𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑜𝑑𝑖𝑐𝑖.

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I'm sorry if i say, i need you
But i don't care, i'm not scared of love
'Cause when i'm not with you i'm weaker
Is that so wrong? Is it so wrong?
That you make me strong.


«𝑱ulie?» richiamò Can, battendo una mano sulla porta del bagno.

Asciugai velocemente le lacrime dal mio viso e dopo aver preso un respiro profondo gli aprì.

«Hei... Cos'è successo?» mi chiese allarmato, fissandomi, il suo sguardo era visibilmente cambiato, era terribilmente preoccupato, «Non è successo nulla...» mormorai, lui sospirò pesantemente ed entrò nel bagno, socchiudendo la porta alle sue spalle.

«Non mentirmi! Ho visto l'espressione di Mason! So per certo che è successo qualcosa!» mi disse prontamente, «Dimmelo!» mi ordinò, tornando con lo sguardo su di me, «E' successo quello che temevo...» mormorai, poggiandomi di schiena al lavandino, restando a pochi metri da lui.

«Ovvero?» mi chiese prontamente, inclinando la testa, aggrottando la fronte, sospirai ed alzai il viso verso di lui, «Mi ha detto che sono una bugiarda e che l'ho deluso..» risposi mentre la vista mi si offuscava di nuovo per le lacrime.

«Puoi dargli torto?» gli chiesi, con un sorriso, «Non ti azzardare!» disse lui, puntandomi un dito contro, «Tu non sei una bugiarda Julie!» continuò, scuotendo la testa, «No? E questa messa in scena? Che razza di persona sono Can?» gli chiesi, alzando le mani, «E' solo a causa sua se adesso siamo arrivati a questo!» dissi ancora, mi passai una mano tra i capelli e andai a sedermi sul bordo della vasca, sospirando.

«Guardami!» ordinò mentre mi si inginocchiava davanti, prendendo le mie mani nelle sue, feci come disse, fissandolo dritto negli occhi.

«Tu sei la ragazza più dolce che io abbia mai conosciuto!» affermò, «Adoro il tuo modo di essere Julie, sei terribilmente sensibile, dolce e spontanea..» continuò, facendomi sorridere, «Questo non fa di te una bugiarda, chiaro? Stai solo facendo ciò che è meglio per te. Ok non è il modo migliore, ma è solo per colpa sua se sei arrivata a fingere di stare con me per spingerlo via!» affermò ancora, con un tono serio, io annuì semplicemente, senza mai togliergli gli occhi di dosso, anche se non ero del tutto convinta.

«Adesso se la vedrà con me!» disse poi, con lo sguardo accecato dalla rabbia, «Sei impazzito? Siamo con i miei genitori! Non puoi fare scenate!» lo fermai, poggiando le mani sul suo petto, lui prese un respiro profondo ed annuì, realizzando che fosse una pazzia.

«Comunque è solo colpa mia...» disse poi, scuotendo la testa, aggrottai la fronte confusa, «Di che parli?» gli chiesi, «Ti avevo fatto una promessa, ma non l'ho mantenuta..» rispose per poi sospirare, «E' tutto ok...» lo rassicurai, prendendo la sua mano nella mia, «No, non è tutto ok!» replicò seriamente.

Era chiaramente arrabbiato con se stesso perché aveva lasciato che accadesse tutto ciò.

«Mi dispiace davvero molto...» mormorò Can, poggiando una mano sulla mia guancia, gli sorrisi e mi alzai, costringendolo ad alzarsi di rimando, mi precipitai tra le sue braccia, accucciandomi contro il suo petto, lui non sembrò per niente contrariato, anzi, mi strinse a sé, baciandomi i capelli.

Il mio cuore cominciò a battere ad un ritmo incontrollato, ma in quel momento non mi importava un bel nulla, volevo stare tra le sue braccia, di nuovo.

«Te la senti di tornare giù?» mi chiese Can, cingendo delicatamente il mio viso con le mani, io annuì semplicemente e lui sorrise.

«Stavolta prometto di non lasciarti nemmeno per un secondo» affermò seriamente, mi alzai leggermente sulle punte e lo abbracciai, «Qualsiasi cosa per te Julie!» mormorò facendomi sorridere.

Forbidden Love || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora