*CAPITOLO 43*

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POV'S NIALL

Hope si addormentò tra le mie braccie. Aveva la bocca socchiusa e le sue labbra erano così...
Okay Niall,basta fare pensieri perversi sulla tua ragazza e vai a cercare Louis.

Ascoltai la mia coscienza e uscii velocemente dall'appartamento di Hope.

Il primo pensiero che mi venne in mente fu il bar vicino casa mia. Louis andava sempre lì quandi aveva bisogno di sfogarsi, soprattutto quando si era appena trasferito. Erano due ragazzi un po' problematici, io e Lou ci conoscemmo proprio in quel bar.

Arrivai velocemente al locale e vi entrai.

Trovai Lou, come sospettavo, sulla sedia del bancone con quello che doveva essere l'ennesimo bicchiere in mano.

"Lou vieni andiamo a casa" dissi con abitudine.

E subito mi ricordai il ragazzo un po' sbandato che era prima, risi al pensiero : io ero peggio di lui.

"Vattene" disse arrabbiato.

"Louis William Tomlinson vieni a casa" urlai.

"Vaffanculo" rise.

Riuscii a sentire l'odore dell'alcool anche ad una certa distanza.

Lo presi portando una sua mano al mio collo.

Per tutto il tragitto rise e disse cose assolutamente insensate,mi rispecchiavo tanto in Louis in questi momenti.

"Sai N-iall haha... io voglio tanto bene alla mia piccola Hope. É stata tutta colpa mia.." sospirò con una voce che faceva intendere chiaramente il suo stato.

"Io... non dovevo darle la colpa di tutto, non era di certo colpa sua. L'ho... fatta sentire in colpa per tutto quel tempo. Niall mi manca lei" disse con gli occhi chiaramente lucidi.

"Ti manca chi,Louis?" chiesi.

Chi gli mancava? Perché aveva incolpato Hope?

Queste era probabilmente tutte le risposte a quello che era il loro passato, di Louis e Hope.

"Io ... Niall questo deve dirtelo Hap" blaterò.

Risi per lo sciocco nomignolo.

Ma... dirmi cosa? Sapevo che Hope, come me, aveva degli scheletri nell'armadio, ma non sapevo quali. Solo loro due e Sarah ed Harry ne erano a conoscenza.

Arrivammo dinanzi al modesto appartamento dei Tomlinson.

Fui costretto a bussare dato che Lou non si decideva a darmi le chiavi.

Per un attimo mi sentii un ragazzo responsabile, un bravo ragazzo. Poi guardai i miei tatuaggi, i miei pearcing e ricordai tutte le volte in cui avevo bevuto e fatto altro.

La bella bionda venne ad aprirci e ciò mi distrasse dai pensieri.

"Lou..." sussurrò.

"Piccola sta bene, ha solo bevuto" dissi.

"Era da tanto che non lo faceva.."affermò lei.

Poi si spostò e ci fece entrare.
POV'S HOPE.

Niall era andato via da molto, era rimasto con me fino a quando Lou non smaltì quasi del tutto l'alcool.

Era ormai mezzanotte passata e proprio non riuscivo a dormire.

Non avrei dovuto dire quelle cose a Lou, nonostante le colpe che mi aveva dato dopo l'accaduto, c'era sempre stato, anche quando gli chiesi di convincere i nostri genitori ad allontanarci da Liverpool. Aveva assecondato me, una stupida ragazzina di 17 anni,  a vivere a Londra.

Scesi piano dal letto e uscii lentamente dalla mia camera.

Aprii la porta della stanza di mio fratello e  vagai al buio per avvicinarmi al suo letto.

Appena lo trovai,scostai lievemente la sua spalla, ma purtroppo non voleva saperne di svegliarsi.

La mossi un po' più velocemente e i suoi occhi si aprirono.

" Hope stai bene?" sobbalzò.

Risi mentalmente.

"Sì.. ecco.. io mi chiedevo se potrei restare qui cioé..." dissi imbarazzata.

"Certo,vieni piccola" rispose sollevato.

Entrai nel suo letto e lo abbracciai.

"Scusa Lou.. io non volevo, sai che per me sei tutto" sussurrai.

"Ti voglio bene Hope" mi strinse a lui.

"Anche io Lou" risposi.

Mi addormentai tra le sue braccia, pensando ovviamente al Biondo, che mi aveva rubato il cuore.

Illusion || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora