XIII

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Lo guardai.

"Quindi siamo amici ora?"

Sorrisi.
Eravamo arrivati da meno di un'ora e questo qua aveva già bevuto così tanto da sembrare tutt'altra persona.

"Si Jungkook, adesso tirati su, dai"

Cercai di farlo alzare dalla sedia ma lui mi strinse più saldamente a se, facendo aderire il mio corpo al suo.
Arrossii completamente.

"Jungkook!"

Lo sentii ridere.
Che cavolo rideva?

"Sento il tuo cuore che batte veloce veloce"

Roteai gli occhi al cielo, fino a quando fortunatamente in soccorso venne Suga ad aiutarmi.

"Serve una mano?"

Jungkook alzò lo sguardo e guardò il ragazzo accanto a me.

"Non ci serve nessuna mano"

"Dai Kook su, perché hai bevuto così tanto?"

"Mi andava okay? Vai via"

"Kook stai facendo male alla tua amica, staccati un pochino almeno"

"Non sono affari tuoi, non me la porterai via di nuovo"

Di nuovo?
Perché Suga ha portato via qualcuno a Jungkook?
E perché se hanno fatto pace allora Jungkook sta in questo stato?

Non erano comunque affari miei, mi bastava che Jungkook tornasse leggermente più in se.

"Meglio se chiamo Taehyung o qualcun altro intanto allora"

Annuii, rimanendo ancora sola con Jungkook.

Guardai poi il barista e mi venne un'idea.

"Ti potrei chiedere un favore?"

"Certo dimmi"

"Riusciresti a prepararmi un caffè?"

Lui inizialmente mi guardò stranito, poi capì che il caffè in realtà mi serviva per fare svegliare un pochino Jungkook, che a momenti delirava.

"Certo, cinque minuti e te lo faccio portare subito"

"Grazie mille"

"Somin?"

"Mmh?"

Guardai Jungkook che si stava sbottonando la camicia.
Sgranai gli occhi e lo fermai prima che si spogliasse completamente.

"Che cavolo fai?"

"Davvero non vuoi vedermi nudo?"

Divenni letteralmente un pomodoro.

"Ma cosa dici? Certo che no"

"Tutte vogliono vedermi nudo di solito, sei la prima amica seria che ho allora"

Fortunatamente arrivò il caffè, che gentilmente mi prepararono in un bicchiere grande.

"Bevilo"

"No"

"Jungkook bevilo!"

Lui sorrise, evidenziando quella splendida fossetta che aveva.

"Costringimi"

Dovevo essere impazzita per quello che stavo per fare, probabilmente la musica troppo alta e il viso dolce di Jungkook mi avevano dato alla testa.
Ma la Angi mi aveva insegnato una cosa, ossia che si viveva una volta sola, e soprattutto, bisognava godersi giorno per giorno, senza avere nessun rimpianto.

Afferrai il bicchiere, soffiai leggermente nel caffè per raffreddarlo un po', anche se sembrava già tiepidino, e bevvi un sorso di caffè senza mandarlo giù.
Imbarazzata e sotto lo sguardo attento e curioso di Jungkook, afferrai le sue guance tra le mani e mi avvicinai al suo viso, appoggiando le mie labbra alle sue e passandogli il sorso di caffè.
Le sue labbra erano calde e morbide, con un leggero retrogusto di sigarette.

Your Eyes Tell (Jeon Jungkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora