"Dopo la confessione di ultimo allo stadio olimpico, dove diceva che la sua ragazza (nonché madre di sua figlia) ormai era venuta a mancare da diversi anni, ci ritroviamo ai giorni d'oggi con nuove notizie.
Al quanto pare il cantante è stato fotografato questa mattina sia in un bar che in una pista da pattinaggio, con lui c'era una ragazza bionda e ovviamente sua figlia.
Che ultimo abbia finalmente trovato la sua anima gemella?"Adriano aveva appena concluso di leggere quell'articolo al suo amico, sapeva che sarebbe andata a finire in quel modo ormai.
«anima gemella» balbettò Niccolò facendo una vocina e muovendo la mano per simulare una bocca che parlava.
Con un calcio lanciò il giornale verso il muro e si prese il capo tra le mani, i giornalisti li avrebbe aboliti dal pianeta terra potendo.
«nì non dar peso a ste cazzate dai, lo sai che se non così avrebbero trovato un altro modo per fare gossip»
«e che trovassero un altro modo cazzo! Non voglio che dicano queste cose, perché..» urlò coprendosi il viso con le mani.
«nic dai..»
Adriano si avvicinò e lo abbracciò, sapeva che le lacrime sul viso del suo amico non erano dovute a delle finte notizie, ma solo al fatto che dentro aveva un vuoto più grande di lui.
«mi manca da morire adri» sussurrò lui allontanandosi e asciugandosi le lacrime dal viso.
«non posso neanche vederla, perché? Perché quei cojoni dei suoi genitori hanno preferito fare la cremazione, manco su na bara possò annà a piagne» continuò mordendosi forte il labbro.
«non sai quanto mi spiace vederti così da cinque anni.. sfogati con me Nicco, dimmi tutto quello che vuoi»
«che te devo dì Adria? Sai pochissimo di lei, non potrei dirti nulla»
«allora parlami di lei, descrivimela, raccontami tutto quello che avete passato, qualsiasi cosa»
Niccolò rimase qualche secondo in silenzio, non sapeva da dove incominciare.
In tutto quel tempo non si era mai sfogato con nessuno, aveva tutto dentro di se e aveva il bisogno di buttare tutto fuori.«vedo ogni giorno persone che non riescono ad amarsi, anch'io non ho chissà quanta autostima o egocentrismo, ma sono davvero in tante le persone che non riescono ad accettarsi abbastanza da vivere bene con sé stessi.
Eppure nessuno mai è arrivato a non piacersi come lo faceva lei..
Non ho mai visto una sola persona che odiava così tanto se stessa, che si guardava allo specchio e si fissava con uno sguardo colmo d'odio, come guarderesti qualcuno che ti ha rovinato la vita.
La vedevo portare le mani attorno alla sua vita e stringerla come se facendo in quel modo sarebbe finalmente scomparsa, stringeva nel pugno della mano i vestiti ogni volta che non le stavano come le piacevano, portava le mani tra i capelli così forte che per poco non li strappava, diceva che erano sempre in disordine.
Ciò che più faceva nelle sue giornate, era mettersi a paragone con le altre ragazze per sminuirsi, quasi non faceva altro.
"Lei non ha i fianchi larghi, la sua pancia non è gonfia, ha gli occhi azzurri come una principessa, ha le gambe e le forme di una modella, il suo viso è perfettamente delineato, le vanno tutti dietro"
Queste erano le frasi che più mi ripeteva, spesso non riusciva a trattenere le lacrime dicendole.
Hai mai visto una persona supplicarti di non scattarle una foto? Hai mai visto una persona cercare di uscire meno possibile solo per non farsi vedere? Hai mai visto una persona che a scuola non si alzava nemmeno per andare in bagno solo perché avrebbe avuto su di sé lo sguardo dei compagni?
Spero per te di no, non vorrei mai che qualcuno si sentisse così, eppure io mi sono innamorato proprio di quella ragazza che ripeteva quelle azioni ogni singolo giorno della sua vita.
Per quanto lei si odiasse e non lasciasse trasparire neanche un suo pregio, sono riuscito però a trovarne più di quanto pensassi.
Poteva sembrare davvero tanto egoista alle volte, eppure era anche maledettamente buona..
Era solare, se lei stava male pensava a far star bene gli altri, non sé stessa.
Faceva finta di star bene davanti a me solo per non farmi preoccupare, anche se l'avrei capito anche solo guardandola.
Tutti la consideravano una di quelle ragazze che se ne sta sulle sue in disparte solo per attirare attenzione, ma fortunatamente dato il mio carattere sono andato oltre ai commenti altrui.
Aveva quindici anni, solo quindici cazzo di anni e aveva passato cose che io a ventitré anni neanche mi sogno.
I suoi genitori erano divorziati, sua madre non riusciva a comprenderla a pieno, era maledettamente fragile e poi..
E poi forse queste sono cazzate in confronto all'accaduto più brutto che mi raccontò..
Immaginati una bambina piccola, di sette anni appena, in quel periodo a stento giocava con le bambole ed era ancora del tutto felice e spensierata come può esserlo ad una certa età.
Adesso immaginati un uomo che porta via tutta quell'innocenza che aveva quella bambina, senza alcun senso di colpa o altro, lui l'aveva rovinata e non se n'era neanche pentito.
Quella bambina da allora non giocò più con le bambole, non rideva più così forte fino a farsi uscire le lacrime, non dormiva più la notte con sogni tranquilli.
Quella bambina tremava al solo pensiero di rivivere quel giorno, i suoi sorrisi erano spenti, di notte continuava ad urlare e a dimenarsi nel letto, il sogno era sempre lo stesso.
Sai però qual è il brutto? Che essendo piccola non sapeva neanche esprimere a parole cosa le era successo, ma una volta cresciuta, Giusy ha continuato a stare in silenzio per tutto il tempo.
Si era chiusa in sé stessa, continuava a sentirsi sporca e inadatta, come se il suo corpo fosse stato macchiato per sempre troppo presto.
Aveva paura che dicendolo a me sarei andato via, ma non mi era mai passato neanche per la testa, infondo ero l'unica persona che di lei sapeva anche il più banale e piccolo particolare.
Era un po' come la mia bambina, avevo diciotto anni e quei nostri tre anni di differenza li notavo, non che mi pesassero, ma mi piaceva vedere in lei la genuinità e l'innocenza che io, ormai maggiorenne, avevo in dosi più piccole.
La amavo più di quanto non facessi con me stesso, e forse è vero, c'erano ragazze esteticamente più belle, ma per me erano assolutamente il nulla in confronto a lei.
Non me ne sarei fatto nulla di un bel fisico senza il suo carattere alle volte complicato, senza i suoi modi, senza di lei...
Ammetto che essendo più grande le ho fatto bruciare molte tappe, aveva quindici anni e in pratica stava il novantanove per cento delle volte a casa mia, dormiva con me, ci passava giornate intere, poi non avrei mai creduto di poterla lasciare incinta quando sono andato via, quindi..
insomma, conosco quindicenni che a stento escono un paio d'ore di sera col ragazzo, ma mi ha sempre ripetuto che l'alternativa a passare il suo tempo con me era stare da sola, quindi a me non dispiaceva.
Se tornassi indietro preferirei aprirmi un bar e averla ancora con me, piuttosto che avere questa fama e averla persa per sempre...
Mi sento in colpa per tutto, mi sento in colpa per averla lasciata sola così tanto, per averle fatto passare una gravidanza in totale solitudine, e soprattutto mi sento in colpa perché l'ultima volta che parlammo mi disse di continuare la mia vita, anche senza di lei.
Io odio pensare che non sono neanche ad un quinto della mia vita, perché il resto dovrò passarlo senza di lei.
Anche in punto di morte non mi ha odiato per averla lasciata, non mi ha rinfacciato niente, mi ha chiesto di prendermi cura dell'unico essere vivente che posso amare oltre lei.
Io se avessi avuto la sua vita probabilmente non ce l'avrei mai fatta.
Quindici anni, lei in quindici anni ha superato uno stupro, l'abbandono di suo padre, l'emarginazione da quasi chiunque conoscesse e anche un parto pochi istanti prima di andarsene...
Io che ho fatto? Io che ho fatto!? Niente, non ho fatto niente.
E mi prendo anche il lusso di lamentarmi se sto male...
Adesso sono io ad odiare me stesso, sai perché? Perché lei non si meritava di stare in quel modo con me, lei meritava di vivere per sempre...»
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Vivi tu per me
FanfictionNon sempre si ha il tanto atteso lieto fine delle favole. Spesso e volentieri la realtà stravolge tutto, lasciandoti con l'amaro in bocca. L'unica persona che Niccolò riuscirà ad amare, se ne andrà troppo presto dalla sua vita, lasciandolo solo al m...