Capitolo 7

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Piero

Sono già passati quattro giorni da quando ho visto per l'ultima volta Serena ed Alice.

Le mie giornate sono state abbastanza impegnate perché di mattina sono andato a correre e in palestra, poi sono stato a pranzo con Ignazio ed infine a lavoro.

La spiaggia è sempre piena anche perché siamo già agli inizi di agosto quindi le persone vanno in ferie e ne approfittano per andare ogni giorno al mare.

Ho incontrato Irene ieri mattina, le ho raccontato un po' di cavolate ed è finita come tutte le altre volte, noi due in un letto. Una volta finito ognuno per la sua strada.

Ignazio a pranzo mi ha rimproverato, ma cosa posso farci io? Non ho legami con nessuna, posso divertirmi con chi voglio.

Anche se questa notte ho sognato Serena.

Non capisco perché la mia mente se ne va sempre lì. Sarà per il fatto che non ho ben capito questo suo essere da sola, ho capito che la sua vita è difficile con una bambina però non riesco a capire dov'è il padre. In spiaggia non l'ho mai visto e Alice non lo ha mai nominato.

Se avesse avuto un fidanzato non penso che saremmo andati a fare colazione insieme, anche se è stato semplicemente in amicizia.

Da quello che ho capito lei non ha nessuna intenzione di stare con qualcuno e tanto meno io, non ho bisogno di avere storie serie.

Quando sono andato a casa sua non c'era una seconda macchina, un indizio che in quella casa ci fosse la presenza di un ragazzo.

Poi è troppo strano che Alice non nomini mai il padre, ormai sa parlare, certo non fa grandi discorsi e molte parole non le dice bene, però a quell'età mamma e papà si dicono. Lei mamma lo dice, papà no.

Sarà per questo che non riesco a togliermi l'immagine di Serena. Poi ovviamente è una bellissima ragazza.

Sto andando a correre per tenermi in forma, faccio sempre lo stesso giro però oggi ho deciso di fare un'eccezione al percorso.

Dopo un quarto d'ora di corsa arrivo in quella strada, rivedo quella casa.

La casa di Serena.

Rallento l'andatura, sembra esserci qualcuno davanti la porta. Serena mi aveva raccontato che dovevano venire i suoi genitori.

Rallento fino a quando arrivo davanti la porta e per poco non mi si ferma il cuore.

C'è Serena con una gonna nera a fiori e un top nero.

È semplicemente stupenda.

Quando arrivo davanti a lei mi fermo.

"Piero" dice Serena in modo sorpreso

"Ciao Sere"

"Cosa ci fai da queste parti?"

"Sono andato a correre e faccio sempre dei grandi giri"

"Davvero? Passi spesso da qui?"

"Oh si, ogni giorno"

"Non ti avevo mai visto"

"Nemmeno io, è che vado a correre poco dopo l'alba per quello, oggi invece si è fatto tardi"

"Ah si certo... beh fai bene, un po' di sport fa sempre bene"

"Moltissimo"

"Tu come stai?"

"Alla grande" dice sorridendo, però nascondendo sempre quel velo di malinconia e tristezza negli occhi "E tu?"

I colori dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora