Any last words? {Bakugou KatsukixReader} TRADUZIONE

#38

Bakugous POV:

Il vento gli scompigliava i capelli mentre si appoggiava alla ringhiera del balcone.

Era così da un po' ormai, in piedi fuori, perso nei suoi pensieri.

L'addestramento provvisorio di oggi era stato eccezionalmente noioso. E tutto ciò a cui era stato in grado di pensare era il fatto che mentre era stato seduto a una lezione noiosa, tu ti fossi incontrata con l'eroe numero due.

Odiava quanto fosse indietro rispetto al resto dei suoi compagni di classe. Il fatto che tu fossi riuscita a ottenere una licenza provvisoria e uno stage nell'arco di un paio di giorni, non poteva fare a meno che della gelosia nascesse in lui.

Non nutriva rancore verso di te, in realtà sperava che questa esperienza ti avrebbe aperto gli occhi sul potenziale che hai nelle mani per diventare un eroe. Anche se c’era qualosa all’interno di quella faccenda che non gli sembrava giusto.

La rabbia che stava provando in quel momento era riservata a sé stesso. C'erano così tanti casi in cui avrebbe potuto agire diversamente durante l'esame; erano cose che avrebbero potuto impedirgli di fallire così miseramente.

A quel punto un suono di passi lo distolse dai suoi pensieri, guardando in alto ti guardò mentre entravi dall'apertura del balcone.

Ti strofinasti le braccia mentre un'altra raffica di vento sollevava l'aria. “Pensavo che a quest'ora ti fossi già addormentato, non vai a letto tipo alle otto?”

Lui si fece avanti, “”Com'è andata la riunione?”

“È andato tutto bene, lo stage non sarà niente di complicato. Come già sapevamo, vuole solo lavorare alla mia apparizione pubblica, ha detto che mi porterà con sé anche in pattuglia alcune sere.”

Quelle ragioni per cui ti avevano chiamato a fare il tirocinio lo rendevano ancora un po' confuso. “E ti fidi di quel pennuto? Non ha molto senso per me, perché dovrebbe essere così preoccupato per l'opinione pubblica di una ragazza del liceo…”

Hai sospirato, “Non lo so. Però so che non posso lasciarmi sfuggire questa opportunità.”

“È davvero un’opportunità così importante? Da quando ti importa di cosa la società pensa nei tuoi confronti?”

I tuoi occhi si sono socchiusi e lui poteva dire che le sue parole stavano iniziando a farti incazzare leggermente. “Vale molto, va bene? Puoi solo provare a essere un po' più di supporto qui? Non lo farei se non fosse qualcosa che ritengo importante.”

“Sto solo cercando di dire-“

“So cosa stai cercando di dire.” Ti sei avvicinata di un passo a lui e hai guardato in basso: “Hai ragione. Non dovrebbe importarmi cosa pensa la gente, ma è difficile. Se mai dovessi vivere una vita normale, non posso avere persone che mi guardano costantemente con la paura nei loro occhi, devono rendersi conto tutti quanti che sono umana quanto il resto di loro. E che se continuano a trattare le persone in questo modo solo perché hanno paura, la società sarà invasa dai villain che loro hanno contribuito a creare.”

Ti ha fissata, “Dannazione.”

La tua risata mentre lo guardavi gli mandò calore attraverso il corpo. “Non ci sto provando perché voglio un risultato immediato, sto solo cercando di spiegarti che ho la possibilità di fare un cambiamento qui. Devo sfruttare questa occasione.”

“Sì, immagino che tu abbia ragione.”

Hai annuito, “Possiamo tornare dentro ora? Non vedo come tu possa essere stato qui fuori per tutto questo tempo, in canottiera.”

Lui abbassò lo sguardo sui vestiti che indossava, “Non fa poi così freddo.”

“Ok, non tutti noi abbiamo delle unicità che ci tengono più al caldo degli altri.”