𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑖𝑐𝑖𝑎𝑛𝑛𝑜𝑣𝑒.

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If you love me like i love you
Let me be the one to hold you
Through the night.


«𝐏erché non andiamo da me a vedere un film?» propose Liam, «Si! È un'ottima idea!» concordò Paige, annuendo, entusiasta.

«Si, perché no...Non sono nemmeno le undici ancora..» commentò Connor, scrollando le spalle, «Io invece credo che andrò a casa. Domani ho il turno delle dieci...» affermai, «No, perché? Non faremo tardi!» mi disse Liam, prendendo le mie mani, quasi risi.

«Lo sai quanto sono pigra la mattina, se tardo non mi alzerò mai..» dissi, divertita, «Ok, d'accordo. Non voglio insistere, sarà per un'altra volta allora...» disse lui per poi abbracciarmi.

Apprezzai il fatto che non insistette.

Volevo davvero andare a casa e rilassarmi, approfittando dell'assenza di Can e Connor.

Quando mi ricapitava?

«Allora ti lascio a casa...» mi disse mio fratello, abbozzando un sorriso, «Si. Te ne sono davvero grata!» gli dissi, in risposta, lui mi fece l'occhiolino e si avviò alla sua auto.

«Ci vediamo sotto casa mia allora!» affermò Liam, «Io mi avvio. Ci vediamo lì!» affermò Can mentre prendeva le chiavi dalla tasca dei pantaloni, «Posso farti compagnia?» gli chiese Paige, accennando un sorriso, guardai quella scena in completo silenzio.

Incredula. Caspita che sfacciata che era.

Aveva preso la palla al balzo per rimanere da sola con lui.

«Si... Come vuoi..» le rispose Can, scrollando le spalle, senza troppo entusiasmo, lei sorrise e lo seguì.

Alzai gli occhi al cielo e andai a sedermiin macchina di mio fratello, aspettando che partissimo.

A quanto pare Paige era ancora attratta da lui, non le era affatto passata. La cosa purtroppo mi dava fastidio, ma non c'era nulla che potessi fare. Can non era il mio ragazzo, non era nessuno per me.

Che facesse quello che voleva. Con chi gli pareva.

A me non importava un bel nulla.

Non mi importava.

Giusto?


Mi chiusi la porta di casa alle spalle e tirai un sospiro di sollievo.

Posai le mie cose sull'appendiabiti e legai i capelli in una coda alta mentre mi avviavo verso la mia camera.

Davvero un'ottima idea quella di tornare a casa prima e stare un po' per conto mio, in santa pace, senza avere nessuno tra i piedi.

Avendo due coinquilini era difficile riuscire ad avere casa libera.

Avevo fatto bene ad approfittare.

Una doccia calda fu quello di cui avevo più bisogno.

Mi sentivo come rinata.

Indossai una felpa, che mi arrivava fin sotto le ginocchia e, dopo aver tamponato i capelli con l'asciugamano, uscì dal bagno. Ma, proprio mentre chiudevo la porta e mi voltavo, andai a sbattere violentemente contro qualcuno, per lo spavento accessi immediatamente la luce, scoprendo che si trattasse di Can.

«Dio! Che paura!» esclamai, portandomi una mano sul petto, cercandodi regolarizzare i battiti del mio cuore, ormai impazziti, «Ma da quanto tempo sei qui?» gli chiesi, fissandolo, «Sono appena tornato in realtà...» mi rispose scrollando le spalle.

Per un attimo, il suo sguardo cadde lungo tutto il mio corpo, facendomi andare completamente a fuoco.

«Ma... Io... Io credevo fossi ancora fuori..» mormorai mentre tiravo, inutilmente, giù la felpa, cercando di coprire le gambe scoperte, «Cambio di programma!» rispose lui, scrollando nuovamente le spalle, io annuì semplicemente, restando lì a qualche metro di distanza.

Forbidden Love || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora