6. Indietro nel tempo

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5 aprile

Caro Niccolò

Si, sono passati davvero pochi giorni dall'ultima volta in cui ti ho scritto, ma non posso rimandare.
Sono quasi quattro mesi che non ci vediamo, non so dove sei, con chi sei, e soprattutto se stai bene.

Quel "no" della scorsa volta mi ha fatto intendere che non ti sei dimenticato di me, ma allora dove sei?
Adri mi ha detto che c'entra con la musica, ma la musica perché deve dividere me e te?

Che stai facendo Niccolò? Perché non sono più parte della tua vita?

Sembra che ormai sono stata tagliata fuori da tutto il tuo mondo, quando mi hai sempre detto che la parte migliore ero io.

Vorrei tanto tornare indietro, stringerti un po' più forte tra le mie braccia nell'attesa che tu vada via di nuovo.
Se solo avessi saputo sarei rimasta un po' di più con te ogni sera, ti avrei abbracciato un po' di più, ti avrei baciato con più consapevolezze.

Ho provato a riprendermi, ho provato a farmi forza anche senza di te, ma non ci riesco.
Nonostante io ci metta tutta la buona volontà, il mio corpo non sembra collaborare.

Ogni volta che vomito quel poco di cibo che mangio, mia mamma è arrivata a dire che sono entrata in un periodo di anoressia, solo perché non sono abbastanza responsabile da superare una "relazione adolescenziale", o almeno così la chiama lei.

Io però non credo di avere un disturbo dell'alimentazione, o almeno non riesco a capire.
Il mio viso sembra essere coperto da un velo di pelle sottilissimo, stessa cosa per le braccia, le gambe, tutto tranne la pancia, è sempre la stessa più o meno.

Il mio aspetto fisico è l'unica cosa che conta adesso, o per lo meno è l'ultima cosa che interessa a me.

Mamma voleva farmi fare una visita da una nutrizionista per vedere il mio "problema", se così si può definire, ma dovrei fare gli esami del sangue e può anche scordarselo, sai quanto odio gli aghi, poi mi farebbe più male dato che è un prelievo e non un vaccino.

Sai cosa? Se magari ci fossi stato tu però l'avrei fatto.

Se ci fossi stato tu non sarei mai arrivata a questo punto, ma non hai colpa di niente, la mia debolezza non ha motivo di pesarti.

Nonostante tutto però, mi manchi da morire, vorrei averti con me ancora per un'altro secondo.

Eri l'unico che non nominava i miei difetti ad alta voce perché sai quanto mi fa male.
Infondo sono cazzate, ma mi sento davvero morire dentro anche solo nel sentirli dire da chiunque.
Io stessa non riesco a guardarmi allo specchio e a nominarli, mi si forma un vuoto dentro.
Tu non l'hai mai fatto, mi hai sempre detto di amare anche di più i miei difetti.

"Puoi elencare i tuoi difetti, sto in fissa pure per quelli"

Forse avrei dovuto registrare un video anche mentre canticchiavi questa canzone, magari ora servirebbe a farmi un po' di forza.

Invece tutto ciò che ho per rimanere in piedi sono i ricordi, solo ed unicamente quelli.
Quale potrei raccontarti oggi?

Magari quando mi portasti al lunapark, o meglio, quel posto enorme con tante giostre ammazza persone.
Non posso farci nulla, l'unica giostra che non mi ha fatto paura è stato il laghetto dei cigni, dove vincesti quell'orsachiotto rosa chiaro per me.

Adesso però pur di stare con te salirei ancora su quelle montagne russe, proverei ancora la casa dell'orrore, prenderei ancora la ruota panoramica.
Che poi della prima non ricordo assolutamente nulla, stavo con la testa sul tuo petto e con gli occhi chiusi, sentivo solo le tue braccia stringermi forte e delle ondate enormi di vento.

Non c'è un tasto per tornare indietro nel tempo, vero?

-tua Giusy

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