Mia madre ci lasciò soli in salotto, dicendoci che sarebbe uscita a comprare qualcosa per poter fare un pranzo decente tutti insieme, visto che mio padre non sarebbe tornato presto e che sarebbe stato carino mangiare tutti e tre insieme per la prima volta.
"Grazie Jungkook, senza di te non avrebbe mai accettato di lasciarmi vivere da sola"
Lui si limitò a sorridermi.
"Sei silenzioso"
"Mmh... mi chiedevo se potessi farmi una doccia, sai puzzo di alcol e fumo, inoltre ho sudato facendo a pugni tutta la notte. Non mi sembra il caso di mangiare in questo stato"
Non aveva tutti i torti.
"Certo, vieni, ti do qualcosa di mio padre da mettere"
Io e Jungkook ci alzammo dal divano e andammo verso la stanza dei miei genitori, ma non appena fummo dentro, Jungkook subito mi afferrò i fianchi e mi strinse a se, cogliendomi completamente di sorpresa.
"Si?"
Jungkook mi sorrise.
"Muoio dalla voglia di baciarti"
Sorrisi a mia volta, appoggiando le mani al suo petto e fermandolo.
"No, potrebbe tornare mia madre a momenti"
Jungkook sbuffò.
Gli lasciai un veloce bacio sulla guancia e mi staccai, andando verso l'armadio e cercando una tuta larga che potesse entrare a Jungkook, visto che era molto più muscoloso rispetto a mio padre.
Mio padre era alto e magro, ma non c'era competizione con le spalle larghe e le braccia muscolose di Jungkook.Mentre cercavo nell'armadio, Jungkook mi avvolse da dietro. Le sue braccia mi circondarono la vita, appoggiando il suo mento sulla mia spalla, tra la spalla e il collo per l'esattezza, rimanendo abbracciato a me.
Non avevo esattamente capito cosa eravamo io e Jungkook in quel momento, non avevamo ancora dato una definizione al nostro rapporto, ma Jungkook era in grado di farmi sentire protetta e al sicuro, serena e tranquilla al solo pensiero di averlo accanto. E mi piaceva quello che avevamo, mi piaceva tantissimo, qualsiasi cosa fosse.
"Puzzi di alcol Kookie"
"Non mi piace Kookie come soprannome"
Sorrisi mentre prendevo la felpa che avevo trovato, sempre tra le braccia di Jungkook.
"Non mi interessa, piace a me, quindi ti chiamerò così"
Mi lasciò un dolce bacio sul collo, facendomi sorridere.
"Mi dispiace disturbarvi"
Non appena sentimmo la voce di mia madre, Jungkook si staccò subito, imbarazzato tanto quanto me.
"Gli stavo dando qualcosa di papà così mentre fai da mangiare lui si fa una doccia"
Mia madre mi guardava con quel suo sorriso da saccente, ma cercai di ignorarla.
"Vieni Jungkook, puoi usare il mio bagno"
Presi Jungkook per mano e gli indicai il bagno, lasciandolo nella mia stanza, tornando poi da mia madre.
"Siete carini"
"Mamma ti prego, basta già tutto l'imbarazzo che hai creato"
"La mia piccolina si è innamorata"
"Non sono innamorata, smettila"
Mi sedetti sul divano, aspettando che Jungkook finisse così da potermi cambiare e rinfrescare un pochino.
"Quegli occhi parlano da soli Somin"
Ignorai i continui commenti di mia madre fino a quando finalmente Jungkook finì di farsi la doccia e uscì dal bagno, raggiungendomi in salotto, con i capelli ancora umidi.
Jungkook era oggettivamente un bellissimo ragazzo, e più lo guardavo, più la sua bellezza mi saltava all'occhio.
Il suo viso era perfettamente candido e ogni volta che si avvicinava a me morivo dalla voglia di accarezzargli quelle guance così carine.
I suoi lineamenti erano semplicemente perfetti.Non appena si sedette accanto a me sul divano, rimase a guardarmi.
"Cosa?"
"Niente, ti sto solo guardando"
"E a cosa pensi?"
Lui rimase in silenzio, e dai suoi occhi quasi tristi e assenti capii subito a cosa stesse pensando.
"Sai Jungkook, quando ti ho conosciuto mi hai dato subito l'impressione di un ragazzo misterioso, cupo, minaccioso e ribelle...non che mi sia sbagliata particolarmente, ma conoscendoti mi sono resa conto di quanto tu sia trasparente, nonostante tu voglia fare il duro ad ogni costo... lo vedo, vedo a cosa stai pensando, leggo la tua preoccupazione nei tuoi occhi"
Approfittai del fatto che mia madre stava in cucina per appoggiare finalmente la mia mano sulla sua guancia.
"Stai bene vero?"
Sorrisi.
"Jeon Jungkook? Sei proprio tu? Potrei quasi pensare che sei in pensiero per me!"
Lui a sua volta sorrise.
"Idiota, lo sai che lo sono, non farmelo dire ad alta voce"
"Lo so che lo sei, è questo che odio della Angi, causa solo preoccupazione costante, ma sto bene, davvero, sono abituata a tutto ciò, questo è solo un inconveniente come un altro, con le nuove cure tornerò di nuovo stabile e continuerà ad andare tutto bene!"
Jungkook si guardò in giro, e dopo essersi assicurato che mia madre non fosse nei paraggi, si avvicinò rapidamente a me e appoggiò le sue labbra alle mie, dandomi un veloce bacio a stampo, che nonostante fosse rapido, percepii tutto.
Il sapore di Jungkook mandava il mio cuore in un completo stato di trans. Mi piaceva.Gli sorrisi, rimanendo in silenzio e continuando a guardarci negli occhi, fino a quando mia madre tornò in salotto a farci compagnia.
"Il pranzo dovrebbe essere pronto a breve, circa quindici, venti minuti al massimo"
"Grazie dell'ospitalità"
"Figurati tesoro, sono abituata a cucinare per tre, ma mio marito probabilmente è impegnato con tuo padre al lavoro, quindi ci fa solo che piacere avere qualcuno con cui mangiare"
Jungkook sorrise a mia madre, poi lei mi guardò.
"Cosa mamma? Quando mi guardi così vuol dire che vuoi dire qualcosa? Dilla"
"Dovresti alzarti a rinfrescarti amore non credi?"
"Si certo, adesso vado"
"Non mi va di lasciarti andare da sola, non vorrei che ti sentissi male, solo che devo controllare il pranzo, potrebbe bruciarsi"
Inarcai le sopracciglia e, quando capii, sgranai gli occhi.
Che diavolo pensava di fare mia madre? Voleva che Jungkook mi aiutasse?
No era imbarazzante!
E poi si, ero stanca, ma potevo tranquillamente farlo da sola."Ti serve una mano Somin?"
Guardai Jungkook e poi fulminai mia madre con lo sguardo.
"No tranquillo Jungkook! Ce la faccio da sola"
"Jungkook ti chiederei il favore di accompagnarla, ti dispiacerebbe? So che ad un minimo movimento potrebbe crollare a terra e farsi male, è appena uscita da una lunga notte, so che è molto debole"
"Mamma!"
"Certo, non mi dispiace affatto"
Sbuffai, e presi la mano di Jungkook, che mi aiutò ad alzarmi, accompagnandomi così in bagno.
In realtà mi sentivo molto debole, mi reggevo a malapena in piedi, forse perché, oltre a tutto l'accaduto, non avevo nemmeno mangiato nulla.
Ma era imbarazzante il fatto che Jungkook fosse in bagno con me. Come potevo rinfrescarmi e cambiarmi con lui che mi fissava?Arrossii al solo pensiero.
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Your Eyes Tell (Jeon Jungkook)
FanfictionA Somin, all'età di tredici anni, venne diagnosticata la "Angina Pectoris", una malattia cardiaca che comporta un dolore che si manifesta al petto e nelle zone circostanti, come le braccia, il collo e la schiena, in seguito a una mancanza di ossigen...