*CAPITOLO 63*

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POV'S HOPE
Non c'era niente che mi aveva fatta più felice di rivedere Niall.
Io non potevo stare senza lui ed ero felice che lo aveva capito.
Speravo solo che non fosse tornato solo per il bambino.

Erano passati 5 giorni e Niall si era praticamente traferito a casa mia, perché non stavo molto bene.
Ero spesso stanca, poi avevo continuato col vomito sino ad arrivare alla febbre alta di quella mattina.
"Piccola?" disse Niall, appena sveglio.
"Hei" dissi flebilmente.
"Come stai?"
"Uhm, diciamo" dissi.
Si calò per darmi un bacio e si tirò indietro.
"Hope ma tu hai la febbre" disse toccandomi la fronte bollente.
"Mh" gemetti solo.
Prese un termometro dal mobile accanto e me lo mise.
Il risultato era 38.5 di temperatura.
Alla grande.

Niall si mise accanto a me e comiciò a coccolarmi dolcemente.
"Niall togliti ti prenderai la febbre" dissi abbastanza preoccupata, ma ovviamente non volevo che si spostasse.
"Non dire stronzate" disse accarezzandomi i capelli.

"Sai Hope, sono così felice di avere questo piccolo. So di essere irresponsabile, immaturo, ed é anche abbastanza presto per avere un bambino, ma non so mi sento così felice e so che possiamo farcela" disse Niall e io sorrisi.
"Hope, promettimi solo che smetterai di fumare per te e lui" sussurrò.
"Io.. lo prometto. Non credo di esserne dipendente, ho fumato poche volte e bevuto. Ne sono così pentita.." dissi piano.
"Non preoccuparti amore, ora ci sono io" sussurrò lui.

"Niall... ti ecco.." sorrisi appena.
"Si?" domandò lui.
"Potresti spostarti? Devo andare al bagno" risi.
"Certo" rise e mi aiutò a scendere.

In bagno accadde una cosa inaspettata, non programmata. Sapete quando tutto sembra andare per il meglio e poi arriva quella piccola cosa che rovina tutto?
Bene, fu così.
Mi accorsi di perdere sangue, cosa che non doveva succedere dato che ero incita.

La paura prese il sopravvento. Il mio cuore batteva all'impazzata e non sapevo che fare.
Dovevo chiamare un medico, per lui.
Mi lavai e uscii silenziosamente dal bagno.

La testa iniziava a girare e non mi sentivo affatto bene.
Poi fu la volta delle piccole fitte alla pancia.
Arrivai in camera.
"Hope stai bene?" Chiese Niall.
"N-niall ..." dissi soltanto prima di svenire.

Mi svegliai pochi minuti dopo, sul divano di casa mia.
"Hope" disse mio fratello.
Una fitta fortissima alla pancia mi colpì e un mugolio di dolore lasciò la mia bocca.
"Hope dimmi che succede" disse Niall mettendosi le mani tra i capelli.
"L-la pancia f-fa tanto male" riuscì a dire.
Vidi uno sguardo di intesa fra Lou e Niall.

"Hope è meglio se andiamo in ospedale. Tranquilla va tutto bene" sorrise mio fratello mantendendo la calma, ma non andava affatto bene.

Il biondo mi sollevó dal divano e mi portò in macchina delicatamente.
"Lou guida, sto dietro con lei" istruì Niall e mio fratello si mise subito alla guida.

Le fitte alla pancia aumetavano sempre di più e non immaginate quanto facevano male.
"Tranquilla amore, va tutto bene, resisisti un altro po', so quanto sei forte" mi sussurrò Niall all'orecchio.

Dopo pochi minuti arrivammo in ospedale, dove ci accolse una donna bionda, di media statura.
"Buongiorno" disse velocemente.
Le spiegammo la situazione e mi chiese di seguirla.
"Mi dispiace signorina, ma può entrare solo una persona" disse.
E indicai velocemente Niall, dato che era il padre.

"Allora, sentiamo un po' il battito di questo piccolo, okay?" disse dolcemente e cercai di sorridere.
Mi girai verso Niall, era così emozionato e anche in quel momento riuscì a notare quanto fosse bello.

La dottoressa mi spalmò del gel sulla pancia e cominciò a muovere.
Strinsi la mano di Niall, aspettando di sentire il battito.

Che però non ci fu.

"M-mi.. dispiace" disse la dottoresse prima di uscire.

"No, nono ci deve essere stato un errore, lui é vivo" sorrisi accarezzando la pancia, mentre piccole lacrime scendevano sulle mie guance.
"Mi dispiace" ripeté la donna e uscii.
"No,no" ripetei urlando.
"Lui non é morto. É il mio bambino, noi siamo forti. Non può essere morto" urlai piangendo, sembrando una pazza isterica.

Il mio cuore stata sgretolando in mille pezzi. Ero stata io ad ucciderlo?
"Lui é qui dentro. Vero Niall? Io sono ancora incinta, giusto?" singhiozzai.

Poi guardai Niall. Che era impassibile, fissava il vuoto senza dire nulla.
"Ti prego, non lasciarmi sola anche tu, ho bisogno di te.." susurrai.
Lui mi strise la mano.

"Il nostro bambino.." sussurrò, prima di abbandornarsi in un pianto isterico.
E non c'era cosa peggiore, di essere così distrutti entrambi.
Ma non era la fine, ce l'avremmo fatta.

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Hi :)
Ho aggiornato presto
Che ve ne pare? Non uccideteci per averle fatto perdere il bambino. Doveva andare così.
LE COSE COMUNQUE SI SISTEMERANNO IN FRETTA.

VOLEVAMO ANNUNCIARVI CHE CI SARANNO ANCORA POCHI CAPITOLO E LA STORIA SARÁ FINITA.
Ah, eliminerò anche tutti gli avvisi in modo da rendere la storia più scorrevole a chi la inizia a leggere :)

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Mari e Anna. xx

Illusion || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora