Capitolo 21;

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Era almeno una mezz'ora che Niccolò fissava il cellulare leggendo ogni singola notizia riguardo al festival della sera scorsa, e da quando in quel locale che avevano frequentato per festeggiare videro che "la ragazza con il cuore di latta" aveva vinto arrivando al primo posto, non si era scollato dalle ultime news che continuavano ad essere aggiornate.
Principalmente lo faceva perché Filippo un giorno prima dell'esibizione aveva fatto un post di ringraziamento per Niccolò, palesando che la canzone era stata scritta da entrambi e che parlava di una storia speciale; da allora anche i suoi fan lo resero partecipe della vittoria.
Anche Giusy era stata contentissima, era ancora molto surreale per lei essere la protagonista di quella canzone, ma era comunque felicissima.
Avendo fatto tardi quella mattina, Niccolò aveva lasciato le sue due ragazze a dormire mentre andava in studio, ma aveva già anticipato a Giusy di raggiungerlo con la bambina verso mezzogiorno perché aveva da dirle una cosa importante.
Le stava attendendo da un quarto d'ora, quando finalmente qualcuno bussò alla porta.

«avanti» disse poggiando distrattamente il telefono sulla scrivania e mettendo su un sorriso.

Si aspettava di vedere la sua piccola pulce corrergli in contro e la sua ragazza raggiungerlo mentre cercava di correrle dietro, ma non vide nulla del genere.
Schiuse le labbra vedendo una chioma bionda davanti ai suoi occhi che aveva quasi rimosso dalla testa, quasi finché non se la ritrovò davanti.

«..Elisa?» disse serrando le labbra.

«sei.. sei occupato?» chiese la ragazza evidentemente in imbarazzo, c'era parecchia tensione nella camera.

«ho due minuti, perché sei qua?»

Elisa era ancora sull'uscio della porta mezza aperta, non sapeva da dove incominciare se stavano in quelle condizioni; si sentì sollevata quando Niccolò si alzò davanti alla scrivania e si poggiò a quest'ultima mezzo alzato, indicandole poi di sedersi su una poltrona vicina.

«ho chiesto a papà dove lavorassi, mi dispiace se ti ha dato fastidio ma devo parlarti davvero» iniziò ricevendo solo un cenno con la testa dal moro.

«okay io.. non so neanche da dove devo incominciare..
Credo che dalla prima volta che ci siamo visti siamo passati più di due mesi, e.. e non riesco più a rimandare, soprattutto da come ci siamo lasciati l'ultima volta.»

«da quando ho litigato con la mia ragazza per colpa tua?»

«da quando l'ho insultata e tu non l'hai difesa davanti ai miei occhi Niccolò!»

Il moro si trattenne per qualche secondo, era un errore a cui ancora pensava, ma ci era passato oltre da molto.

«mi hai colto di sorpresa, ti sei buttata addosso mentre stavate già litigando da prima che arrivassi e non sapevo come prendere la situazione, ma posso sapere cosa ti ha fatto pensare questo?»

«non è solo questo..»

Elisa stava tutta dritta sulla sedia stringendo e schioccando le mani come forma di nervosismo, non sapeva che parole usare per non sembrare ridicola o arrogante.

«le prime volte che ci siamo visti mi hai dato subito una bellissima impressione come Niccolò, non come ultimo, e quei pochi momenti che abbiamo passato anche insieme a tua figlia mi hanno.. non creato qualche emozione in particolare, ma mi ci hanno fatto pensare molto, ecco.
Poi è uscito quell'articolo, dove dicevano che erano più di cinque anni che l'ultima persona con cui sei stato era morta e che non sei mai stato con qualcun altra, era la prima volta che chiunque ti vedeva in compagnia di un'altra persona e mi sono sentita.. non lo so, strana, da là ho pensato diversamente tante cose.
Non ci siamo visti per qualche settimana e io ho continuato a pensarci e pensarci, finché non esce un articolo dove dicono che sei fidanzato come se nulla fosse.
Non sapevo cosa pensare in realtà, so solo che la sera in cui ho visto la tua nuova ragazza ero ubriaca e involontariamente ho detto quelle cose, ma ne ero.. consapevole, ecco.
Non l'avrei mai fatto se fossi stata lucida, ma se non ti fossi anche tu comportato così io non avrei avuto ancora più dubbi dopo quella sera!
Non so se già conoscevi questa ragazza prima di conoscere me, ma avresti potuto dirmelo..»

Vivi tu per me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora