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Afferrando entrambi i lati della faccia dell'uomo, gli hai sbattuto la nuca contro il muro del vicolo.

Il coltello che aveva tirato fuori dalla tasca cadde rumorosamente a terra mentre guardavi i suoi occhi roteare all'indietro.

Parlasti senza fiato: “Ed è per questo che non dobbiamo mettere le mani sugli altri quando sono a malapena coscienti.”

A quel punto l’hai lasciato andare e il suo corpo è crollato a terra.

Rispolverandoti le mani ti sei chinata e hai accostato l'orecchio al viso dell'uomo che respirava ancora, per fortuna i media avevano già espresso opinioni contrastanti, non serviva un omicidio per attirare l'attenzione su di te.

Queste ultime notti erano trascorse in un modo relativamente simile.

Stavi esplorando diversi stabilimenti dove pensavi di trovare alleati della Leauge, ma il più delle volte eri entrata in contatto con qualche feccia o criminale malavitoso.

Sebbene non ci fossero stati molti villain di spicco che avevi catturato, il nuovo vigilante in città si era fatto un nome. Quasi ogni mattina quando ti svegliavi, c'era una storia sulla tua recente "vittima".

Alcune persone sostenevano che quello che stavi facendo era sbagliato e illegale, altre persone sostenevano che la società aveva bisogno di molte più persone come te.

Ad ogni modo, non ti importava davvero di cosa pensasse la gente, non lo facevi necessariamente per ricevere qualche elogio. Semmai, l'attenzione dei media era diventata una seccatura. Non avevi bisogno di eroi o forze dell'ordine che si intromettessero con il tuo obiettivo.

La ricerca del nascondiglio della Lega aveva portato a un grosso mucchio di niente: sembrava che fossero riusciti a nascondersi bene, e che tutti i loro alleati si muovessero nell'ombra.

“Ugh.” Il tuo naso aveva cominciato a prudere come un matto, ma con la maschera che indossavi era impossibile raggiungerlo senza toglierla.

Era una parte necessaria del tuo costume. E poi, eri già stata ripresa inconsapevolmente da una o due telecamere di sicurezza in città. Fortunatamente le immagini erano sempre sfocate e il costume si confondeva con l’oscurità.

Se dovevi indovinare, probabilmente ora erano circa le quattro del mattino, il che significava che dovevi tornare alla UA prima che la pattuglia diventasse più pesante lungo le strade.

Hawks aveva anche detto che voi due dovevate incontrarvi quella mattina per prepararvi per un colloquio che aveva organizzato per te. E non era qualcosa che aspettavi con impazienza.

Con un sospiro, sei saltata tra i muri del vicolo fino ad atterrare sul tetto dell'edificio e hai iniziato a tornare verso la scuola.

Bakugou pov:

Era rimasto letto, aspettando il suono della sua porta che si apriva per segnalare il tuo arrivo.

Era la quinta volta in questa settimana che uscivi per la pattuglia, e ciò iniziava a farlo incazzare.

Era ovvio che tu credevi che non sapesse delle tue uscite notturne, il che era ridicolo considerando che si svegliava quasi ogni volta che ti muovevi.

Sapeva che anche il professor Aizawa non era contento del fatto che tu andassi di pattuglia con Hawks così spesso, specialmente con quel nuovo vigilante in giro. Era solo una persona codarda a cui era capitato di farsi un nome picchiando piccoli criminali, ma lo spaventava ancora un po' averti là fuori con lui in giro.

Anche sotto la protezione dell'eroe numero due, le cose per te non erano di certo sempre sicure.

E sebbene cercasse di reprimere quei sentimenti, era ancora invidioso del fatto che tu fossi là fuori, ad allenarti con un eroe mentre lui era costretto a restare lì.

Any last words? {Bakugou KatsukixReader} TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora