Serena
"Sere stai scherzando?"
"Guarda che se non è vero non è per niente divertente"
Dicono Emma e Annalisa mentre siamo tutte e tre insieme al bar, sedute ad un tavolino fuori.
Ci sono dei tavoli in metallo color nero così come anche le sedie tutte immerse nel verde perché attorno ci sono delle piante di felce, piccole aiuole di fiori rosa e delle piante di magnolia stellata, io non ne avevo mai sentito parlare però da quando veniamo qua a prendere il caffè e a mangiare qualche pasticcino abbiamo scoperto questa meravigliosa pianta che viene dal Giappone.
Sono le undici e venti, sono uscita dal lavoro alle undici e mi sono ritrovata le mie due amiche fuori che mi hanno sequestrata e portata a bere un caffè.
Ho raccontato loro tutto ciò che è successo ieri, dell'asilo di Piero, di Gianluca.
"È verissimo, guardate" prendo il cellulare e mostro loro la foto di mia figlia che Piero mi ha inviato ieri.
"Ma è pazzesca questa cosa" dice Annalisa guardando la foto con entusiasmo
"Questo è un grandissimo segno del destino" commenta Emma decisa "Dovete stare insieme"
"Emma che dici..."
"Sere, tesoro, ascolta..." lei mi afferra la mano "Sai che ti voglio tantissimo bene, che sei la mia migliore amica da una vita. Ci siamo sempre dette la verità noi due, sempre. Questa volta ti voglio dire una cosa. Piero è quello giusto Sere, lui può renderti felice, con lui puoi ritornare a vivere, a goderti la tua età, a viaggiare e fare le cose belle. Potete dividervi i compiti e finalmente riuscirai ad avere qualcuno su cui contare sempre, oltre me ed Annalisa ovviamente"
"Speriamo ragazze, non vi nego che Piero mi piace e anche tanto... però ho paura. Che ne so io se va bene per due mesi e poi ci lasciamo? Farò affezionare mia figlia ad un ragazzo per cosa? Per vederlo poi sparire dalle nostre vite?"
"Sere, in ogni rapporto non ci sarà mai la certezza che arrivi fino alla fine, che duri per sempre però vale la pena viverlo no? Piero è un bravo ragazzo e ha tutte le carte in regola per rimanere sempre nelle vostre vite"
"Avete ragione, forse è meglio lasciarsi andare alle emozioni, cercare di buttarsi in qualcosa di nuovo. Anche perché mi manca avere qualcuno vicino, avere un ragazzo con il quale guardare la TV, parlare o semplicemente abbracciarci"
"Ecco vedi tesoro"
"E va bene, però adesso devo andare perché passo a fare la spesa e a cucinare prima che Piero arrivi a casa"
"Sere devi anche andare a prendere Alice"
"Oh no, lei viene con Piero"
"Dici davvero?"
"Ovviamente, Piero me l'ha proposto e ho accettato subito"
"Hai fatto benissimo"
"Grazie! Allora scappo, ci sentiamo belle"
"Ciao ciao Sere"
"E salutaci Piero"
"Va bene"
Saluto le mie due amiche e mi reco al ristorante.
Però non so cosa prendere, aiuto cosa posso cucinare per Piero?
Presa dal panico rimango dentro la macchina a riflettere perché non vorrei fare la figura della scema dentro il supermercato a girare a vuoto per i corridoi ad osservare gli scaffali.
STAI LEGGENDO
I colori dell'amore
FanfictionSerena ha soli ventitré anni eppure ha già molte responsabilità: una bambina di nome Alice, una casa da pagare, un lavoro da portare avanti. Ventitré anni e così tante responsabilità. Piero ha venticinque anni e ama il mare, l'avventura e i bambini...