Serena
Il Natale quest'anno me lo immaginavo diverso: io, Piero ed Alice a mangiare qualcosa insieme per poi aspettare l'apertura dei regali. Il giorno dopo passavamo dai nostri amici e magari al mare dove ci siamo conosciuti.
Invece è stato ancora più bello di come l'avevo pensato nella mia mente.
I miei genitori e quelli di Piero appena hanno sentito che Alice voleva passare il Natale con i nonni subito ci hanno proposto di unirci tutti insieme a Palermo così abbiamo accettato e devo dire che sono ben felice di averlo fatto perché mia figlia è serena, gioca e scherza con tutti e poi la famiglia di Piero sembra davvero come se ci avesse integrato nella loro famiglia, sono delle persone eccezionali.
Eleonora, la mamma di Piero è fantastica, ha un sorriso rassicurante e gentile, Gaetano, il papà di Piero è un uomo all'apparenza severo però in realtà ha un cuore grande e buono, è cordiale e tanto gentile.
Inoltre sono al settimo cielo perché con noi hanno deciso di venire anche i nostri migliori amici, siamo tutti qui insieme ed è bellissimo.
La serata procede nel migliore dei modi: la cena è veramente ottima, Matteo e Rita sono due cuochi eccezionali, la compagnia è fantastica, l'atmosfera stupenda.
"Amore vuoi una fetta di panettone?"
"Oh, no Piero. Preferisco il pandoro" rispondo io afferrando il dolce appena citato dal vassoio più vicino.
Una bella fetta piena di zucchero a velo.
"Non ti piace il panettone?" esclama Piero addentando la sua fetta di panettone con l'uva passa.
"No... soprattutto come quello che stai mangiando tu"
"Quindi non ti piacciono nemmeno i panettoni farciti con cioccolato, crema o pistacchio"
"Oh... beh... quelli si"
"Ah, ma allora ti piacciono" commenta Piero prendendo un po' di zucchero a velo per poi sporcare il mio naso.
"Sembra che ci sia la neve sopra il tuo bel nasino"
"Sai che me la pagherai? Non dovevi sporcarmi" sussurro al suo orecchio
"La situazione si fa interessante... e come me la farai pagherai?"
"Non te lo dico"
"Ah, ma davvero? Allora ti sporco un altro pochino"
"No, Piero, non ti permet...." non riesco a finire la frase perché lui mi ha già sporcato il naso e le guance.
"Piero Barone stai attento alle tue guance perché questa volta te la farò pagare molto cara"
"Sei ancora convinta di non volermi dire come?" commenta lui con un sorrisetto ed un sopracciglio alzato.
"Ti mangio le guance"
"Come la sera prima di partire?" domanda lui
"Proprio così"
"Allora non è una punizione quella, è una dolcissima tortura" ammette il mio fidanzato piano al mio orecchio.
La sera prima di partire abbiamo fatto l'amore, Alice dormiva da un'ora beatamente così io e Piero ci siamo chiusi a chiave dentro la nostra camera da letto e ci siamo amati.
Dopo aver fatto l'amore non avevamo sonno e continuavamo a coccolarci fino a quando io mi sono messa a cavalcioni sopra di lui e ho iniziato a lasciargli dei baci sulle guance dove non ha la barba. Amo baciarlo lì, amo coccolarlo e baciargli le guance mentre lui sorride perché dice che ogni tanto gli faccio il solletico.
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I colori dell'amore
FanfictionSerena ha soli ventitré anni eppure ha già molte responsabilità: una bambina di nome Alice, una casa da pagare, un lavoro da portare avanti. Ventitré anni e così tante responsabilità. Piero ha venticinque anni e ama il mare, l'avventura e i bambini...