*CAPITOLO 64*

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Due giorni.
Erano passati esattamente due giorni, ed io non avevo proferito parola.

Potreste dire : capita a tutti di perdere un bambino e dopo un po' si va avanti.
Ma per me, era esattamente diverso. Non ce la facevo più a sopportare questa vita di merda, certo c'è chi sta peggio, ma ero davvero stanca. Esausta.

Mi chiedevo perché capitasse tutto a me.
Niall dopo il suo pianto liberatorio, si era rimboccato le maniche, era rimasto sempre accanto a me.
A coccolarmi, darmi forza. In tutti e due giorni.
Ma io, mi sentivo così strana che non riuscivo a parlare con nessuno.

Era tutto un insieme di cose che avevo dovuto sopportare, e stavo diventando davvero più fragile.
Stavo crollando.

"Piccola, ti aiuto a prepararti così andiamo a casa" sorrise in modo forzato. E pensare che lui si era dovuto rimboccare le maniche da solo, si era dovuto dare forza, io non ero stata d' aiuto.

Ma.. mi sentivo così in colpa, un disastro.

Annuii alla sua risposta e mi alzai, ma un dolore forte mi fece quasi cadere.
"Hei hei, ci sono io. Attenta" disse Niall reggendomi per i fianchi.

Quando fui pronta, afferrai la sua mano e uscii fuori, dove ci aspettava Louis con la macchina.
"Eccovi" disse Louis e salimmo.
"Hope ce la fai? Stai bene?" chiese mio fratello, spronandomi a parlare. Ma non avevo voglia di fare nulla.

Però mi sarei ripresa, per me e per lui. Niall.

"Hope.. parla ti prego" supplicò Niall.
"Sono due giorni che non dici nulla" disse Lou, ma io infilai le cuffiette nel cellulare e mi girai verso il finestrino.

POV'S NIALL
Quando arrivammo a casa, lanciai uno sguardo d'intesa a Niall e portai Hope di sopra.
"Amore mio, mettiamoci sul letto" dissi e la portai sul letto.
Lei mi stava crollando, avevo paura che non ce l'avesse fatta, non stavolta.

Dovevo essere forte per me e lei. Dovevo salvarla. Sarebbe stata la mia piu grande vittoria.

Mi guardò con i suoi occhioni azzurri, così spenti.
"Sai piccola, anche se tu non vuoi parlare, lo farò io per te. Fin quando tu non deciderai di aprire quella bocca"  iniziai.
"Sarebbe stato bello vero? Avere un piccolo Horan o una piccola Hope gironzolare per casa.
Ma purtroppo piccola mia, non è stato possibile.
So che ti senti in colpa, ma non l'hai ucciso tu. Anche io mi sento in colpa sai?" dissi con gli occhi che pizzicavano, ma non avrei pianto.
Dovevo comportarmi da uomo.

"E sai Hope, vorrei che tu mi parlassi e mi dicessi quello che provi. Ora io ti dico tutto quello che sento e poi tu, okay?" chiesi retoricamente.
"Allora io provo tanta rabbia. Tanta tristezza, rancore. E spaccherei questo muro proprio ora. E andrei in un pub a bere tutto l'alcool possibile e fumare erba. Andrei lontano, senza salutare nessuno.
Ma qualcosa me lo impedisce. E quel qualcosa sei tu, perché sai piccola, mi sento di dover stare con te, a consolarti, consolarci a vicenda.
Perché diavolo, preferisco stare qui a guardarti, che bere 10 bicchieri di vodka.
Provo amore per te e questo è più forte di tutto e tutti" sorrisi soddifatto.

Mai nella mia vita ero stato così romantico.
"Andiamo Hope, visto come sono stato romantico?" Sorrisi e lei rise, una leggera risatina.
"I-io provo.. un senso di rabbia. E magari sto dicendo una sciocchezza, ma sai se non ci fossi tu, preferirei morire che vivere queste sofferenze" parlò lei, con voce rauca.
"Piccola mia" sussurrai.
La baciai in modo bisognoso.

"Tu vuoi fare la ragazza forte, stronza e strafottente. Forse è per questo che nessuno è pronto ad ascoltarti o aiutarti.
Ma sappi che io sono qui, per te e per salvarti" sussurrai e la abbracciai tenendola stretta a me.
L'avrei protetta sempre.

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BUONASERA :)
SIAMO ARRIVATA AL PENULTIMO CAPITOLO.
CE NE SARÀ UN ALTRO E POI L'EPILOGO.

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Mari e Anna. xx

Illusion || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora