Jade pov
Io:"Jungkook non correre troppo. Stiamo in paese non in città e questa è una moto da corsa."
Jungkook:"Calmati piccola." Lo abbraccio più forte da dietro.
Siamo sulla moto che gli ho regalato.
Domani ci sposeremo.
È ottobre, ma nonostante ciò fa comunque caldo.
Davanti sta un semaforo. Diventa rosso e Jungkook si ferma.
Si gira e si alza il casco per sorridermi.
Jungkook:"Domani ti vedrò vestita da sposa. Non vedo l'ora. Ti amo." Mi alzo il casco e ci diamo un bacio.
Si abbassa il casco e si gira davanti.
Poggio la testa sulla sua schiena.
Guardo una coppia di fianco a noi. Sono su uno scooter 125.
Mi abbasso il casco.
"Tu non mi dici mai ti amo." Sussurra la ragazza ma comunque la sento.
"Si invece. Te l'ho detto la settimana scorsa." La ragazza gli dà un pizzicotto nel fianco.
"Hey!" E lei ride.
Sono dei ragazzi giovani.
Jungkook:"Cazzo." Borbotta. Mi giro verso di lui.
Jungkook:"Jade scendi, fai presto." Scendo. Guardo che c'è un uomo sulla sedia a rotelle che è caduto.
Jungkook scende e mette il cavalletto alla moto.
Corriamo da lui.
Stava attraversando la strada.
Jungkook si mette da una parte e io dall'altra.
L'alziamo da terra e lui ci ringrazia.
"Grazie, davvero."
Io:"Si figuri signore."
Jungkook:"L'aiuto ad attraversare." Lo porta fino all'altro marciapiede.
Jungkook:"Sicuro che non si è fatto male?"
"No, no. Grazie." Gli da la mano.
Sorrido.
Lui non è cattivo... è un uomo così buono. Solo che lo dimostra quando lo vuole lui.
Ritorniamo sulla moto.
Il semaforo è verde. Partiamo.
Arriviamo alla centrale in cinque minuti.
Scendo dalla moto e mi tolgo il casco.
Parcheggia la moto e scende anche lui.
Entriamo e saluto Zacko.
Zack:"Buongiorno detective Made. Buongiorno anche a lei signor Jeon."
Io e Jungkook lo salutiamo.
Tutti mi chiamano così ormai, da quando ho scoperto il caso sul gran duca.
Aiuto la mia famiglia con la malavita ma nel frattempo risolvo casi importanti.
Non è una cosa normale ma lo faccio lo stesso. Ho sempre il titolo d'FBI, non è cambiato nulla; ma al posto di indagare come FBI indago come detective.
Oggi non sono molto elegante: indosso una canottiera nera con sopra un giubbotto leggero in pelle, jeans attillati e stivali neri in pelle col tacco.
I capelli sono sciolti e stirati.
"Hey!" È Brian.
Io:"Ciao Brian." Dico sorridendo.
Guarda Jungkook.
Brian:"Sei venuto in moto, vero?"
Dice notando che è vestito con jeans neri, una t-shirt e anche lui un giubbotto di pelle.
Jungkook:"Si. Onestamente non mi trovo vestito così... ma con i miei completi Armani, sulla moto, non ci vado." Brian sorride divertito.
Brian:"Comunque. Domani tu devi sposarti che ci fai qui?"
Io:"Se ne stanno occupando le mie cameriere con i preparativi. Poi riguardo ai vestiti eccetera, ho finito tutto."
Brian:"Sai... un po' mi dispiace che non ti accompagnerà papà all'altare."
Io:"Non ti preoccupare. Sa della nostra promessa."
Brian:"Si lo so, e non ti preoccupare che intendo mantenerla."
"Buongiorno."
Io:"Ciao papà."
Jungkook:"Buongiorno."
Papà e Jungkook si guardano.
Papà alza la mano e Jungkook dopo un po' l'afferra.
Papà:"Cosa ci fate qua?" Dice sospirando.
Io:"Nulla. Non avevamo niente da fare e siamo venuti a trovarvi."
"Buongiorno." Jadeide. Jadeide con una donna.
Io:"Ciao Jadeide. Cosa ci fai qui?"
Jadeide:"Sono venuto a far visita mio fratello."
Io:"Si certo."
Jadeide:"Jade, posso parlarti un attimo?"
Io:"Si..."
Jadeide:"Aspettami fuori, sguattera."
"Certo signore." E la donna se ne va.
Jungkook:"Potevi trattarla meglio..."
Jadeide lo guarda seriamente.
Jadeide:"Non farmi parlare Jungkook, che c'è la sua famiglia davanti." Dice riferendosi a me.
Io:"Ok, andiamo su."
Afferro il polso di Jadeide. Vado nell'ufficio di Brian.
Io:"Dimmi."
Jadeide:"Mi devi fare un favore."
Mi siedo dietro la scrivania.
Aspetto che lui parli.
Jadeide:"C'è un'organizzazione criminale che ha puntato su me e i miei fratelli."
Si siede.
Poggio i gomiti sulla scrivania.
Io:"Va' avanti."
Jadeide:"Mi serve Manfite."
Io:"E cosa posso farci io?"
Jadeide:"Tu hai l'accesso al carcere. Puoi farmelo uscire solo per un giorno?"
Io:"No. Non posso. Se lo venissero a scoprire perderei il titolo d'FBI e dopo punteranno sulla mia famiglia e non potremmo più lavorare tranquillamente."
Jadeide:"Hai ragione. Ma farò in modo che non succeda."
Io:"A che ti serve Manfite, perché ti serve?"
Jadeide:"Non possiamo combattere l'organizzazione criminale senza le tre spade uguali. Mi serve a tutti i costi Manfite." Sbuffo.
Io:"Non posso ucciderli io direttamente?"
Jadeide:"No. Quell'organizzazione uccise mio padre... devo vendicare la sua morte, e lo farò con le mie mani."
Io:"Uffa, che palle quando si parla di vendette."
Dico mettendo le mani dietro la testa.
Lui mi guarda confuso.
Io:"Sai quante volte io ho detto che dovevo vendicarmi ma non l'ho mai fatto? Beh, sempre."
Jadeide:"Non credo che se ti uccidessero una persona cara tu non vorresti vendetta."
Io:"Si invece, credici. Ci sono passata in questa storia, e giurai con tutta me stessa che avrei vendicato la sua morte... ma non l'ho mai fatto." Dico guardando il cielo dalla finestra.
Stringo i pugni. Zane.
Guardo Jadeide.
Jadeide:"Come hai fatto a non fare niente quando tuo padre puntava la pistola a quel ragazzo?"
Io:"Come lo sai... oh giusto. È inutile che te lo chieda. Beh ero ancora alle prime armi. Non sapevo assolutamente cosa fare. Pensai che se fossi andata a salvarlo mio padre avrebbe ucciso anche me."
Jadeide:"Almeno tentavi di fare qualcosa."
Io:"Adesso vuoi far ricadere la colpa su di me?"
Jadeide:"No, affatto. Dico solo che o facevi qualcosa in quel momento o lo facevi dopo l'omicidio."
Io:"Cioè dovevo uccidere mio padre?"
Lui annuisce.
Io:"Tu sei qui, a chiedermi di far uscire Manfite per vendicare la morte di tuo padre, e che fai? Mi dici che dovevo uccidere mio padre."
Jadeide:"Mio padre, per quanto mi riguarda, ha sempre accettato le mie scelte. Non ha mai esitato, qualunque cosa io gli chiedessi. Pensa che da piccolo non avevo la minima intenzione di fare spadaccina, e io glielo dissi. Dissi che non volevo essere un cavaliere e volevo essere una persona normale che si gode la vita come meglio può... e lui non mi disse nulla. Mi disse che se la pensavo così era anche giusto... invece tuo padre non l'ha mai fatto. Ti ha fatto fare molte lezioni private di non so cosa, voleva che ti sposassi con un poliziotto e per di più ha ucciso il tuo primo amore e stava per uccidere anche il successivo. Non credo sia un buon padre."
Lo guardo piena di rabbia.
Jungkook pov
Jade se ne va con Jadeide nell'ufficio di Brian.
Viene quel detective che tanto odio e chiama Brian.
Brian:"Che cosa..? Mi allontano un attimo."
Mi dice per poi andarsene.
Rimane il padre di Jade.
Cazzo. Non volevo rimanere solo con lui.
Back:"Beh... ci ritroviamo di nuovo a quattr'occhi."
Io:"Eh già."
Back:"Voglio parlarti. Accetti due chiacchiere?"
Lo guardo e dopo due secondi rispondo.
Io:"Certo." Andiamo in un ufficio.
Io:"È tuo l'ufficio?"
Back:"Sto rifacendo i concorsi per entrare nell'FBI, mi manca l'ultimo esame e sono dentro. Questo sarà il mio futuro ufficio."
Io:"Oh buon per te."
Back:"Si..." si siede dietro la scrivania.
Io rimango alzato con le mani in tasca.
Back:"A quanto vedo non hai più paura di entrare qui dentro."
Io:"Non ho mai avuto paura. Ho solo odiato questo posto."
Back:"Guardati. Adesso ci sei dentro però."
Io:"Ci sono dentro solo per Jade."
Back:"Certo. Perché lei vi salva il culo ogni volta che fate una delle vostre cazzate."
Io:"No. Non sono qui perché c'è Jade a proteggermi."
Lui mi guarda con un sopracciglio alzato.
Io:"Sono qui perché amo Jade... so che le piacerebbe riunirsi di nuovo a voi, ma non lo fa per noi."
Abbasso il capo per un secondo ma subito lo rialzo.
Io:"Vuole diventare una detective, questo è più che evidente. Quando la chiamano in quel modo a lei piace. Io non le ho mai detto di lasciare tutto per me, ma comunque l'ha fatto. Potrei lasciare anche io la malavita e stare con lei... ma purtroppo la malavita mantiene la mia famiglia. Ormai è questo il mio lavoro. Non posso farci più nulla."
Back:"Certo che puoi."
Io:"No. A me piace vivere di lusso, se lasciassi la vita da criminale dopo non sarei più ricco sfondato."
Back:"Certo che puoi esserlo. Puoi fare il cantante."
Corrugo la fronte.
Io:"E tu come sai che canto?"
Back:"Johnson. E poi quando ti sei rimboccato le maniche della camicia, un minuto fa, ho notato il tuo tatuaggio sull'avambraccio destro, la chiave di violino con un microfono."
Io:"Oh certo, dimentico che voi Made siete molto attenti nell'osservare."
Lui fa mezzo sorrisetto.
Back:"Quindi tu vorresti che Jade rimanesse qui?"
Io:"No, ovvio. Ma se lei lo vuole perché dovrei negarglielo? Lei quando era un'FBI non mi ha negato di essere un criminale."
Back:"Infatti è stata tua complice."
Io:"Appunto."
Back:"Quindi tu ti uniresti alle forze dell'ordine con lei?"
Io:"No, cosa vai a pensare? Sono solo d'accordo sulla sua scelta, ma non potrei mai cambiare il mio lavoro. Ho avuto troppo successo, non posso mandare tutto a fanculo adesso."
Back:"Hai ragione. Hai solo 38 anni, hai tre splenditi figli e una famiglia numerosa... per mantenere tutti c'è bisogno di un buon lavoro."
Io:"Hey aspetta un attimo. Gli altri si mantengono da soli. Non sono io lo stronzo che va a lavorare per tutti. Le gambe ce le hanno, possono andare tranquillamente a lavorare. Io sono solo il capo. Gestisco io tutto e tutti. Gli dico cosa fare e cosa non fare, quando si tratta di lavoro, naturalmente."
Back:"Sei così egoista."
Io:"Si lo so. Sono un egoista del cazzo. Allora? È per merito mio se adesso siamo triliardari."
Lui spalanca gli occhi.
Back:"Avete triliardi di dollari in tasca?" Dice incredulo.
Io:"Beh vecchio mio, faccio questo lavoro da quando avevo 13/14 anni. Cosa pretendevi? Ho due enormi città nelle mie mani: Los Angeles e New York. Purtroppo ho un po' lasciato la mia Los Angeles, adesso che vivo qui, di nuovo, dovevo riprendere il ritmo di una volta, e facendo questo non ho pensato agli affari di Los Angeles."
Back:"Non hai paura che un altro boss della mafia conquistasse Los Angeles?"
Io:"No. Ho tutto sotto controllo. Ho una persona di cui mi fido ciecamente... e gli ho dato l'incarico di sorvegliarla per un po'."
Back:"Non sapevo che nella vita criminale ci fosse fiducia. Questa mi è nuova."
Io:"Quando la persona affidabile, è un membro nella tua famiglia, c'è sempre la fiducia."
Back:"Quindi l'hai data in incarico ad uno dei ragazzi?"
Scuoto la testa.
Io:"Non pensare che io ti dica chi è la persona in questione. Già ti ho detto troppe cose, e io ancora non mi fido di te. Mi puzza questa storia che sei sbucato fuori dal nulla."
Back:"Per quello che ti ho fatto passare." Dice con mezzo sorrisetto.
Io:"E te ne vanti?" Lui mi guarda con quel sorrisetto da idiota.
Io:"Tu non sei pentito."
Back:"No. Almeno non con te. Con mia figlia si."
Io:"Se cerchi di farmi del male non credo che ce la farai."
Back:"Io? Farti del male? Perché dovrei?"
Io:"Made mi stai irritando con quest'atteggiamento."
Back:"Ah davvero?" Si alza. Si posiziona davanti a me.
Back:"Sai, sono pentito invece. Sono pentito perché quel giorno i proiettili delle pistole erano di gomma."
Non ci vedo più dalla rabbia.
Gli sferro un pugno in piena faccia.
Io:"Bastardo!" Qualcuno mi afferra per fermarmi.
Brian:"Jungkook cosa fai!?"
Io:"Lasciami uccidere quel bastardo! Non degna la vita!"
Dico dimenandomi.
"Jungkook!" Sento la sua voce. La voce della mia donna.
Jade pov
Io:"Beh comunque ci devo pensare."
Jadeide:"Jade fai di tutto per aiutarmi. Ti prego. È finita per noi se l'organizzazione combattesse con noi senza Manfite."
"Jungkook cosa fai!?" È la voce di Brian. Corrugo la fronte.
"Lasciami uccidere quel bastardo! Non degna la vita!" Esco di corsa dall'ufficio seguita da Jadeide.
Io:"Jungkook!"
Lui mi guarda. Ha lo sguardo come il diavolo... è incazzato nero. Mi avvicino a lui.
Io:"Che succede?"
Lui mi guarda solo. Ha l'affanno.
Guardo in una stanza... c'è mio padre seduto a terra con il labbro spaccato e il sangue che gli scorre dal naso.
Brian:"Sei impazzito improvvisamente?!"
Jadeide:"No. Jungkook non è pazzo. Il nonnetto gli avrà detto qualcosa."
Guardo Jungkook negli occhi.
Mi sta implorando con lo sguardo.
Perché non parla?
Io:"Che c'è?"
Jungkook:"Nulla. Non fa niente."
Jadeide:"Dimmi subito cosa gli hai detto."
Lo sguardo di mio padre è perso in quello di Jadeide.
Back:"Niente."
Jadeide prende la sua spada e la punta al collo di papà.
Io:"Jadeide, posa la spada."
Jadeide:"Siamo in una centrale di polizia, Jungkook potrebbe andare nei guai per colpa tua... quindi, prima che io ti tagli la testa, dimmi cosa gli hai detto. Dovremmo avere un movente per quest'atto, no? O sbaglio detective?" Dice a me.
Io:"Non sei affatto divertente. E posa quella spada."
Jadeide:"Come vuoi principessa."
Brian aiuta mio padre ad alzarsi.
Jungkook:"Piccola, andiamo?"
Brian:"Ti hanno visto gli altri poliziotti..."
mi guardo intorno e ci sono alcuni poliziotti.
Papà:"Lasciatelo andare. È stata colpa mia." Corrugo la fronte. Papà che protegge Jungkook?
Guardo subito Jadeide. Ha mezzo sorrisetto in faccia. È stato lui.
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My euphoria, 3. Jk
FanfictionSequel di "My euphoria, 2. JK" Tutti desirerebbero una vita di lusso, oro, una villa in cui vivere... denaro sporco. I problemi crescono sempre di più, in amore, in famiglia e nel lavoro. Non tutto è così semplice come sembra. La vita degli otto cr...