𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑜𝑡𝑡𝑜.

961 109 40
                                    

For your eyes only, i'll show you my heart.
For when you're lonely and forget who you are
I'm missing half of me when we're apart
Now you know me, for your eyes only.
For your eyes only.


«𝓒redo che qualcuno qui fuori ti stia aspettando..» mi disse Noah, il mio collega, con un sorrisino, mentre si avvicinava al bancone, portando alcuni vassoi.

Incuriosita, aggrottai la fronte e mi voltai verso la vetrata, cercando di capire chi potesse essere.

Persi un battito quando si scoprì che era Mason.

Oh Dio, non lui.

Che cosa voleva da me?

«Va' pure se vuoi, qui finisco io!» affermò Noah, facendomi un cenno con la testa, scossi immediatamente la testa, contrariata, «No, non esiste, il mio turno finisce tra cinque minuti esatti, non me ne vado!» replicai, lui rise, «Julie, cosa vuoi che cambi per cinque minuti? Va' da lui..» insistette, facendomi segno con le mani di sloggiare e raggiungere Mason.

Ah, se solo sapesse.

Rassegnata, dopo aver tolto il grembiule, presi le mie cose dallo stanzino dietro la cucina, e mi cambiai.

Non avevo né la forza, né la volontà di affrontare Mason, ma che avrei potuto fare? Non potevo evitarlo, era lì fuori che mi aspettava, non avevo via di scampo.

«Ci vediamo domani!» affermai alzando una mano, una volta tornata in sala, «A domani Julie!» mi salutò Noah, con un sorriso, che ricambiai.

Mi chiusi la porta alle spalle e dopo aver preso un respiro profondo raggiunsi Mason, seduto su una panchina proprio davanti il bar.

«Ciao...»lo salutai, abbozzando un sorriso, mentre infilavo le mani nelle tasche del cappotto per ripararmi dal freddo, perlomeno non pioveva.

«Ciao Julie...» mi salutò lui, alzandosi, ricambiando il sorriso, «Non pensavo di trovarti qui...» confessai, scrollando leggermente le spalle, «Non era previsto infatti» disse lui, con un sorriso mentre si passava una mano tra i capelli, io annuì semplicemente, fissandolo.

«Avevo un appuntamento qui vicino e ho pensato di venirti a salutare..» spiegò, «Capisco...» mormorai annuendo, abbozzando un sorriso, «Ti va di prendere un caffè?» mi propose poi, «Io... In realtà dovrei andare a pranzo con Connor» gli risposi, mentre mi guardavo intorno, chiedendomi che fine avesse fatto.

«Oh ok... Va bene, non fa niente. Magari un'altra volta..» affermò il ragazzo, scrollando le spalle, «Senti Mason, posso parlarti sinceramente?» gli chiesi, fissandolo, «Certo che sì!» confermò lui.

«Per me non è cambiato nulla. I miei sentimenti verso di te sono sempre gli stessi..» confessai, «Non ho mai pensato diversamente..» rispose lui, alzando le mani, sorprendendomi, «No?» chiesi, aggrottando la fronte, «No. Certo che no... Non mi hai mai dato modo di pensarla diversamente..» rispose, sorridendo.

Era davvero un sollievo sentirglielo dire.

«Io... Io non voglio che tu ti illuda...» mormorai, «Julie... Io sono ancora follemente innamorato di te e non posso cambiare i miei sentimenti... Nemmeno se ci provo!» affermò, facendo un passo avanti, afferrando la mia mano, «Si... Lo capisco questo...» mormorai, annuendo.

Forbidden Love || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora