Capitolo 21

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Piero

Questa mattina mi sono svegliato con un sorriso grandissimo.

Ieri ero molto giù di morale, pensavo di aver perso per sempre Serena.

Parlando con i miei due migliori amici ho capito che lei aveva solo bisogno di tempo però avevo lo stesso un'ansia incredibile.

Poi quando stavo andando a dormire mi è arrivato quel messaggio e il mio cuore ha iniziato a fare le capriole.

Leggere quelle parole, sentire a pelle le sue emozioni mi hanno reso felice, volevo solo poter andare da lei e abbracciarla fortissimo.

Io ho capito che Serena ha bisogno di tempo, non deve essere facile legarsi ad un'altra persona, non dopo tutto quello che è successo con Marco.

Però forse aveva bisogno che io provassi a baciarla, a farle capire con i gesti quanto ci tengo a lei. Solo così è riuscita a capire che io ci tengo a lei, che mi piace e che voglio costruire un futuro al suo fianco.

Questa mattina mi sono vestito con un paio di jeans scuri, una maglietta nera e sopra una camicia dorata, un paio di scarpe nere e il giubbotto di pelle.

Mi avvio da solo all'asilo perché Gianluca entrerà alle dieci.

Solo che ad un certo punto la mia macchina si ferma e non vuole più partire.

Non ci voleva, giusto oggi.

Scendo, la chiudo e mi avvio a piedi, per fortuna manca poco.

Prendo il cellulare e chiamo Ignazio.

"Ignà mi devi fare un favore"

"Dimmi tutto Piè"

"Si è fermata la macchina vicino il panificio all'angolo dell'asilo. Non vuole partire più, non so cosa gli prende. Se tu finisci prima di lavorare puoi passare a prendere le chiavi e la porti dal meccanico?"

"Mamma mia Piè, meno male che si è fermata lì così non devi fare tanta strada a piedi. Comunque non preoccuparti, alle dieci vengo con Gianluca e faccio tutto io"

"Grazie, sei un amico"

"Per così poco. E non preoccuparti per l'uscita, all'una ti vengo a prendere io. Gianluca a che ora finisce?"

"Pure all'una"

"Perfetto, torniamo tutti a casa insieme"

"Grazie Ignà! Spero solo che sia un guasto di poco, senza macchina come devo fare? Non ci voleva"

"Piè, ti farò da autista io per qualche giorno non c'è assolutamente problema"

"Vedi perché ti voglio bene? Ci sei sempre per me"

"Gli amici non si abbandonano mai!"

"Hai pienamente ragione! Comunque grazie Ignà, ci vediamo più tardi che sono arrivato e già c'è la fila di genitori"

"A dopo maestro Piero" risponde Ignazio sorridendo.

Chiudo la chiamata ridendo anche io per poi salutare tutti i genitori e iniziare a far entrare i bambini. I genitori mi chiedono un sacco di cose e così non riesco nemmeno a vedere se Alice e Serena sono arrivate.

Appena i bambini sono tutti in classe sto per chiudere la porta quando sento una vocina che conosco abbastanza bene.

"Eroooo" Alice corre verso di me

"Alice non correre così" dice Marica "Ah ci sei tu Piero. Allora capisco perché è scappata così" dice la mia amica sorridendo

"Eh si, quando mi vede non resiste. Due minuti e te la porto in classe"

I colori dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora