Jade pov
Io e Jungkook ci ritroviamo fuori il castello di cristallo dei Johnson.
È sera.
Il cielo è più stellato che mai.
Mi metto a braccetto con Jungkook.
Entriamo.
Sentiamo un suono di un violino.
Chi è che suona?
Jungkook:"È Jadeide."
Io:"Da quando Jadeide suona il violino?"
Jungkook:"Da quand'era piccolo."
Improvvisamente smette di suonare.
Jadeide:"Posso chiedere il perché dell'improvvisa visita?"
Io e Jungkook continuiamo a camminare finché non lo vediamo.
Io:"Devo farti qualche domanda."
Lui sbuffa.
Jadeide:"Possiamo fare un altro giorno? Oggi mi sono dato per malato a lavoro."
Io:"Dai Jadeide."
Jadeide:"E d'accordo, cos'hai da chiedermi?" Si siede su quel trono che lo rende ancor più strano di quel che è.
"Perché hai smesso di suonare?"
Io e Jungkook ci giriamo verso la ragazza che ha parlato.
Ha una canottiera bianca trasparente, reggiseno fucsia, visto che si vede, e non porta i pantaloni, ha le mutandine fucsia abbinate al reggiseno.
Mi giro verso Jungkook.
Io:"Guarda da un'altra parte tu."
Gli faccio girare la faccia.
Jungkook:"Hey!"
Io:"Chi è costei?"
Jadeide:"È una prostituta. Io non ci faccio sesso l'ho solo aiutata."
"Lui mi ha salvato."
Dice avvicinandosi a lui.
Cerca di sedersi sulle sue gambe ma Jadeide non glielo permette.
Jungkook:"Salvata?"
Jadeide:"Una notte lei era in un vicolo con un uomo e l'uomo non volle pagarla, lei insistendo ricevette da lui schiaffi, pugni e calci."
Io:"Cosa? E adesso dove si trova l'uomo?"
Jadeide:"Chissà, a quest'ora starà prendendo un caffè con Lucifero."
Jungkook:"Hai ucciso un uomo per lei? Speriamo che lei ti faccia dimenticare la mia donna."
Jadeide:"Sai benissimo che non mi innamoro delle prostitute, mi fanno schifo."
"Quindi io ti faccio schifo?"
Si guardano negli occhi.
Jadeide:"Parlo in generale. Rosalinda, per favore, metti i pantaloni?"
"Sono più comoda così."
Jadeide:"Ma sei scomoda ai miei occhi. Va' a mettere qualcosa addosso."
"Eh va bene. Ciao."
La ragazza se ne va.
Jungkook:"Adesso ti metti a salvare puttane..."
Io:"E a maltrattare bambini?"
Mi guarda.
Jadeide:"Io? Maltrattare bambini? Ma se i bambini mi piacciono un sacco."
Jungkook:"Ieri sera dov'eri?"
Jadeide:"Suonavo."
Jungkook:"Bugiardo. So benissimo che suoni il violino una volta a settimana, se l'hai suonato ieri allora oggi non dovevi farlo."
Lui sbuffa.
Jadeide:"Sai troppe cose su di me, tu diventerai un pericolo."
Jungkook fa spallucce.
Io:"Allora? Dov'eri?"
Jadeide:"Perché hai portato anche lui? Chi è il detective?"
Io:"Non sto indagando su nessun caso. Adesso sono Jade Made, non sono la detective Made."
Jadeide:"Ok Jade Made, quali domande devi farmi?"
Io:"Perché hai maltrattato quel bambino?"
Jadeide:"Non ho maltrattato nessun bambino."
Guardo Jungkook.
Io:"Jadeide, non siamo armati, non faremo niente. Di' la verità, per favore."
Jadeide:"Credi che io non sappia che voi non siete armati?"
Io:"Allora perché non rispondi alla domanda?"
Jadeide:"Ti ho risposto. Io non so di chi tu stia parlando e non ho fatto nulla."
Io:"Dov'eri ieri sera?"
Jadeide:"Ero con la prostituta."
Dice in sussurro.
Guarda altrove.
Jungkook:"Che facevi con una prostituta?"
Jadeide:"L'ho portata un po' per la città. Lei conosce la città solo di notte, ho voluto offrirle una fetta di torta alla pasticceria New York City, niente di che."
Jungkook:"Jadeide, fratello, sei sicuro di stare bene?"
Io:"Tu hai offerto una fetta di torta ad una prostituta?"
Jadeide:"Sì. Comunque, adesso che volete da me? Avete saputo dov'ero ieri."
Io:"Questo non è un alibi. Mi serve un testimone, e non la prostituta. Non vi ha visti nessuno uscire?"
Jadeide:"Non hai detto che oggi non eri la detective Made ed eri solo Jade Made?"
Sbuffo.
Io:"Rispondi alla mia domanda."
Jadeide:"Eh va bene. No. Non c'è nessuno che può affermare ciò che ho detto a parte Rosalinda."
Io:"Cazzo."
Jadeide:"Hey non dire parolacce nella mia cattedrale."
Io:"Si certo, vaffanculo."
Prendo la mano di Jungkook ed usciamo.
Rosalinda. Ma non farmi ridere Johnson. Fino a qualche giorno fa mi hai detto che mi amavi e improvvisamente ti ritrovo con una puttana e che forse ti piace anche.
Tutti uguali gli uomini.
Jungkook:"Comunque, quel moccioso ti ha mentita."
Io:"Non è stato James a farlo, è stato Jadeide a mentirmi."
Jungkook:"Mh?"
Ci avviciniamo alla motocicletta.
L'ha modificata parecchio. Prima era tutta nera adesso è rossa e nera ed ha anche dei led rossi.
Devo ammettere che però è stupenda così.
Jungkook:"Come sai che ti sta mentendo?"
Io:"Perché Jadeide crede che io sia una stupida." Sorrido maliziosamente.
Si mette il casco.
Jungkook:"Piccola, sei sexy quando fai così."
Io:"Io sono sempre sexy."
Prende il casco e me lo mette.
Jungkook:"Devo comprare una moto anche a te."
Io:"Perché?"
Jungkook:"Non pensi a quanto possa essere bello correre insieme su due moto?"
Io:"Certo. Mi piacerebbe un sacco." Dico sorridendo ma lui non riesce a vedermi, visto che il casco è oscurato da fuori.
Salta sulla moto.
Jungkook:"Sali."
Salgo e lui parte.
Jungkook:"Andiamo a fare un giro o hai qualcosa da fare?"
Io:"Anche se avessi qualcosa da fare verrei comunque a perdere tempo con te."
Partiamo.
Lo abbraccio da dietro. È così caldo. Cosa avrei fatto se veramente avessi divorziato con lui?
Sono stata una sciocca.
Non so dove mi stia portando.
Poggio la testa sulla sua schiena.
Jungkook:"Tieniti forte."
Così faccio.
Accelera.
Dopo un po' ci ritroviamo davanti ad un cancello malandato. Scendiamo dalla moto.
Mi tolgo il casco e lo guardo confusa.
Si toglie anche lui il casco e mi sorride divertito.
Jungkook:"Hai ragione ad essere confusa. Ti spiego appena entrati. Dobbiamo scavalcare però."
Io:"Va bene."
Sorrido.
Mi prende la mano e ci avviciniamo al cancello.
Scavalchiamo.
Non ho messo i tacchi, ho le sneakers per fortuna.
Scavalca prima lui e poi io lo seguo. Una volta arrivati dall'altra parte del cancello lui fa un salto. Si avvicina a me e mi aiuta a scendere prendendomi un attimo in braccio.
Mi prende per mano e iniziamo a camminare.
Io:"Dove siamo?"
Jungkook:"Questo è un bosco di New York. Nessuno conosce questo posto, neanche io lo conoscevo fino a poco tempo fa."
Io:"Come hai scoperto questo posto?"
Lui mi guarda e sorride.
Guarda avanti.
Jungkook:"Andiamoci a sedere sotto a quell'albero lì."
Dice indicandolo.
Andiamo sotto all'albero e ci sediamo.
Più che un albero è una quercia senza foglie.
Guardo in cielo.
Io:"Hai visto quante stelle ci sono stasera?"
Jungkook:"Si, è proprio come quella sera."
Io:"Mh?"
Mi guarda.
Jungkook:"Piccola, c'è una cosa che non ti ho detto."
Io:"Cosa?" Inizio a preoccuparmi. Sospira.
Jungkook:"Mentre tu eri in coma io sono stato per un mese senza lavoro, sono stato truffato per la prima volta in vita mia. Pagai un milione di dollari per 300kg di cocaina ma non lo era. Automaticamente non potevo venderla e dovetti buttarla... ma colui che me l'ha venduta qualche giorno dopo morì per mano mia ma non ho mai scoperto dove aveva messo i miei soldi. Per un attimo di distrazione persi un milione di dollari. Rapine non ne potevo fare perché tu non c'eri... ma un giorno, era di sera presto, mi misi sulla moto e andai in giro per la città per svagarmi un po'.
Passai molte volte davanti ad una banca, c'erano molte persone quel giorno. Dissi in mente mia:'se ci sono tutte queste persone, significa che la banca è strapiena di denaro in questo momento.'
Andai in un negozio, incappucciato, vestito tutto di nero... credo che chiunque mi avesse visto quel giorno si sarebbe cagato addosso nel vedermi; comprai una maschera tutta bianca e un pennarello indelebile nero.
Improvvisamente mi fermai in un vicolo, presi la maschera e il pennarello e iniziai a disegnarci su delle fantasie a caso.
Mi misi la maschera e il cappuccio in testa.
Presi la mia pistola e misi dei guanti che già avevo fissi nel sedile della moto.
Non avevo neanche un borsone per mettere i soldi dentro così mi servii del sacchetto di plastica che mi diede il cassiere del negozio in cui comprai la maschera.
Corsi davanti al portone e scesi subito. Entrai e puntai l'arma a tutti ma non ferii nessuno, avevo solo un bossolo a disposizione, se dovevo usarlo dovevo farlo nel momento opportuno, non potevo sprecarlo. Urlai a tutti di coricarsi per terra, e loro, impauriti, mi stettero a sentire. Andai vicino ad una signorina bionda e le dissi di darmi immediatamente dieci mila dollari.
Lei così fece... ma qualcuno già aveva chiamato la polizia in quel momento.
La imprecavo di fare presto nel prendere quei fottuti soldi e lei piangeva mentre lo faceva.
Avevo paura... non avevo nessuno con me,
ero solo ma dovevo farlo per il bene della nostra famiglia.
Lei mi porse il denaro e io misi tutto di fretta e furia nel sacchetto.
Ricordo che la ringraziai e scappai.
Proprio nel momento in cui salii sulla moto sentii le sirene avvicinarsi.
Corsi subito via. Mi incamminai verso uno stradone e non riuscivo a capire in che direzione io stessi andando.
Credevo di aver seminato la polizia ma non fu così. Iniziai un inseguimento: io davanti che cercavo di seminarli e loro dietro di me cercando di non perdermi di vista.
Non ricordo quanti kilometri orari feci con la moto... ma sicuramente erano tanti.
La polizia era molto distante da me ma comunque mi era dietro.
Girai in un vicolo... e trovai il cancello di questo bosco. Andai con la moto nelle piante troppo cresciute che si trovano vicino al cancello. Spensi la moto e i fari. Era buio pesto ormai, nessuno poteva vedermi dietro quelle piante.
Sentii la polizia passare e aspettai per cinque minuti prima di uscire dal mio nascondiglio.
Li avevo seminati, li avevo davvero seminati.
La curiosità, però, anche in quel momento così pauroso per me, mi affliggeva parecchio.
Uscii dal mio nascondiglio e scrutai per bene il cancello di questo bosco.
Avevo sempre la busta col denaro stretta a me.
Sentii le sirene in lontananza e quindi scavalcai immediatamente il cancello.
Corsi a gambe levate e arrivai a quest'albero qui. Solo dopo mi accorsi che avevo ancora la maschera..." si alza e va verso l'albero che si trova di fianco a questo.
Jungkook:"La tolsi e la nascosi qui." La prende da dietro il cespuglio malandato di quell'albero.
Oh mio dio... fa davvero venire i brividi. È davvero inquietante.
Si risiede vicino a me.
Jungkook:"Si è ingiallita un po', è da quasi un anno che è qui dietro." Sorride appena.
Viene vicino a me e me la porge.
Io la prendo e la guardo.
Jungkook:"Sentii di nuovo le sirene farsi vicine. Questo vicolo ha la strada chiusa, dovettero per forza tonare indietro. Passarono di nuovo fuori al cancello di questo bosco e da lì non li sentii più per ore. Rimasi qui, nascondendomi dalla polizia che era in cerca del rapinatore con la maschera. Mi misi a guardare le stelle ma poi iniziai a sentire freddo. Me ne andai dopo un paio d'ore.
La polizia era ancora in giro, era davvero pericoloso per me ma corsi a casa. Non vidi neanche un poliziotto per strada, fortunatamente.
Arrivai a casa e raccontai tutto ai ragazzi. Loro mi presero per uno stronzo... e avevano più che ragione. Insomma, sono un biliardario, a che mi servivano dieci mila dollari?"
Io:"Sei pazzo ecco perché."
Jungkook:"Si hai ragione." Dice ridendo.
Circonda le mie spalle con un suo braccio.
Jungkook:"Per questo ti ho portato qui. Sono riuscito a seminare ancora una volta la polizia, in vent'anni di carriera."
Sorrido.
Io:"Sei l'impero criminale più vasto e importante del mondo."
Lui sorride.
Mi da un dolce bacio sulle labbra.
Jungkook:"Sarai sempre la mia complice, vero?"
Io:"Lo sarò fino al giorno della mia morte."Io:"Jungkook, svegliati!"
Jungkook:"Ancora cinque minuti."
Dice con la voce impastata nel sonno.
Io:"Lo stai dicendo da un'ora! È tardi!"
Prendo il suo polso e lo tiro giù dal letto.
Jungkook:"Hey!"
Lo trascino per terra fino in bagno. Resta seduto per terra.
Jungkook:"Ma sei pazza?!" Mi urla in faccia.
Io:"Non è colpa mia se la sera ti droghi e non vuoi svegliarti la mattina! Adesso sta' zitto e lavati che puzzi di merda e vaffanculo." Gli sbatto la porta in faccia.
"Vaffanculo tu!"
Io:"Fottiti!"
Mi avvicino alla porta dove mi aspetta Hannah, deve fare il letto.
Ha assistito a tutta la scena... è un po' esterrefatta.
Io:"Vai Hannah." Le faccio mezzo sorrisetto.
Hannah:"Grazie signora." Sorride anche lei divertita.
Mi incammino in corridoio.
"Jade!" È Hoseok.
Io:"Hey, cosa succede?"
Hoseok:"Fuori al cancello c'è una folla di gente con delle fotocamere in mano."
Rido per la sua affermazione.
Io:"Oh, quelli sono i nostri fan. Si adesso siamo diventati famosi." Dico con ironia.
Hoseok:"Credi che io ti stia prendendo in giro?"
Io:"Si. Perché mai dovrebbe stare della gente fuori al cancello di casa mia?"
Hoseok:"Cazzo." Borbotta.
Mi afferra il polso e mi porta immediatamente giù vicino la porta d'ingresso.
Apre la porta.
Oh cazzo.
Io:"Che... che succede?"
Hoseok:"Adesso mi credi?"
Lo guardo.
"Eccola! La detective!"
Cosa?
Sono giornalisti.
Perché cazzo mi cercano?
Esco di casa e mi avvicino al cancello.
"Detective!" Dice un uomo.
"Detective! Perché non si è più fatta viva per un anno intero?" Chiede una donna.
Che cosa?
Scattano delle foto.
Sono paralizzata.
"La vera domanda è: perché si è finta morta per quindici anni?"
"Già, perché?"
"Era per creare un torto a suo padre?"
"I suoi casi sono davvero interessanti, credo che nessuno sappia dedurre come lo fa lei. Il suo caso preferito qual è?"
"Come ha scoperto la verità sui Johnson?"
Guardo la donna che ha parlato.
"Non sa ancora niente dell'organizzazione criminale di cui faceva parte l'ex comandante d'FBI?"
Guardo l'uomo che ha parlato.
Non ho parole.
Come sono arrivate tutte queste notizie ai giornalisti?
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My euphoria, 3. Jk
FanfictionSequel di "My euphoria, 2. JK" Tutti desirerebbero una vita di lusso, oro, una villa in cui vivere... denaro sporco. I problemi crescono sempre di più, in amore, in famiglia e nel lavoro. Non tutto è così semplice come sembra. La vita degli otto cr...