*CAPITOLO 12*

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I raggi del sole entrarono dalla finestra,infastidendo i miei occhi azzurri.

Mi alzai,ma fui costretta a stendermi di nuovo per una fitta alla testa. Immediatamente ricordai gli avvenimenti della sera precedente,la litigata con Lou,il Koko,Niall,la vodka alla pesca e basta.

Un Louis appena sveglio apparve dalla porta della mia camera.

"Buongiorno Hope"

"Ciao" risposi fredda. Ero una persona con un carattere estremamente pesante e a volte addirittura noioso,perdonavo difficilmente e mi comportavo spesso da vera stronza.

"Senti Hope,mi dispiace per ieri..."

Lo bloccai. La testa mi faceva abbastanza male e la sua ramanzina del cazzo non mi era di certo d'aiuto.

"Louis,lascia stare."

"No Hope,fammi parlare cazzo"

Portai una mano alla testa.

"Vado a prenderti un'aspirina" disse sbuffando.

Da persona pesante quale sono,mi accorsi della sua scocciatura.

"Lascia stare e vattene per cortesia"

Mi alzai,ignorando il dolore alla testa e cercai di andare verso il bagno,ma Louis mi chiamò ancora una volta.

Lo ignorai e mi diressi in bagno. La doccia calda,sembrò calmare per un attimo i nervi.

Andai in camera,misi l'intimo e indossai un jeans chiaro stretto e una felpa di Louis,infilai le vans e scesi di sotto.

Vidi Harry e Louis che parlavano fra loro,appena mi videro zittirono,ed ebbi l'impressione che volessero nascondermi qualcosa.

"Hei Hope". Harry mi salutò e gli lasciai un bacio sulla guancia,lo consideravo come un secondo fratello,ormai.

"Hope,senti..."

Di nuovo quel rompi palle di mio fratello..

"Louis basta,ho capito cosa pensi di me,ovvero credi che io sia una puttana,e tutto risolto. Ora vado,ciao." Dissi fredda.

Lui mi fermò,bloccandomi il braccio,e io impallidì. Sapeva quanto ero ancora terrorizzata da quel gesto.

Lo fulminai con lo sguardo e uscii prendendo il mio Iphone bianco sul mobile.

Era una giornata nuvolosa come le altre.

Nonostante fosse Domenica,la città ero poco popolata. Decisi di andare da Starbucks. Arrivata ordinai una cioccalata calda da portare,che impiegò pochi minuti ad arrivare.

Sorseggiando il liquido,mi diressi verso Central Park,il telefono mi squillò e nel prenderlo caddi,facendo un disastro. Ero estremamente maldestra e poco delicata. Nonostante tutto,a terra aprii il messaggio,era quel fottuto biondo

*Girati... xx N.*

Okay,avrei ucciso Niall. La mia povera cioccalata era a terra,mi alzai e vidi il Biondo in tutto il suo splendore venire verso di me ridendo come un forsennato.
"Hei bella" un Niall solare come non lo avevo mai visto,venne verso di me.

"Sei un rompi palle lo sai?"

Sorrisi. Quel ragazzo era capace di farmi arrabbiare con la stessa capacità che aveva di strapparmi un sorriso. Il nostro rapporto stava decisamente migliorando.

"Dai ti porto da Starbucks a prendere un'altra cioccolata"

"Me lo devi Nello"

Ci incamminammo.

"Niall,senti mi racconti un po' di cosa é successo ieri sera?" gli chiesi imbarazzata.

"Beh... siamo andati al Koko é andato tutto bene finquando tu non hai deciso di ubriacarti e di fare la bad girl"

Scoppai a ridere.

"Poi?" Lo incitai a continuare.

"Beh,poi abbiamo giocato ad obbligo o verità. E tu hai scelto obbligo,ed ehm... la ragazza ti ha detto di scopare con me.."

Arrossii immediatamente.

"... poi siamo andati di sopra e tu volevi per forza scoparmi,cioè ho capito che sono attraente ma,mia piccola Hope,non voglio che tu sia ubriaca,quindi ti ho portata a casa. Ah,hai anche vomitato,ma dettagli"

Rimasi scioccata,ero rossa in viso e mi sentivo accaldatissima...

"Ero ubriaca Horan,non farti strane idee"

"Gli ubriachi dicono sempre la veritá,mia piccola Hope".

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UN BACIO.

Mari e Anna.

Illusion || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora