VI

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Dopo aver finito di pranzare e dopo aver aiutato mia madre a sparecchiare, cosa che fortunatamente mi permetteva ancora di fare considerando che non era una cosa così impegnativa, salutai mio padre, che doveva andare in azienda a finire delle cose per il lavoro.

"Ci vediamo stasera"

Salutò anche mia madre e le disse che sarebbe tornato con la famiglia del suo collega per cena, dicendole che la amava, come ogni volta che usciva di casa.

Desideravo un amore come il loro. Uno di quegli amori che sarebbero durati per sempre, che non dipendeva da niente e da nessuno se non da loro stessi. Un amore pieno di gioia, spensieratezza e passione. Un amore che superava ogni cosa e ogni ostacolo.

Eppure nella mia situazione era alquanto complicato, almeno fino a quando non sarei guarita completamente, cosa ancora improbabile considerando che nemmeno i medici sapevano se ci sarebbe stata qualche complicazione o se sarei mai guarita. Praticamente cercavo di sopravvivere giorno per giorno. Quindi decisamente non avevo tempo di innamorarmi nelle mie condizioni.

Anche se non potevo negare di aver sempre sognato una di quelle storie d'amore che ti riempivano il cuore e l'anima. Una di quelle storie d'amore descritte nei libri di Jane Austen, un amore come quello tra Anne Elliot e il capitano Wentworth o come quello tra Darcy ed Elizabeth.

Ma come aveva sempre detto proprio Jane Austen, il vero amore si trova solo quando si è disposti ad amare.

Ed io, momentaneamente, ero disposta solo a sopravvivere e combattere la malattia, cosa lontanamente paragonabile all'amore.

**

Non appena mia madre finì di sistemare la cucina, circa verso le quattro del pomeriggio, finalmente mi accompagnò nella mia stanza, dove aprimmo il mio armadio per cercare qualcosa da poter indossare per questa cena di lavoro che si sarebbe svolta tra poche ore.

"Mmh.. tu cosa metti mamma?"

"Amore io metterò uno dei soliti tubini neri eleganti che mi fanno sembrare una donna d'affari degna di suo marito ovviamente"

Scoppiai a ridere e annuii. Mia madre era una donna splendida effettivamente. Non dimostrava minimamente la sua età e aveva una pelle perfetta. Era bellissima, così bella che la si poteva tranquillamente scambiare per una ventenne. Non che mio padre fosse da meno ovviamente.

"E io cosa posso mettere per sembrare la figlia di un uomo d'affari degna di suo padre?"

Oggettivamente avevo tantissimi vestiti nell'armadio per essere una ragazza che non usciva mai e che stava sempre in casa. Ma io e mia madre spesso facevano ordini online di abiti e quindi questi finivano nel mio armadio senza essere mai indossati.

"Potresti mettere questo completo, secondo me sarebbe perfetto"

Era un classico completo nero elegante, un blazer a due pezzi con pantaloni larghi e lunghi a vita alta e una giacchetta dello stesso colore e dello stesso materiale. Effettivamente molto carino ed elegante.

"Sotto potresti metterci una magliettina o una canottiera o bianca o nera"

In realtà, nonostante mia madre sarebbe stata perfetta ed estremamente elegante, io avrei preferito essere comoda e vestirmi con un semplice paio di jeans e una maglietta a caso.
Tirai quindi fuori quello che pensavo di indossare e lo misi, aspettando che mia madre mi giudicasse per non essere fine e raffinata come lei.

"Amore ti prego, almeno un vestito, non ti chiedo chissà cosa, solo per una sera"

Roteai gli occhi al cielo e guardai mia madre.

"Mamma..."

"È importante per tuo padre questa cena"

Sbuffai.
Tirai fuori un vestito bianco che abbinai ad un maglioncino aperto di colore verde acqua e sistemai il tutto con degli accessori.

Your Eyes Tell (Jeon Jungkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora