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I raggi del sole entrarono attraverso la finestra, arrivandomi direttamente in faccia e facendomi così aprire gli occhi.
Lentamente mi rigirai nel letto, ritrovandomi letteralmente tra le braccia di Jungkook.
Quindi veramente non se n'era andato?
Era rimasto lì, tutta la notte, aspettando che mi addormentassi per assicurarsi che fossi al sicuro.
Eppure lo conoscevo da un solo giorno.
Perché uno sconosciuto aveva deciso di essere gentile con me? E soprattutto perché ero così felice di avere qualcuno nella mia vita che non si era avvicinato a me solo perché gli dispiaceva per la mia malattia? Perché ero così felice di avere finalmente una persona diversa con cui parlare?

Non appena però tornai con i piedi per terra e lontana dai miei pensieri, iniziai a sentire un leggero dolore al petto.
Appoggiai la mano sul cuore e iniziai a massaggiare lentamente, cercando di regolarizzare il battito cardiaco che improvvisamente stava accelerando.
Mi staccai lentamente da Jungkook e mi alzai dal letto senza svegliarlo, correndo letteralmente in bagno e chiudendomi la porta alle spalle.
Ero a corto di fiato e la nausea iniziava a crescere lentamente.
Cercai di respirare e di mantenere la calma, ma nausea e vomito erano, come avevo già detto, due dei fantastici effetti collaterali della Angi, che come sempre non vedeva l'ora di manifestarsi nei momenti meno opportuni.
La nausea continuava a crescere, e non appena iniziai a tossire, subito mi venne da vomitare, quindi mi avvicinai velocemente al gabinetto e iniziai a rigettare praticamente l'anima, sentendomi sempre di più a corto di ossigeno.

Fortunatamente prima di morire strozzata dal mio stesso vomito, (immagine alquanto disgustosa), mi stabilizzai, e rimasi seduta per terra, cercando di ristabilizzare il battito cardiaco come mi aveva insegnato Rosy.

"Somin? Tutto okay?"

Sgranai gli occhi nel sentire la voce di Jungkook dall'altra parte della porta.

"Sì...sto bene"

"Sto per entrare"

"No!"

Troppo tardi.
Era entrato comunque.

Non appena mi vide per terra, corse verso di me per controllare che andasse tutto bene.
Chi lo avrebbe mai detto che lo stesso ragazzo ribelle che avevo conosciuto il giorno prima, era lo stesso ragazzo carino e gentile che si stava prendendo cura di me come se ci conoscessimo da una vita.

"Stai bene?"

"Non guardarmi"

Mi coprii il volto, considerando che ero in uno stato pietoso e che dovevo ancora lavarmi la faccia e i denti.

"Su vieni"

La sua mano afferrò il mio braccio, aiutandomi ad alzarmi e facendomi appoggiare al lavandino.
Prese uno spazzolino che sembrava essere nuovo e mi mise sopra il dentifricio, allungandomelo e facendomi segno di prenderlo.

"Grazie"

"Cosa ti fa stare così male?"
Lo guardai attraverso lo specchio mentre finivo di lavarmi i denti.
"Ieri sera hai tentato una pazzia, e ora hai vomitato chissà che cosa, considerando che a cena ieri sera non avevi mangiato neanche molto. È per questo che sei così magra e pallida? Hai problemi con l'alimentazione?"

Sorrisi mentre mi asciugai il viso dopo essermelo lavata.
Appoggiai lo spazzolino sul lavandino e mi girai verso di lui.

Angina Pectoris.
Questo volevo dirgli.
Volevo urlargli della rara complicazione della mia amata malattia cronica cardiaca.
Eppure dalla mia bocca uscì tutt'altro.
Forse perché volevo vivere nella menzogna di una vita normale ancora per un po' di tempo.

"No... Ho solo litigato con mia madre, probabilmente è l'ansia della situazione"

Prima o poi avrebbe scoperto tutte quelle bugie e mi avrebbe sicuramente odiato.
Ma volevo davvero essere un po' egoista anche solo se per poco.

"È il momento che ti riporti a casa"

Non volevo tornare in quella casa, ma avrei dovuto prendere anche le mie medicine e fare il solito incontro con Rosy, soprattutto dopo l'episodio di quella mattina, quindi semplicemente annuii.
Presi la borsa in cui la madre di Jungkook mi aveva messo i miei vestiti della sera prima e mi feci accompagnare da Jungkook verso la sua auto.

Non appena salimmo, il viaggio fu breve e silenzioso.

"Ringrazia i tuoi genitori per l'aiuto da parte mia"

"Okay! Senti Somin, stasera hai da fare?"

I miei genitori non mi avrebbero mai permesso di uscire la sera, ma in quel momento non pensai minimamente al problema.

"No perché?"

"Io e i miei amici andiamo in quel locale che ti ho mostrato ieri mattina, ti va di unirti a noi?"

Dovevo ammettere che ero abbastanza preoccupata considerando che non avevo mai frequentato un posto simile, ma semplicemente sorrisi.

"Certo, perché no"

"Passo a prenderti stasera alle otto allora"

Sorrisi nuovamente e scesi dalla macchina, andando verso la fatidica porta di casa.
Non appena la aprii incrociai subito mio padre, che corse verso di me, abbracciandomi.

"Principessa stai bene? Eravamo così preoccupati per te"

Sì, così tanto che mia madre non si era nemmeno mossa dalla cucina per venire a controllare se stavo realmente bene.

"Sto bene"

"Sei più pallida del solito amore, sicura che vada tutto bene?"

"Si papà, ho solo vomitato stamattina, ma niente di nuovo"

"E... sei stata dai Jeon vero? Ieri sera mi ha chiamato il padre di Jungkook per dirmi che stavi da loro"

"Sì, Jungkook è stato molto gentile a inviarmi da loro, sono stata lì, quando li senti, ringraziali da parte mia, ora vado a farmi una doccia se non ti dispiace"

Mio padre staccò la presa dalle mie mani e mi fece andare in bagno senza aggiungere nulla.
L'atmosfera in casa era gelida e sentivo un enorme peso sul petto dopo la discussione con mia madre.
Ma lei aveva sbagliato, sicuramente non ero io quella che doveva scusarsi.

Dopo aver fatto una calda doccia e essermi cambiata, indossando una classica tuta grigia, uscii dal bagno e andai verso mio padre.

"Papà?"

Lui subito alzò lo sguardo verso di me, per vedere se mi serviva qualcosa.

"Dimmi amore"

"Stasera potrei uscire?"

Vidi mia madre voltarsi verso di noi, rimanendo comunque in silenzio.

"Dove dovresti andare? Chiedo a Rosy di accompagnarti"

"No...Jungkook mi ha invitato a passare la serata con lui e i suoi amici... potrei andarci?"

Mi guardò in silenzio.

"Ma lo conosci solo da un giorno principessa"

"Si ma sarebbe un'occasione per farmi dei nuovi amici, posso andarci? Sto attenta lo prometto"

"Somin..."

"Per favore..."

"Alle undici vorrei che fossi a casa"

"Alle undici??"

"Prendere o lasciare"

Sbuffai, ma ovviamente dovetti accettare.

"Grazie"

"Non farmene pentire Somin!"

"Non succederà"

"Ora preparati che sta arrivando Rosy"

Your Eyes Tell (Jeon Jungkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora