Any last words? {Bakugou KatsukixReader} TRADUZIONE

#40

(Una settimana dopo)

Quella notte c'era stata un altro fallimento.

Sei tornata tranquillamente nella tua stanza del dormitorio e hai nascosto il tuo costume in uno dei tuoi cassetti.

Questa era stata la quinta notte che uscivi dal campus per pattugliare la città, eppure ti trovavi ancora senza una pista.

L’attività dei villain era stata stranamente bassa.

Speravi di trovare un villain che potesse potenzialmente trasformarsi nella giusta direzione verso la lega, ma tutto ciò con cui sei riuscita a entrare in contatto è stato un semplice scippatore.

Neanche Hawks si era fatto avanti con nuove informazioni, sostenendo che la sua perlustrazione era stata altrettanto sfortunata quanto tua.

Sospirasti e indossasti dei vestiti comodi. Se fossi stata fortunata, forse ce l’avresti fatta a dormire una o due ore prima dell’inizio della giornata.

Dopo essere tornata nella camera di Bakugou, sei andata verso il letto e ti sei infilata sotto le coperte.

A quel punto hai sentito il materasso spostarsi mentre lui si girava verso di te.

““”è successo qualcosa di interessante stanotte?” La sua voce era graffiante e si capiva che era ancora mezzo addormentato.

“Non proprio, è stata solo una normale pattuglia.”

“Tsk, che noia. Pensavo che perlustrare la città con l'eroe numero due ti avrebbe portata ad almeno una resa dei conti dei villain.”

Hai riso e hai avvolto le tue braccia intorno a lui.

“Le tue mani sono fredde.” Ha brontolato.

“Smettila di parlare e dormi.”

Ha fatto un verso di disapprovazione, ma non ha fatto alcuno sforzo muoversi da quella posizione.

….

Bakugou pov:

era stato svegliato all’improvviso, da qualcosa che lo ha colpito in faccia.

“Che diavolo?!” si alzò di scatto a sedere e si strofinò gli occhi per via della troppa luce. A quel punto ti vide in piedi sopra di lui con cuscino in mano.

“Alzati, ci dobbiamo allenare.” Dicesti, per poi ributtare il cuscino sul letto.

“Oh, la pagherai per questo.”

“Sei fortunato che io abbia scelto il cuscino e non una brocca d'acqua, dai alzati che oggi c’è il tuo esame per la licenza provvisoria, devi essere pronto.”

“Sono già pronto dannazione, non ho avevo bisogno di essere svegliato per un allenamento che non mi serve.” Disse, spingendo via le coperte e alzandosi.

A quel punto tu hai iniziato a camminare verso la porta e ti sei guardata indietro con uno sguardo di sfida che brillava nei tuoi occhi. “Ma dai, dillo che hai solo paura che ti prenda a calci in culo di nuovo, vero?”

Lui ti fissò: “Ci vediamo fuori.  Preparati solo a continuare con tutte le tue chiacchiere aggiungendoci anche i fatti.”

“Oh, lo sai che lo faccio sempre.”

Dopo che sei uscita dalla stanza, lui ha indossato la sua tenuta da allenamento e si spruzzato un po’ d’acqua sul viso.

Questo allenamento era in realtà qualcosa per cui valeva la pena di essere sveglio, era passato toppo tempo dall'ultima volta che aveva avuto un compagno di allenamento che avrebbe effettivamente rappresentato una sfida per lui. Certo, avrebbe voluto già chiedertelo un paio di volte, ma dopo gli eventi recenti e il modo in cui avevi reagito a un certo contatto fisico; non aveva voluto metterti in una situazione di combattimento che potenzialmente ti avrebbe messa a disagio.