Delle voci indistinte risuonarono all'improvviso nel piccolo salotto. Neil sobbalzò, poi si rese conto che provenivano dal vecchio televisore mezzo rotto, che giaceva in cima a un mobiletto dipinto di rosso. Si mosse sul divano e si accorse di essersi seduto sul telecomando, abbandonato tra i cuscini chissà da quanto tempo.
Neil gettò un'occhiata alle immagini: la ricezione era pessima, le figure erano sbiadite e intercettate di continuo da linee fastidiose, ma si riuscivano a distinguere quattro uomini vestiti in maniera elegante che discutevano animatamente tra loro. Le telecamere li inquadravano a turno, soffermandosi sui tratti e sulle espressioni di ognuno.
Neil premette un pulsante del telecomando e cambiò canale. Si imbatté in un noiosissimo programma di moda presentato da una conduttrice dai modi svenevoli, vestita con un abito rosa e bianco pieno di tulle e merletti svolazzanti che la facevano assomigliare a una bomboniera parlante. Storse il naso, disgustato da tutta quella dolcezza soporifera.
Odiava la televisione proprio perché trasmetteva solo programmi inutili e noiosi, o peggio incentrati sull'immancabile pillola. Tutte le reti erano in mano ai Pazienti ormai da tempo e gli Insani erano costretti a sorbirsi quelle manifestazioni di potere e di arroganza anche nei pochi attimi di tempo libero che avevano, quando potevano finalmente rilassarsi sul divano davanti alla tv dopo una pesante giornata di lavoro. Neil e sua madre non l'accendevano quasi mai, sia perché non la sopportavano, sia perché quelle linee onnipresenti e le immagini che danzavano sullo schermo facevano venire il mal di testa.
Mentre la ragazza bomboniera teneva impegnato il suo pubblico nell'ardua decisione tra camicie a pois o a righe, esibendo un largo sorriso macchiato di rossetto, Neil cambiò di nuovo canale. Una donna di mezza età, con un viso innaturalmente bello e giovane, sedeva su una poltroncina azzurra e sfoggiava un'aria da saccente, avvolta in un cappotto bianco. Continuava a passarsi una mano dalle unghie lunghissime tra i ricci tinti di un abominevole arancione, quasi fluorescente. "Dott.ssa S.C." citava un cartellino poggiato sul tavolinetto di vetro davanti alla poltroncina.
La voce del presentatore echeggiò squillante nello studio televisivo. «Adesso diamo la parola alla nostra esperta: la psicologa Susie Common!»
Un tiepido applauso risuonò nella saletta e la donna sorrise compiaciuta.
«È un onore per me partecipare al vostro meraviglioso programma» esordì, fingendo di essere lusingata, «e sono lieta di essere stata invitata a parlare di temi così importanti. Purtroppo il problema dell'Insanità è ancora troppo radicato nel mondo, e suppongo che ognuno di noi conosca di persona almeno una quindicina di Insani. Tuttavia – mi rivolgo ai telespettatori Pazienti –, non siate troppo duri con loro: l'Insanità è una condizione spesso difficile da affrontare.»
Neil aguzzò le orecchie; non voleva crederci, ma forse quella psicologa aveva da dire qualcosa di positivo su quelli come lui.
«Gli Insani» continuò la dottoressa, «sono individui profondamente problematici e insicuri. Hanno evidenti difficoltà nel rapportarsi con il mondo esterno, dal momento in cui molte delle persone con cui ogni giorno devono avere a che fare sono Pazienti, e sappiamo che un Insano non ha alcuna speranza di confrontarsi alla pari con uno di noi. Ciò che noi Pazienti sbagliamo è il modo di relazionarci con loro: vanno aiutati, non aggrediti o derisi più di quanto li scherniscano già il mondo e la natura.»
«Può spiegarci meglio, dottoressa Common?» sorrise il presentatore.
«Ma certo. Gli Insani si oppongono alla pillola, ma pochi lo fanno perché ne sono davvero convinti: quasi tutti la rifiutano per sentirsi trasgressivi, rivoluzionari, o perché nei loro cervelli vengono inculcate delle idee sbagliate, delle convinzioni del tutto infondate. Gli Insani non sono pericolosi: sono solo ignoranti. E l'ignoranza non è una malattia incurabile, non è un morbo sconosciuto: basta un po' di pazienza, ma soprattutto tanta disponibilità a mettersi in gioco da entrambe le parti.»
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Il Ponte di Nessuno
AdventureUna pillola al giorno, e ti amerai di più. Una pillola ogni mattina, e non avrai pensieri. Avrai una vita perfetta. Tutto sarà come l'hai sempre voluto. Affare fatto? Neil è un Insano di vent'anni, ripudiato dalla società Paziente in cui ha scelto d...