Capitolo 1

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Spiaggia di Santa Marinella, Roma

Serena

"Alice, ALICE VIENI QUA"

Corro dietro questa bambina che un giorno mi farà impazzire per quanto è vispa, vivace.

Siamo in spiaggia con un pallone, lei ama correre dietro la palla e calciarla però adesso è andata a finire troppo lontana da dove ci siamo posizionate così lei ha preso a correre in questa spiaggia mentre io cerco di afferrarla.

La palla finisce contro lo stabilimento dei bagnini, meno male almeno si è fermata.

"Palla, palla" indica la piccola con il suo ditino. Vedo un ragazzo con gli occhiali da sole, un pantaloncino azzurro e una maglietta bianca scendere dalla torretta e prendere il pallone in mano.

Finalmente raggiungo la piccola anche io, appena in tempo per ascoltare la conversazione fra il ragazzo e la bambina.

"È tua questa palla?"

"Ti"

"Ti? Ma che modo carino di dire si. Tieni" il ragazzo passa la palla alla piccola che l'affera tutta felice. È una palla di quelle leggere con i colori dell'arcobaleno perché lei ama i colori, l'allegria, i sorrisi.

"Accie"

"Cosa?"

"È il suo modo per dirti grazie..." dico io prendendo in braccio Alice "Ha solo due anni, ancora non pronuncia bene le parole"

"Oh ma non preoccuparti, è normale a questa età. Prego piccolina..." risponde il ragazzo moro accarezzando una guancia della bambina che gli sorride felice "Come ti chiami?"

"Aiie"

"Mi sa che non ho capito" sorride il ragazzo per poi guardare me

"Si chiama Alice"

"Ma è un nome bellissimo, piacere di conoscerti Alice, io invece sono Piero"

"ERO"

"No amore, Piero si chiama"

"Va benissimo anche ERO. E tu sei la sorella?"

"Oh no. Io sono Serena, la mamma di questa piccola peste"

"Sei la mamma? Wow sei giovanissima. Piacere Serena"

"Il piacere è mio. Fai il bagnino?"

"Esattamente, amo il mare, soprattutto mi piace stare tanto tempo in spiaggia però non volevo passare le giornate senza fare niente così mi sono detto perché non lavorare? Ed eccomi qua"

"Bravo, è stato un bel modo per conciliare le due cose"

"Si, ho iniziato l'anno scorso e quest'anno ho deciso di rifare l'esperienza, oggi è il secondo giorno"

"Complimenti, vedrai che sarà una bellissima estate"

"Grazie mille, anche per voi. Allora ciao piccola Alice"

"Ciao ERO"

"Saluta amore, fai ciao ciao con la manina"

"Ciao" mia figlia saluta Piero con la mano mentre lui ritorna allo stabilimento.

"Ti metto giù però cammina vicino a me"

"Palla mamma"

"No amore mio sennò la tiri di nuovo lontano, passeggiamo come le persone grandi dai"

"Ti"

Mia figlia mi da la manina così passeggiamo insieme in riva al mare.

Sono le sette di pomeriggio di un mercoledì di luglio, amo venire a quest'ora al mare anche perché Alice essendo piccola non può prendere troppo sole.

I colori dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora