𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖.

990 119 65
                                    

Ci sono cose che non si possono spiegare a parole.
Vanno spiegate a baci.

«𝑬cco a lei il suo caffè...» dissi gentilmente, ad un cliente seduto al bancone, poi presi il vassoio con le nuove ordinazioni e mi avviai verso gli altri tavoli proseguendo con il mio lavoro.

Il campanellino sopra la porta d'entrata suonò, richiamando la mia attenzione, vidi così Paige, fare il suo ingresso, rivolgendomi immediatamente un sorriso.

«Buongiorno Julie!» mi salutò, «Paige...» la richiamai, abbozzando un sorriso, giusto per essere gentile.

Dopo aver servito i tavoli, tornai al bancone.

Paige mi seguì e prese posto proprio lì, si tolse il cappotto e lo poggiò sulla spalliera della sedia.

«Vuoi qualcosa?» le chiesi distrattamente mentre mettevo in ordine, «Mmh... Va bene un caffè!» rispose lei, annuendo, «D'accordo!» le dissi, semplicemente.

«Perché ieri non sei venuta con noi a casa di Liam?» mi chiese poi, «Non né avevo voglia, ero davvero stanca..» le risposi, dandole le spalle, mentre aspettavo che uscisse il caffè dalla macchinetta, «Qualche sera però dovremmo rifarlo!» affermò lei, «Si, perché no...» mormorai annuendo, davvero poco interessata alla cosa.

Non è che avessi tutta questa voglia di fare serata con lei.

«Posso chiederti una cosa?» mi chiese ad un tratto, con un tono serio, «Certo..» le dissi annuendo, porgendole la tazzina di caffè, facendola scivolare sul marmo del bancone.

Chissà cosa voleva adesso...

«Tu sicuramente conosci Can meglio di me...» esordì, io annuì, restando in silenzio, aspettando che continuasse, «Lui... Che tu sappia, è un tipo taciturno?» mi chiese poi, guardandomi, «Che intendi?» le chiesi, aggrotttando la fronte, cercando di capire.

Ricordavo che fosse andata in macchina con lui per cui, volevo assolutamente capire cosa fosse successo tra di loro.

Aveva per caso deluso le sue aspettative?

«Ieri in macchina, durante il tragitto... Non ha praticamente spiccicato parola» spiegò Paige, scuotendo la testa, visibilmente contrariata, «La cosa in un certo senso non mi stupisce, Connor mi ha detto che è un tipo.. Come dire... poco espansivo...» affermai, annuendo, «Quindi non si è comportato così perché non gli interesso?» mi chiese lei, con un velo di speranza nella voce, «Io questo non posso dirtelo con certezza... Siamo amici sì, ma non più di tanto..» le risposi, scuotendo leggermente la testa, lei sospirò ed annuì, prendendo poi un sorso di caffè.

«Can è un tipo un po' strano, chiuso e taciturno, non devi prenderla sul personale!» le dissi ancora, tornando a pulire il bancone, allontanandomi da lei.

Sperando di chiudere lì l'argomento.

«E' solo che...» mormorò lei, scuotendo la testa, «Ho visto il modo in cui vi siete parlati ieri, lui era un'altra persona!» continuò, alzando le mani, «Io ci vivo con lui..» precisai, inclinando la testa.

Come poteva pretendere di avere lo stesso rapporto?

Lei non aveva la minima idea di quello che c'era tra me e Can..

«Lo so, lo capisco questo!» affermò lei, annuendo, «Ma... è pur sempre un ragazzo! La prima sera in cui siamo usciti era completamente diverso con me! Sembrava che gli piacessi!» disse ancora, sospirai e tornai da lei, «Paige...» la richiamai, fissandola, «Te l'ho già detto, non devi prenderla sul personale, ieri non era proprio giornata per Can!» le dissi, cercando di confortarla.

Forbidden Love || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora