sta irritando, e parecchio."
Faccio mezzo sorrisetto.
Jungkook:"Speravo che ti risvegliassi. Ho passato delle notti in bianco a fissarti, sperando che aprissi quegli occhi! Lo speravo col tutto il cuore! Volevo essere felice di nuovo con te, e tu che fai?! Ho gettato la mia vita nell'immondizia, per te! Ho speso soldi, molti soldi, contattando i migliori medici di New York, a volte anche quelli fuori da questa dannata nazione. E questo è il tuo ringraziamento?! Dimmi che cazzo vuoi! Dimmelo subito! Immediatamente!"
Dice urlandomi in faccia. Si è avvicinato pericolosamente a me, ma io sono rimasta impassibile e immobile.
Io:"Voglio il divorzio." Dico con calma.
La sua espressione diventa da incazzata a sorpresa.
Jungkook:"Che cosa?"
Io:"Voglio il divorzio. Non voglio più stare con te. Mi prenderò io l'affidamento dei miei bambini, quindi non preoccuparti. Potrai vivere la tua vita liberamente senza che i mocciosi o i marmocchi ti ronzino intorno al lavoro."
Lui rimane senza parole.
Jungkook:"Spero che tu stia scherzando."
Dice allontanandosi da me.
Io scuoto la testa in segno di negazione.
Io:"Affatto."
Jungkook:"Io non accetterò mai il divorzio. Io ti amo, non posso lasciarti."
Io:"Tu mi ami?! Quando hai provato un briciolo di amore per me?! Quando?!" Adesso sono io quella che urla.
Io:"Tutta la dimostrazione che mi hai dato in questi anni, significa solamente che tu mi credi un oggetto che possiedi! Come il tuo sporco denaro!"
Jungkook:"Smettila di dire stronzate! Se non ti avessi amata, il giorno in cui seppi la tua vera identità dovevo mandarti fuori di casa, a calci! Mi hai capito?! Se non ti avessi amata non avrei sofferto per te a causa di tuo padre! Se non ti avessi amata non me ne sarei mai andato per un anno diventando un soldato e giurando eterna fedeltà al popolo, cosa che io odiavo a morte!" Mi dice incazzato.
Si calma un po'.
Jungkook:"Se non avessi amato te, non avrei mai osato di mettere incinta una puttana."
Lo guardo con le lacrime agli occhi.
Jungkook:"Piangi. Non me ne frega. Te ne sei sbattuta delle mie lacrime versate ogni notte in un anno, quindi, adesso non me ne frega un cazzo. Sentiti male, piangi, entra in depressione di nuovo, non mangiare più e diventa anoressica ancora una volta. Non ti aiuterò più, se è questo il prezzo in cui mi ripaghi."
Entra in camera e io lo seguo.
Sta per uscire dalla porta ma lo richiamo.
Lui si ferma ma non si gira.
Mi avvicino a lui.
Lo affianco e lo guardo.
Io:"Questa fede..." dico mentre la tolgo.
Io:"Non sta bene al mio dito."
Gliela do.
Lui mi guarda più serio che mai.
Distolgo lo sguardo e vado a letto.
Io:"Chiudi la porta quando esci."
Guardo la luna piena dalla finestra.
Lo sento chiudere con un tonfo la porta.
Sento le sue urla e qualcosa rompersi.
Non me ne frega.
Potrà anche sentirlo il mondo intero, ma non me ne frega.
Io:"Questa volta non farò vincere te Jungkook, questa volta vincerò io."
Jungkook pov
Chiudo la porta con un tonfo.
Mi metto ad urlare come un pazzo.
Prendo un vaso e lo rompo per terra.
Scendo le scale.
Io:"Cazzo! Non sopporto più quella dannata puttana! Chi?! Chi me l'ha fatto fare?! Non dovevo sposarla! Non dovevo innamorarmene! Sapevo che l'amore era una stronzata, cazzo se lo sapevo! Va' a fare in culo, puttana!" Urlo contro le scale.
Jin:"Jungkook! Che succede?"
Dice cercando di calmarmi.
Io:"Ho fatto tanto per lei! Mi dovevo fare i cazzi miei quel giorno! Non dovevo farla entrare in casa mia. Non si meritava le mie attenzioni, e tutt'ora non le merita!" Ho il sangue che mi ribolle nelle vene. Vengono gli altri ragazzi.
Io:"Lasciatemi in pace perché giuro che me la prenderò con voi."
Dico minaccioso.
Arriva Ji-hyun.
Ji-hyun:"Papà, cos'hai?"
Io:"Tua madre è una zoccola! Hai capito?! Sei una zoccola!" Urlo per farmi sentire da lei.
Ji-hyun:"Papà adesso calmati. Fare così non ti aiuterà, qualunque cosa sia successa."
Io:"Mi ha chiesto il divorzio. E vuole portarvi via da me. Te, Artem e Artemis."
Dico con un sorrisetto.
Io:"Non glielo permetterò. Voi siete miei figli. Lei può anche andarsene, ma se se ne andasse lo farebbe senza di voi, stanne certo."
Ji-hyun rimane esterrefatto.
Jadeide pov
Sono sulla mia poltrona. Sto lucidando la mia spada. Il riflesso della luna penetra nella mia stanza, ma, improvvisamente, qualcuno o qualcosa copre quel riflesso.
Guardo verso la finestra.
Roteo gli occhi.
Io:"Ma guarda chi si rivede. Credevo fossi tornata a Londra."
Tanfeide:"Non me ne sarei andata senza salutare." Dice scendendo dal davanzale della finestra.
Io:"Perché sei qui? Respirare la tua stessa aria mi irrita parecchio."
Tanfeide:"Sono qui perché volevo vederti. In fondo sei mio fratello maggiore, a volte mi manchi." Dice a testa bassa. La guardo.
Sospiro.
Io:"Sai chi mi ha chiesto di te qualche giorno fa?"
Tanfeide:"Jungkook?" Chiede speranzosa.
Io:"Meglio." Lei corruga la fronte.
Io:"Jade." Mi guarda stupita.
Tanfeide:"Si è svegliata la bella addormentata?"
Io:"Sì. Ma si comporta in modo molto strano. È fredda e non parla con nessuno tranne con i suoi figli." Dico mentre passo un panno sulla lama della mia spada.
Tanfeide:"Sai cosa può importarmi di lei? Adesso non potrò più giocare con il mio Jungkook."
Mi fermo in quello che stavo facendo.
Guardo Tanfeide.
Io:"Cosa vuol dire giocare?"
Tanfeide:"Qualche volta io e Jungkook ci siamo divertiti parecchio."
Io:"Tu e Jungkook? Jungkook non ti degna neanche di uno sguardo."
Tanfeide:"Invece sì. Sennò quelle notti non potevo ipnotizzarlo."
Io:"Ipnotizzarlo?"
Tanfeide:"Mh. Mi mancava così tanto il suo tocco che non ne ho potuto fare a meno."
Io:"Sei andata a letto con Jungkook, ipnotizzandolo?"
Lei annuisce.
Tanfeide:"Jungkook non è davvero innamorato di quella sgualdrina. Abbiamo fatto l'amore nello stesso letto in cui Jade era dormiente. È stato fantastico." La guardo schifato. Mi alzo di scatto dalla poltrona.
Io:"Mi fai schifo. Tremendamente schifo. Vergognati. Non sei degna di far parte della nostra famiglia."
Tanfeide:"Neanche voi lo siete. Non mi hai mai risposto ad una cosa. Dov'è il testamento che ha lasciato mio padre? Non eri tu quello che doveva avere la spada blu, ne sono certa. E non era Anfite quella che doveva possedere la spada nera. Questo lo so benissimo. Anfite non voleva, perché l'hai affidata a lei anche se non la volesse? Io invece la volevo... anche se potevo avere quella spada." Dice indicando la mia spada.
Tanfeide:"Ma tu mi hai riso in faccia. Sono io quella che si deve vergognare o tu?"
Io:"Stavamo parlando di Jungkook."
Tanfeide:"Perché continui a non rispondere a quella dannata domanda? Siete stati sempre gelosi, vero, di me? Perché papà mi amava e così anche la mamma. Con tutti voi, i miei genitori erano diversi. Non si comportavano come quando stavano con me. Per questo mi odiate?"
Io:"Esci immediatamente da qui! Non voglio sentire altro. Se non vuoi che ti ritiri anche quella insignificante spada viola, vattene immediatamente. Sennò ti toglierò il titolo di Johnson per sempre." Dico minaccioso.
Lei mi guarda piena di rabbia.
Esce dalla mia stanza.
Mi risiedo sulla poltrona.
Tanfeide:"Vaffanculo stronzo." Dice per poi chiudere la porta. Prendo la mia spada e mi alzo.
Esco dalla stanza.
Io:"Stronzo al tuo re?" Dico attaccandola con la spada.
Lei prende la sua e combattiamo.
Cavolo... lei è... è davvero forte con la spada.
Rimango stupito dai suoi movimenti.
Improvvisamente riesce a ferirmi al braccio sinistro.
La guardo stupito.
Mi punta la spada al collo.
Tanfeide:"Che c'è Jadeide? Sono brava eh? Tu non hai mai assaggiato il mio potere per questo non potevi capire. Ecco perché papà voleva che io fossi il potere supremo."
Io:"Smettila, te lo ordino." Lei fa mezzo sorrisetto.
Tanfeide:"Giuro sulla mia vita che ti farò pentire a malamente per non aver scelto me quel giorno. Mi hai tolto due spade dalle mani, e non te lo perdonerò mai. Ti staccherò la testa dal collo se solo cercassi di rovinarmi ancora una volta mio caro re."
Abbassa la spada e l'avvicina alla mia giacca.
Tanfeide:"Non voglio il tuo sporco sangue sulla mia spada." Dice pulendola sui miei vestiti.
Io:"Ricordati che questo sporco sangue è lo stesso sangue che scorre nelle tue vene."
Tanfeide:"Per questo mi fa ancor più schifo." Ci guardiamo con uno sguardo agghiacciante.
Posa la spada nella custodia. Se ne va.
Rimango immobile.
Io:"Com'è possibile? Io non l'ho addestrata, come può conoscere le mosse segrete della spadaccina? E se attaccasse Jade? Jade però prese lezioni di scherma, ma non so se ricorda le mosse... devo proteggerla."
Jade pov
È venuto Ji-hyun in camera mia.
Mi ha parlato e mi ha chiesto il perché del divorzio e cosa mi stesse succedendo.
Non gli ho detto nulla.
Gli ho detto solo che finalmente ho aperto gli occhi dopo molti anni.
Lui però non vuole che divorziamo.
Il divorzio farà soffrire i miei figli... per il loro bene non lo farò.
Entra Jungkook in camera. L'osservo a braccia conserte.
Lui non mi degna di uno sguardo.
Entra in bagno.
Sospiro.
Sono l'una di notte.
Ho sentito tutto prima.
Ho sentito la parola "puttana" una decina di volte.
Non ho reagito per il semplice motivo che non avevo voglia di urlargli in faccia.
Non ho neanche la voglia di parlargli.
Esce dal bagno col pigiama.
Lui mi guarda ma io guardo altrove.
Lo sento sospirare.
Mi metto sotto le coperte.
Si mette a letto.
Io:"Hey, cosa fai?"
Lui mi guarda con la fronte corrugata.
Jungkook:"Sto per coricarmi sul mio letto nella mia stanza. Spero di dormire serenamente e di sognare la Jade che ricordavo un anno fa." Mi guarda storto e si mette sotto le coperte.
Io:"Non ho mai detto che voglio dormire nel tuo stesso letto."
Jungkook:"Arrangiati. Sennò va' a dormire sul divano in soggiorno. Io non mi muovo da qua."
Dice con gli occhi chiusi.
Senza pensarci due volte mi alzo dal letto.
Vado nella cabina armadio a prendere due coperte pesanti, visto che sento molto freddo.
Prendo il mio cuscino.
Sotto il suo sguardo, esco dalla camera.
Scendo le scale.
Cacchio, è la prima volta che scendo le scale da quando mi sono svegliata. Ho avuto difficoltà col lavaggio, ma ce l'ho fatta.
Prima non avevo le forze per farlo.
Entro in soggiorno.
Sistemo le coperte e il cuscino.
Subito mi infilo sotto le coperte.
Chiudo gli occhi.
"Bonsoir madame."
Non apro gli occhi.
Già so chi è.
Faccio finta di dormire.
Jadeide:"Per tua informazione: so che sei sveglia."
Sospiro.
Jadeide:"Perché dormi qui? Non hai un letto?"
Dice scherzoso.
Io:"Non voglio dormire con Jungkook."
Dico diretta.
Jadeide:"Mh? Perché?"
Io:"Perché non mi va."
Jadeide:"Perché non ti va?"
Apro gli occhi.
Io:"Smettila di fare domande. Sto cercando di dormire."
Jadeide:"Perché hai cambiato gli atteggiamenti da quando ti sei svegliata?"
Io:"Non ho cambiato gli atteggiamenti, ho solo cambiato il modo di pensare sulle persone."
Richiudo gli occhi.
Io:"Perché sei qui?"
Jadeide:"Voglio parlarti."
Io:"Ho sonno."
Jadeide:"Adesso dobbiamo parlare. Siamo soli."
Io:"Ci sono tante altre occasioni per parlare."
Jadeide:"Io voglio parlare adesso." Sospiro.
Riapro gli occhi.
Io:"Cosa vuoi?" Dico in tono scontroso.
Jadeide:"Voglio sapere il perché del tuo comportamento."
Io:"Tu sei Jadeide Johnson, tu sai tutto di tutti."
Lui abbassa lo sguardo.
Jadeide:"Mi dispiace. Non sapevo che Tanfeide avesse fatto una cosa del genere, davvero." Mi metto a pancia in su e guardo il soffitto. Sorrido di poco.
Io:"Hanno fatto sesso di fianco a me, mentre io ero in coma. Tanfeide mi prendeva anche in giro."
Tanfeide:"Guardaci Jade. Jungkook è tutto per me. Guardaci. Ah, dimenticavo, non puoi guardare." E parte una risata isterica.
Stringo gli occhi al ricordo di quelle parole.
Jadeide:"L'ha ipnotizzato."
Dice tutto ad un tratto.
Lo guardo di scatto.
Io:"Mh?"
Jadeide:"Tanfeide è misteriosa. Sta diventando quasi più forte di me e non so come. Sono io che devo addestrare i miei fratelli nei loro poteri, ma giuro che con Tanfeide non l'ho mai fatto. Non ho mai lavorato sull'addestramento con lei. È molto brava con la spada, anche se non ha mai fatto allenamento con me. Conosce delle mosse che neanche io conosco. Ha imparato l'illusionismo da sola e non so come abbia fatto. Stava prendendo 'lezioni' dal libro sacro, ma una semplice lettura non può creare una persona brava a fare tutto. Ci vuole un superiore che insegni bene all'inferiore. Sono io il superiore, e io non l'ho mai fatto."
Io:"Chi è il tuo superiore?"
Chiedo guardandolo.
Jadeide:"Mio padre."
Io:"Allora può essere che Tanfeide sia in contatto con lui."
Jadeide:"Mio padre è morto. Ricordi? L'organizzazione criminale lo uccise."
Mente bene.
Mi limito ad annuire.
Lui guarda fuori la porta del soggiorno.
Io:"Cosa c'è?"
Dico girandomi.
Jadeide:"Nulla. Mi sono impressionato."
Io:"Hey, non fare scherzi, ho paura del buio."
Fa mezzo sorrisetto.
Jadeide:"Ritornando a te. Non tenere più il muso a Jungkook, è stata tutta colpa di Tanfeide."
Io:"Gli ho chiesto il divorzio."
Lui mi guarda di scatto.
Jadeide:"Sei impazzita? Lo spero tanto."
Io:"Non sono impazzita, sono solo scocciata da questo suo comportamento. Mi ha tradita più volte. Mi mette sempre le mani addosso, l'unica volta che dice di amarmi è quando siamo a letto, e lì scatta la domanda: ama il mio corpo o me? Ma credo più la prima."
Jadeide:"Jungkook ti ama."
Io:"Credi che non ricordi la famosissima regola dell'ipnosi dei Johnson?" Poggio la testa sul cuscino.
Lui mi guarda con la fronte corrugata. Sospiro e chiudo gli occhi.
Io:"L'articolo 24 degli illusionisti dice questo: non si può far illusione riguardo all'amore. Se la fanciulla o il fanciullo è innamorato di un'altra persona l'effetto dell'illusione non avrà la meglio. Jungkook è stato ipnotizzato per amore da Tanfeide, ed ella non ci ha messo nulla per ipnotizzarlo... significa che Jungkook non mi ama. E stiamo sempre punto e da capo." Lo guardo.
Jadeide:"Ricordi punto per punto." Mi guarda esterrefatto.
Faccio mezzo sorrisetto e poggio nuovamente la testa sul cuscino.
Io:"Credo che Jungkook non mi abbia mai amata. Ho una mente da detective."
Jadeide:"Da detective?"
Io:"Mh. Una detective che non si è realizzata nella vita."
Lo guardo.
Io:"Sta' attento Jadeide, so molte cose. Forse anche più di te."
Jadeide:"I ragazzi hanno ragione, sei cambiata parecchio, ma in senso negativo. Non ti riconosco più. Non mi piace questa Jade."
Io:"Devo piacere a te per vivere?" Dico con un tono di voce presuntuoso.
Jadeide:"No. Non devi piacere a me, ma non devi farti odiare neanche da tutti."
Sospiro rumorosamente.
Mi rimbocco sotto le coperte.
Io:"Vattene. E chiudi la finestra. Devo dormire."
Ci penso su.
Alzo di scatto la testa e lo guardo.
Io:"Come hai fatto ad aprire la finestra?"
Le nostre finestre hanno la serratura con la chiave... le chiudiamo sempre la sera.
Jadeide:"Semplicemente non era chiusa."
Io:"Mh. Adesso vattene e fammi dormire. Ma tu non dormi mai?" Mi giro nei lati per guardarlo meglio.
Lui sorride e abbassa lo sguardo.
Io:"Perché sorridi adesso?"
Jadeide:"Anche gli illusionisti hanno malattie psicologiche."
Corrugo la fronte.
Jadeide:"Soffro di insonnia sin da piccolo. Al posto di dormire, la notte, giro per la città da solo."
Io:"Non hai paura?"
Jadeide:"Affatto. Veramente sono le persone che hanno paura di me. Insomma vedono un uomo con una spada."
Dice scherzoso.
Jadeide:"Una volta incontrai dei drogati. Avevano una pistola e me la puntavano alla testa. Io, con tutta la pazienza di questo mondo, feci tutto il possibile per non farli male... ma alla fine li uccisi con la spada. Odio vedere qualcuno che mi punta la pistola." Dice guardandomi.
Guardo per terra.
Jadeide:"Perché, tu avresti paura di uscire a quest'ora della notte?"
Io:"Sì, perché è buio."
Lui sorride.
Jadeide:"Che bambina."
Io:"Non è affatto vero." Metto il broncio.
Jadeide:"Beh, qui non sono gradito, quindi me ne vado." Fa per andarsene.
Io:"Aspetta Jadeide... siccome non dormi, vuoi giocare a carte con me?"
Lui mi guarda.
Io:"Sai giocare a scopa?"
Jadeide:"Con le carte napoletane, giusto?"
Annuisco.
Jadeide:"Sì, per me va bene. Non avevi sonno?"
Io:"Era solo una scusa per farti andare via, ma adesso sei un ospite gradito."
Dico alzandomi dal divano.
Faccio spallucce. Lui riguarda fuori al soggiorno.
Mi giro per guardare.
Non capisco.
Faccio spallucce e faccio per andare in sala giochi per prendere le carte...
Ma mi fermo.
Mi giro verso Jadeide.
Io:"Mi fai compagnia? Ho paura di andare da sola."
Jadeide:"Hai paura della tua stessa casa?"
Io:"Non ho paura della casa..."
Jadeide:"Ma del buio." Finisce la frase per me.
Sorride e scende dal davanzale.
Si avvicina a me.
Mi porge la mano.
L'afferro. Lui prende il lavaggio con la mano libera e saliamo le scale.
Jadeide:"Avete mai pensato di mettere un ascensore?"
Dice con l'affanno, una volta arrivati al terzo piano.
Rido.
Io:"Hey, ti sei fatto solo due scalinate."
Jadeide:"Non sono abituato." Dice posando il lavaggio a terra.
Io:"Perché, in casa tua non ci sono scalinate?"
Jadeide:"Certo, ma casa mia ha solo due piani per quanto mi riguarda, e mi sta bene."
Rido.
Apro la porta della sala giochi.
Lascio la mano di Jadeide.
Accendo la luce.
Io:"Le mie carte sono nella mia stanza... non ci voglio andare, ma comunque non te le avrei fatte toccare. Sono la mia vita quelle carte."
Dico andando verso un mobile in cui ci sono tutti i tipi di carte.
Jadeide:"Anche i cristalli sono la mia vita."
Lo guardo confusa.
Io:"Lo so benissimo."
Jadeide:"Ti ho donato il cristallo più bello e prezioso che io possieda." Lo guardo.
Jadeide:"Il Jadeite."
Io:"Quindi già trovato il momento adatto per donarmelo? Mentre ero in coma."
Jadeide:"Io te ne posso dare anche uno adesso."
Io:"Lo so Jadeide, il tuo amore è l'unico che non ho mai dubitato." Lui sorride.
Jadeide:"Ne sono felice." Sorrido.
Jadeide:"Non l'hai mai visto sotto al letto." Scuoto la testa, confusa, in segno di negazione.
Io:"E ora è ancora lì sotto?"
Jadeide:"Mh. Jungkook lo sa, ha ordinato alle domestiche di non toccarlo." Prendo le carte.
Mi avvicino a lui.
Io:"Perché Il tuo nome è 'Jadeide' invece quello della pietra è 'Jadeite'?"
Jadeide:"Niente di importante. Non suonava molto bene 'Jadeite' perché non è abbastanza soffice nella pronuncia. Io devo essere un angelo agli occhi altrui, una creatura divina, non per caso sono così bello. Il mio nome è con la 'D' per questo. Ha la pronuncia più soave ma comunque è riferito al cristallo."
Io:"Perché l'hai fatto?"
Jadeide:"Cosa?"
Io:"Perché mi hai donato il tuo cristallo?"
Jadeide:"Per il semplice motivo che volevo dimostrarti il mio amore."
Lo abbraccio.
Lui, stupito, ricambia l'abbraccio.
Io:"Grazie di esserci, Jadeide. Credo che se non ci fossi stato tu mi sarei tenuta tutto dentro. Con i ragazzi parlo ma non gli dico sempre tutto... invece tu già sai tutto, quindi è anche inutile che io parli." Dico ridendo.
Lo sento sorridere.
Mi da un bacio in testa.
Jadeide:"Usi lo shampoo alla pesca?"
Dice stringendomi a sé.
Io:"Sì." Dico alzando la testa per guardarlo.
Io:"Ti piace?"
Jadeide:"Mh. Mi piace tutto di te." Dice sorridendo.
Gli prendo la faccia, mi metto sulle punte e lo bacio.
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My euphoria, 3. Jk
FanfictionSequel di "My euphoria, 2. JK" Tutti desirerebbero una vita di lusso, oro, una villa in cui vivere... denaro sporco. I problemi crescono sempre di più, in amore, in famiglia e nel lavoro. Non tutto è così semplice come sembra. La vita degli otto cr...