Illusion || Niall Horan

*CAPITOLO 65*

*2 SETTIMANE DOPO*

POV'S NIALL
Erano passate due settimane e il tutto sembrava essersi calmato.
Io e Hope eravamo così uniti, non la lasciavo mai e.. la amavo così tanto.

Lei era abbastanza tranquilla, sorrideva e sembrava essere tornata quasi quella di una volta, ma io notavo quando fissava il vuoto, con lo sguardo perso e gli occhi lucidi. Nessuno lo notava, ma io sì. Infondo solo io l'amavo.

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<< ... l'avevano portata via da me. E non era giusto.
Adesso ero lì, in quel cimitero, mentre la portavano una volta per sempre lontano da me.
Era così bella, i capelli neri la pelle bianca come il latte.
Mi ero promesso di proteggerla sempre, ma non lo avevo fatto.
- No, non portatela via da me- urlai piangendo mentre cercavo di fermare tutto e alcune persone cercavano di calmarmi.
- No, no- gridai.
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POV'S HOPE
Fui svegliata da un urlo straziante.
Mi alzai di colpo e guardai il letto affianco, dove era rimasto a dormire Niall.
Aveva la fronte completamente sudata e si dimenava nel letto.
Mi alzai correndo e raggiunsi il letto.

"Niall! Niall!" Dissi mentre lo scuotevo.
Ad un tratto aprì gli occhi, mentre continuava ad agitarsi.
Erano di un azzurro così cupo in quel momento, quasi neri.
"É tutto okay amore" dissi cercardo di calmarlo.
Si rilassò un po' mentre ansimava lentamente.
"H-hope.." sussurrò.
Gli sorrisi, sembrava un bambino.
"Hei. Stai bene?" domandai.
"S-sì" balbettò.
"Niall... mi puoi raccontare" supplicai.
"Io... sì" affermò.
"Vai" sorrisi.

"Avevo 16 anni. Una sera in un bar incontrai una ragazza, occhi verdi, capelli neri, il suo nome era Ariel. Se ne stava in un angolino, indossava una felpa e un jeans stretto.
Ne fui subito invaghito e cominciai a parlarle.
Io ero un bravo ragazzo, senza pensieri e andavo addirittura bene a scuola. La mia vita era accettabile, se non per i miei genitori che si stavano separando.
Dopo pochi mesi ci fidanzammo. Hope, io la amavo. É strano innamorarsi così tanto a 16 anni, tutti dicevano che eravamo troppo giovani per conoscere il 'per sempre', ma loro non sapevano nulla di noi.
Cercavo solo di proteggerla e ci ero riuscito fin quando un giorno.." sospirò e io lo incitai a continuare.

"Un giorno, ci salutammo e lei andò a scuola. Io entravo più tardi e quindi mi avviai 15 minuti dopo.
Mentre camminavo tra i vicoletti di Londra, vidi una massa di persone accerchiate attorno a non so cosa. Erano allarmate e una signora chiamava l'ambulanza.
Il mio cuore fece un tonfo, avevo una brutta sensazione...
Corsi fino ad arrivare lì e quello che mi si presentò avanti fu orribile.. l'avevo persa per sempre.
Avevo perso proprio lei, che mi aveva fatto promettere di non lasciarla mai.." la sua voce si affievolì alla fine e i suoi occhi divennero lucidi insieme ai miei.

Lo abbracciai fortissimo, mentre cominciavo a baciarlo teneramente.
"Amore mio... non sai cosa mi fai" sorrise e ricambiai.
Mi diede alcuno baci sul collo e continuai a sorridere.
Mi tolse la maglietta lentamente e io feci lo stesso.

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Eravamo entrambi ansimanti sul letto. Lo guardavo, era così bello.
"Niall, non lasciarmi più, promettilo" dissi guardandolo.
"Mai Hope" affermò.
"Hope... un giorno ci riproveremo vero?" Disse sussurrando.
E so che si riferiva a fare un altro bimbo.
"Sì, un giorno. Noi avremo un futuro, incasinato ma bello" dissi con lo sguardo perso.
"Ci importerà sempre l'una dell'altro?" Chiese pensieroso.
"Mi importerá sempre di te. Mi importa di te adesso, mi importerá di te anche domani. Anche se mi farai stare male, anche se mi ferisci, anche se te ne vai dalla mia vita. Continuerá ad importarmi di te. Me n'é sempre importato e mi importerá sempre. Non si scorda di chi ci ha salvati" sussurrai baciandolo.
"Anche tu hai salvato me, hai tirato fuori la parte buona di me. E ti amo Hope, Dio se ti amo" disse.

THE END.

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RAGAZZUOLE NON UCCIDETECI.
COME VI SEMBRA?
OVVIAMENTE DEVO PUBBLICARE L'EPILOGO.

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Mari e Anna. xx