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Bakugou pov:

Erano passate molte ore da quando lui era arrivato all'ospedale, la luce pomeridiana aveva cominciato a brillare attraverso la piccola finestra sulla parete all'estrema destra della stanza in cui eri stata messa.

Nulla era cambiato nulla, non avevi fatto nemmeno un minimo movimento. Ogni volta che un'infermiera entrava nella stanza, diceva sempre la stessa cosa, che tu eri in buone condizioni fisiche e che non c’era nulla che potessero fare se non aspettare.

All Might aveva intuito che ti saresti risvegliata solo una volta che il suo sangue fosse uscito dal tuo sistema, ma nessuno sapeva quanto tempo ci sarebbe voluto, e nessuno sapeva cosa ti sarebbe successo durante quel tempo.

A quel punto ha avvicinato la sedia più al tuo letto, il materiale graffiante che si strofinava contro di lui ogni volta che si muoveva gli diede fastidio.

Hawks se n'era andato da un po' ormai, sostenendo che c'erano degli affari di cui doveva occuparsi.

Tutto lo staff della UA era impegnato a gestire la perdita di un insegnante e l'arresto del preside, il aveva fatto si che tu fossi lasciata qui senza un adulto che parlasse per te.

Bakugou era preoccupato per quello che sarebbe successo una volta che ti fossi svegliata. Senza il professor Aizawa, non c'era nessuno che tenesse la tua tutela. Tecnicamente, eri sotto la protezione dell'UA, ma ora che la scuola era chiusa non si poteva dire dove saresti andata.

Hawks poteva pur aver affermato di avere una parvenza di tutela su di te, ma non c'era modo che quella scusa potesse reggere.

Anche se fosse stato così, quel tizio non era degno di fiducia.

Ieri sera, non aveva avuto la possibilità di interrogarlo prima che tutto andasse per il peggio e oggi, se n'era andato prima che Bakugou potesse chiedergli qualcosa.

Quello che ti sarebbe successo non era l'unica cosa di cui era preoccupato. Ora che All For One era libero, non si poteva dire a chi sarebbe andato a cercare, o cosa avrebbe fatto.

Il villain era stato prigioniero per un bel po' di tempo, probabilmente adesso stava cercando di fare scorda di nuove unicità per poter portare a termine i suoi piani con la lega.

Nel giro di pochi giorni, tutto era cambiato, e lui sapeva che non sareste tornati alla normalità molto presto.

Bakugou si mise la testa nelle mani e cercò di spingere via i sentimenti che stavano tentando di salire dentro di lui. La tristezza, la rabbia, il senso di colpa schiacciante…

Voleva se ne andassero.

Ma a quel punto improvvisamente, la porta della stanza si aprì e lui alzò la testa, aspettandosi di vedere un'altra infermiera. Ma invece il suo sguardo incontrò quello di sua madre, e sembrava essere anche piuttosto incazzata.

“Ho ricevuto una chiamata alle otto del mattino che diceva che le lezioni erano state annullate fino a nuovo avviso e che dovevo venire a prendere mio figlio a scuola, ma quando sono arrivata lì, mi dicono che tu non ci sei nemmeno! Che, tra tutti i posti, sei all'ospedale! Ho pensato che ti potessi essere ferito a causa del temporale di ieri sera! Sono stata in piedi per ore e non ho potuto mangiare né fare una doccia! Perché diavolo non mi hai chiamata?!”

Con tutto quello che era successo nelle quarantotto ore precedenti, questa era proprio l'ultima cosa di cui lui aveva bisogno. “Perché non stai zitta e dai un'occhiata alla stanza prima di urlarmi contro, vecchia strega!”

Lei inspirò bruscamente come per rimproverarlo ancora una volta, ma a quel punto i suoi occhi si posarono sulla ragazza sdraiata nel letto davanti a lui, e il riconoscimento si posò sui suoi lineamenti. “Questa ragazza è quella di quella notte, la ragazza che hai aiutato a fuggire dai villain. È quella di cui mi hai parlato al telefono?”

Any last words? {Bakugou KatsukixReader} TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora