Capitolo 12

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Serena

Due giorni dopo

Da quando ho detto a Piero il mio passato mi sento molto meglio, non aver trascorso da sola quel giorno è stato di grande aiuto perché Piero mi ha ascoltata, coccolata, capita, mi ha dato dei consigli sinceri e poi si è preso cura di me e soprattutto della mia bambina. Io penso che non esistono tanti ragazzi come lui, non è facile voler bene alla figlia di un altro perché se dobbiamo dirla tutta non è facile trattare così bene una bambina che non ti viene niente, regalare amore e attenzione alla figlia di un altro. Invece lui ci riesce benissimo, Alice gli vuole veramente bene, quando gliel'ha detto ho visto le lacrime negli occhi di Piero, era felice ed emozionato. All'inizio io ero preoccupatissima per questo legame che stava nascendo fra Alice e Piero, volevo allontanarmi da lui invece adesso va tutto bene perché ho capito che non c'è nessun motivo per mandare via una persona che ci fa così tanto bene.

Mancano ormai due giorni e tornerò a Roma.

Ieri con Alice non siamo scese in spiaggia perché sto lavando e stirando tutte le cose che abbiamo utilizzato durante l'estate, tengo tutto qua. Ovviamente porterò con me ciò che serve fino ad ottobre però le cose che riguardano il mare le lascio sempre sistemate qui, ho anche sistemato tutto il fuori del giardino, pulito alcune stanze e messo via i giochi di Alice.

Dopodomani mattina io e lei partiremo per Roma con la macchina e la casa verrà chiusa fino al prossimo anno, anche se mi piacerebbe trovare il tempo per tornare ogni tanto, il mare d'inverno mi ha sempre affascinata e con Marco ogni tanto facevamo un salto, però da quando lui è morto la mia vita è totalmente diversa.

Siamo solo io ed Alice e non posso fare avanti e indietro.

Oggi saluteremo Piero, già mi manca un sacco perché sono pienamente consapevole del fatto che non lo rivedrò più. Roma è grande, lui chissà dove abita, ognuno di noi avrà i suoi impegni.

Non ci voglio pensare, è stata una parentesi bellissima di questa estate però credo che sia meglio così.

D'inverno perderemo i contatti e finirà lì.

Sono le due di pomeriggio, Alice dorme tranquilla e io ne approfitto per fare una videochiamata con le mie due amiche, sono tanti giorni che non le sento.

"Ciao ragazze"

"Sere"

"Tesoro ciao"

"Vi disturbo?"

"Assolutamente no"

"Come state?"

"Bene, sto lavorando ad un caso di un cliente però tutto bene"

"Io oggi ho fatto nascere due bambini, due gemelli"

"Wow Nalì, che emozione. Maschietto e femminuccia?"

"Esattamente"

"Deve essere bello avere dei gemelli, in un colpo solo fai la coppia e ti togli il pensiero" dice Emma sorridendo

"Sì, anche se il parto, se è naturale, non è una passeggiata" risponde Annalisa

"Io i dolori di Alice li ho dimenticati però è stato dolorosissimo, mamma mia. Non so se lo rifarei"

"Ehi Serena..." dice in tono di rimprovero Annalisa "Non dire così, certo che darai un fratellino o sorellina ad Alice, un nipotino a noi"

"Sono pienamente d'accordo con Annalisa" risponde Emma

"E con chi? Con il primo che passa? Non ci penso proprio"

"Beh, c'è un certo bagnino che ti gira intorno, no?" risponde Emma alzando le sopracciglia e puntandomi la matita che ha fra le mani, anche se siamo attraverso uno schermo.

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