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Festeggiamo in un locale la prima vittoria di mio fratello.  Bevo il terzo bicchiere di champagne che mi passa davanti agl'occhi e mi siedo su uno dei divanetti del privè in cui siamo. Guardo gli altri divertirsi ma io ho già fatto troppo quindi mi alzo  mi dirigo verso la porta d'uscita per avviarmi all'hotel.

"Ana" mi giro verso la direzione in cui ho sentito la voce che chiamava il mio nome, una voce difficile da non riconoscere.

"già vai via?" mi chiede avvicinandosi

"sono stanca Lando, torna a divertirti insieme alla bionda con quelle gambe chilometriche e lasciami tornare in hotel" faccio un sospiro per poi avviarmi verso la macchina che mi ha accompagnato precedentemente alla serata.

"ti accompagno io"

"non serve, ho la mia macchina pronta a riportarmi in hotel" "non preoccuparti per me" salgo in macchina e scoppio in lacrime, fortunatamente i vetri sono oscurati.

Non so cosa mi abbia fatto avere questa reazione, sarà l'alcol o che ne so io ma sono una tipa abbastanza chiusa e selettiva, non mi apro facilmente con le persone e non ho molta fiducia nell'essere umano ma Lando mi butta giù tutte le barriere che ho costruito negli anni e questa cosa non mi piace affatto, lui è in grado di farmi sorridere, è in grado di farmi parlare delle mie emozioni e riesce ad avvicinarsi seppur io glielo impedisca. Forse mi ha dato fastidio che lui si fosse avvicinato ad un'altra ragazza ma mi sono promessa di mantenere un atteggiamento professionale.

Spengo la sveglia del cellulare e mi alzo dal letto che tra poco lascerò, preparo le ultime cose da mettere in valigia e mi dirigo verso il bagno per prepararmi e scendere nella hall per aspettare i ragazzi e fare colazione insieme. Mi chiudo la porta della camera d'Hotel alle spalle e anche se con un po' di fatica per la valigia pesante riesco a raggiungere la hall dove ad aspettarmi trovo solo Max che non era presente ai festeggiamenti di ieri.

"Buongiorno Max"

"Buongiorno Ana, avete festeggiato ieri sera?"

"si, ma io sono andata via prima. Tu come mai non sei venuto?" chiedo perché ho notato la sua assenza.

"non avevo voglia di festeggiare e poi avevo delle cose da fare" misterioso il ragazzo.

Pensandoci bene io non mi sono mai fermata a parlare con Max neanche per le interviste post-gara. Max mi da l'impressione di un ragazzo abbastanza riservato nel suo privato e molto selettivo, come pilota invece lo vedo molto competitivo e affamato di vittoria. Ogni volta che lo guardo dal quel casco i suoi occhi blu diventano rosso fuoco, ha voglia di vincere e farsi sentire. Ogni volta che gareggia fa sentire la presenza al pilota che ha davanti mettendolo sotto pressione per farlo cedere.

"non mi sono mai fermato a parlare con te Anastasia, seppur ci conosciamo da quando io e tuo fratello gareggiavamo nei Kart" ricordo quei momento con un po' di nostalgia.

"vero, la nostra conoscenza si è fermata solo ad un semplicissimo saluto" gli sorrido

"buongiorno bella gente" varca la hall Daniel con il suo spirito positivo insieme al resto del gruppo, io cerco il suo sguardo ma non lo trovo, lui non c'è.

"siamo tutti?" chiedo, perché Lando non è con loro?

"si, Lando è partito ieri sera. E' uscito dal locale prima di noi e stamattina ci ha mandato un messaggio per avvisarci che era andato via ieri"

"capito, andiamo a mangiare che sto morendo di fame" ci avviamo tutti verso la sala dov'è servita la colazione. Non ho voluto approfondire la questione.

"Bentornati ragazzi" dice mamma appena varchiamo la porta di casa. La saluto con un caloroso abbraccio e poi vado dritta in camera. Appena mi butto sul letto arriva una notifica sul mio cellulare.

maxverstappen1 ha iniziato a seguirti

rimango senza parole, per due parole scambiate alla hall, ricambio il segui.

Butto il cellulare sul letto e mi fiondo in doccia per poi prepararmi e incontrare le mie due più care amiche. Non sanno nulla riguardo Lando perché in fin dei conti non credo che ci sia molto da sapere, non sanno nulla del segui di Max e della chiacchierata nella Hall. Max mi piacerebbe conoscerlo un po' di più è un tipo molto misterioso e poco espansivo, mi piace.

E' ora di cena, sono da sola a casa perché sono usciti tutti per mangiare fuori ma io questa volta volevo un po' di tempo da sola.

Bussa il campanello ma non so chi possa essere, non avevo in programma di avere ospiti soprattutto per come sono conciata ora, un pantalone di tuta 2 taglie più grandi, una maglietta stropicciata e una coda spettinata. Vado ad aprire dopo la seconda volta che bussano.

"sushi?" mi trovo davanti la porta un Daniel Ricciardo e un Pierre Gasly con due mega buste piene di sushi.

"cosa ci fate qui?" li faccio entrare e chiudo la porta d'ingresso

"Charles mi ha detto che non volevi andare a cena così ho rimediato" risponde Pierre. Io e lui ci conosciamo da tanto tempo ormai, l'ho sempre considerato un grande amico quasi il migliore tra tutti quelli che ho.

"non mi sono passati inosservati gli sguardi che vi lanciate tu e Lando quando siete insieme" comincia Daniel, no ti prego. Speravo di distrarmi con la loro compagnia.

"che sguardi?" Neghiamo tutto.

"quelli che vi lanciate furtivamente quando siete nello stesso luogo" ribatte per difendere le sue parole

"anche io li ho notati Ana" comincia Pierre

"ragazzi non c'è nulla" dico decisa e pronta per difendermi

"lui parla di te" ricarica la dose Daniel addentando un roll, sono curiosa ma non posso fare domande aspetto che parli lui.

"io e Pierre abbiamo notato che quella sera al locale appena tu sei uscita lui ti ha seguito subito dopo nonostante il divertimento ce l'avesse"

"e allora?"

"dopo che tu sei andata via lui non è nemmeno entrato per salutarci, dalle vetrate si vedeva che era nervoso ha chiamato la macchina e se ne andato" dice Pierre seriamente

"tu l'hai sentito?" domanda il ragazzo dagli occhi marroni e dal sorriso smagliante.

"no, non l'ho più visto dalla sera in cui me ne sono andata" inzuppo il roll nella salsa di soia e lo mangio.

"a volte non lo capisco, mi ignora del tutto poi però gli interessa dove vado, cosa faccio e con chi passo il mio tempo"

"non ho intenzione di aspettarlo per poi avere una delusione" continuo.

"magari potete anche dirglielo, voglio provare a conoscere Max. Sembra un tipo abbastanza convinto di ciò che vuole" guardo negli occhi entrambi. Rimangono spiazzati dalla mia affermazione.

"possiamo scegliere il film ora?" mi volto verso la televisione e così fanno anche i due piloti seduti al mio fianco, Pierre prende il telecomando e cerca di trovare un film decente.

Quella maledetta garaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora