𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑛𝑜.

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But now together we're alone.
And there's no other place i'd ever wanna go.


«𝐂os'è che ti ha affascinato tanto di Can?» mi chiese mio padre, di punto in bianco.

Alzai il viso dal mio piatto e lo fissai per qualche istante, prima di rispondergli, la sua domanda mi lasciò interdetta.

«Lui...» mormorai, «Lui è premuroso e protettivo nei miei confronti...» continuai, per poi sorridere, «Sa essere molto dolce quando vuole...» dissi ancora, annuendo leggermente, «Sembra un tipo molto serio, imperturbabile...» commentò mio padre, scrollando le spalle, «A primo impatto forse. Bisogna solo conoscerlo meglio» replicai prontamente, «In realtà è tutt'altro che imperturbabile..» continuai, mentre mi voltavo, spostando lo sguardo su Can.

Vederlo lì, alla sua scrivania, impegnato nel suo lavoro, mi fece sorridere. Non potevo più negarlo, Can mi piaceva, mi piaceva da impazzire.

E, cavolo, non mi sentivo in questo modo da così tanto tempo.

Erano mesi ormai che non provavo tali sentimenti verso qualcuno. Sapevo, per via di quello che mi aveva detto Connor, che non fosse il ragazzo giusto per me, ma, l'amore non sente ragioni, giusto?

Col passare dei giorni il mio sentimento nei suoi confronti era aumentato notevolmente, e, che lo volessi o no, il primo bacio ne era stata la causa.

Ma adesso, dopo questo bacio, mi era tutto più chiaro.

Provavo qualcosa, qualcosa di forte nei suoi confronti.

Era amore? Probabilmente si visto che lo desideravo più di quanto pensassi. Anche se una parte di me pensava fosse prematuro parlare di amore...

Ma allora cos'era? Come avrei spiegato questo strano e confuso sentimento che mi portava a pensarlo spesso?

O a Desideralo? O addirittura cercarlo?

Se non era amore questo, cos'era allora?

Dio, ero completamente fregata...

«Quindi tu vuoi davvero stare con lui?» mi chiese mio padre, alzando il viso verso di me, fissandomi con attenzione, «Io e Can... Beh, noi ci stiamo solo frequentando, non posso dire di trovarmi in una vera e propria relazione, però si, voglio stare con lui» affermai, annuendo, «E' solo che... Non capisco come sia potuto accadere! E' passato così poco tempo da quando vi siete conosciuti!» replicò lui, confuso, gli sorrisi.

«Importa davvero il tempo in queste cose?» gli chiesi poi, «No, probabilmente no..» disse lui scuotendo la testa, accennando un sorriso, «So che avevi altri progetti per me...» commentai, lui annuì, «Ero convinto che avessi frequentato Mason» disse poi, «Lui è un bravo ragazzo, ha un ottimo lavoro e i suoi genitori sono dei cari amici!» continuò, «Volevo davvero che gli dessi un'altra opportunità...» aggiunse infine, sospirai e scossi la testa, contrariata.

«Papà devi fartene una ragione, non proverò mai nulla per lui» affermò poi, seriamente, «Ci ho provato ma... ma non posso obbligarmi a stare con qualcuno che non amo!» continuai, fissandolo.

Era ora che se ne facesse una ragione.

Era la mia vita, avrei scelto IO chi amare.

«Avresti dovuto frequentarlo di più...Poteva darti tanto» replicò lui, «Probabilmente sì, ma non è l'uomo per me..» dissi scuotendo il capo, «Che ha lui che Can non ha?» gli chiesi poi, aggrottando la fronte, «Io non ho idea di chi sia!» rispose lui spalancando le braccia, fissandomi di rimando.

«Papà...» lo richiamai, scuotendo la testa, «Dico davvero. Mason lo conosci da sempre, sappiamo di poterci fidare di lui! E' perfetto per te!» disse lui, seriamente, «No, non lo è..» replicai scuotendo la testa, «Spero davvero che Can sia alla tua altezza! Se scopro che ti fa soffrire gli faccio passare i guai!» mi disse lui, fissandomi ancora, sorrisi e poi mi alzai, scuotendo la testa, leggermente divertita.

Forbidden Love || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora