Our destiny ||Louis Tomlinson||

|Cap.12

Dedicato a Love_Paradise_1D, TommoLoveYou e naty_100♡

Louis Pov's

Quell'uomo. No non può tornare. No. Non ora. Ora che ho una famiglia vera, degli amici che mi vogliono bene, delle persone a cui tengo più di me stesso, non ora che ho incontrato Hope. Mi staccai dall'abbraccio in cui ero stato rinchiuso da tutti i ragazzi. Lessi nei loro occhi tristezza, confusione e preoccupazione.

«Ragazzi sto bene, davvero» Cercai di rassicurarli.

«No tu non stai bene! Smettila! È inutile far finta! Un pazzo psicopatico capace di tutto vuole farti del male, non è tutto apposto okay?!» Scattò Hope uscendo furiosa dalla porta d'ingresso sbattendola. Ed è vero, ha ragione. Mi alzai in piedi ma mi piegai sulle ginocchia a terra. Perchè? Cos'ho fatto perchè quell'uomo tornasse e che la mia Hope mi tratti così? Mi arrivò una pacca sulla spalla.

«Amico è solo preoccupata, dalle del tempo per capire, per ragionare e calmarsi» Mi disse Li. Annuì.

«E adesso cosa vuoi fare?» Chiese Harry riferendosi a mio "Padre".

«Non lo so, non credo si farà vedere presto qui ingiro, insomma è appena uscito e quindi lo controllano per i primi periodi, quindi credo chw

«Ti vorrei prendere sul serio ma conciati così mi sembra difficile» Dissi cercando di tirare sù un sorriso.

«In effetti...» Ammise lui. Uno ad uno andarono a cambiarsi con le ragazze per poi tornare da me che nel frattempo rimasi sul divano a fissare un punto impreciso sul muro con ancora la sua maglia addosso che ha impregnato il suo buonissimo odore alla vaniglia che è come una droga per me.

Leyla Pov's

Dopo essermi cambiata sentì dei piccoli singhiozzi da dietro alla porta e credo lo stesso le ragazze dato che alzarono lo sguardo dai loro ragazzi che discutevano sul padre di Lou. Mi dispiace per lui, non si merita quello che gli è successo. Ma tornando a noi: i singhiozzi, Hope cavolo. Lo feci capire anche alle altre, io ero sulle ginocchia Harry così mi alzai e lo stesso fecero le altre.

«Emmmh noi...noi dobbiamo...andare a...a...casa! Si a casa! Perrie e Danielle si trasferiranno da noi e...e dobbiamo sistemare!» Dissi io nervosa. Ed è vero avevamo pensato di farle venire lì a casa con noi. Liam e Zayn iniziarono a esultare per pou farsi seri di botto.

«E ce lo dite solo ora?!» Urlarono offesi loro.

«In...realtà non lo sapevamo neanche noi tra un pò...» Commentò a bassa voce Perrie abbassando la testa ma dato mi stava a canto la sentì.

«Che hai detto Perrie?» Chiese Zayn.
E prima che rispondesse le pestai un piede con la punta del mio e mentre lei imprecava in tutte le lingue del mondo toccandosi il piede saltellando.

«Niente non ha detto niente» Dissi veloce io per poi catapultarci tutte verso la porta d'ingresso salutando tutti con un semplice 'Ciao'.

«Non mi dai neanche un bacio?» Chiese Harry urlando dal salone poco prima che chiusi la porta. Ooopss. Davanti a noi ritrovammo Hope in lacrime poggiata contro il muro vicino alla porta con la testa china sulle sua ginocchia piegate verso il petto. Ci avvicinammo e ci sedemmo accanto a lei.

Hope Pov's
Qualche minuto prima...

«No tu non stai bene! Smettila! È inutile far finta! Un pazzo psicopatico capace di tutto vuole farti del male, non è tutto apposto okay?!» Scattai sul posto mentre mi dirigevo verso la porta e uscire via sbattendola.
Non ce la faccio. Mi fa troppo male sapere che il mio migliore amico sia in pericolo. Non voglio perderlo. Non ce la farei senza di me. Il dolore al petto mi costrinse ad accasciarmi a terra portandomi le gambe al petto e iniziando a piangere, non me ne frega se diventerò un piccolo panda per via del trucco, in questo monento ho bisogno di sfogarmi e l'unico.modo è con amare e consapevoli lacrime. Mi fa male nel profondo sapere che potrei perderlo da momento all'altro. Non è solo un dolore mentale e psicologico ma sopratutto fisico, il mio cuore, lo sento come spezzarsi...possibile io tenga così tanto a un deficiente mangia carote e che parla con i piccioni per strada chiamandoli "Kevin"? Un rumore di porta chiudersi mi fece sussultare ma rimasi nella medesima posizione di qualche minuto prima capendo chi fossero. Si siedettero al mio fianco.