𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑖𝑒𝑐𝑖.

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ℳi sentivo terribilmente in colpa.

Mi ero ripromessa di chiamare Paige ma alla fine non lo avevo fatto. Mi ero addormentata sul divano, dimenticandomene completamente e quando mi ero svegliata era ormai troppo tardi.

Sbuffai e cercai di non pensarci.

Lo avrei fatto una volta terminato il turno.

In fondo era giusto che la chiamassi, erano passati giorni dal nostro ultimo incontro, era pur sempre la mia migliore amica, non potevo sparire nel nulla, come se nulla fosse.

L'avrei chiamata, solo non sapevo quando.

Decisi comunque di smettere di pensarci.

Il mio turno era cominciato da un pezzo io ero continuamente con la testa altrove.

Così non andava, tutte queste distrazioni mi innervosivano e mi distraevano. Avevo davvero troppe cose per la mente.

«Guarda un pò chi è venuto a trovarti!» esclamò Connor, entrando nel locale, con Can al suo seguito.

A proposito di distrazioni.

Gli sorrisi e scossi la testa, incredula.

«Hei! Cosa ci fate qui?» gli chiesi, «Passavamo di qua...» rispose vago Can, prendendo posto davanti al bancone, «Si, eravamo nei paraggi e volevamo salutarti!» affermò Connor, abbozzando un sorriso, «Beh... Sono davvero felice di vedervi!» affermai entusiasta, fissandoli.

«Volete un caffè?» gli chiesi poi, i due annuirono, «Assolutamente!» confermò Connor, prendendo posto di fianco al suo migliore amico.

«Ti dona quel completo!» scherzò Connor, prendendomi in giro, mi voltai e gli feci la linguaccia, «Com'è andato l'appuntamento di ieri sera?» chiesi a Can, incuriosita, Connor sorrise, «Come ogni altro appuntamento!» affermò poi, «E cioè?» gli chiesi aggrottando la fronte, mentre poggiavo le due tazze di caffè sul bancone.

«Cioè è stato un piacere ma a mai più!» affermò Connor ridendo, dando poi una pacca a Can, sulla sua spalla, l'amico sorrise e scosse la testa, restando in silenzio, evitando di commentare.

Era abbastanza chiaro cosa intendesse dire mio fratello.

Avevo ben afferrato il concetto.

«Quindi... non la rivedrai più?» chiesi a Can, inclinando la testa di lato, «Così sembrerebbe..» concordò, fissandomi, non sembrava affatto dispiaciuto dalla cosa, «Anche stavolta è stato del tutto inutile!» commentò mio fratello, scuotendo la testa, «Sapevo già che non sarebbe andata avanti...» gli disse Can, voltandosi verso di lui, Connor alzò gli occhi al cielo e scosse la testa contrariato.

«Perché invece non le dici quello che mi hai detto poco fa?» chiese Can, ad un tratto, rivolgendosi a mio fratello, mi voltai aggrottando leggermente la fronte.

«Di che si tratta?» chiesi ai due, incuriosita, incrociando le braccia al petto, Connor si voltò verso di me e quasi sorrise, «Ho intenzione di chiedere a papà di assumere Can nell'azienda» mi spiegò, inevitabilmente sorrisi, «E' davvero un'ottima idea!» concordai annuendo, accennando un sorriso, «Lo credi davvero? Non è inappropriato?» mi chiese Can, fissandomi.

Non sembrava poi così convinto e proprio non capivo la sua incertezza.

Chi meglio di lui?

Forbidden Love || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora