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Lando's pov

Mi sveglio con il sorriso sulle labbra. Ieri io e Ana dopo aver fatto la spesa abbiamo cucinato qualcosa da mangiare, o meglio, lei ha cucinato qualcosa da mangiare. Ha fatto la pasta con il ragù, gliel'ha insegnato sua nonna materna e devo dire che era squisito.

Mi giro verso la parte opposta del letto ma è vuoto così mi alzo a sedere mi guardo intorno ma lei non c'è, noto che però anche se mi aveva rimproverato del disordine della mia camera non ha messo apposto le cose sparse a terra e questa cosa mi fa piacere, non vuole cambiare le mie abitudini. Mi dirigo verso la cucina dove proviene un buon profumo e la trovo intenta a ballare tra i fornelli con la t-shirt del team che le arriva pelo pelo sul sedere, prende il latte dal frigo e poi un bicchiere cilindrico di vetro. Io la osservo appoggiandomi con i gomiti sul ripiano dell'isola di marmo. Analizzo ogni suo movimento, come se fossi incantato da ciò che fa e se perdessi un istante sarebbe tutto perso. Mi nota poiché si gira per prendere le arance dal cesto presente sull'isola.

Si ferma, viene verso di me.

"Buongiorno" dico io girandomi con lo sgabello in pelle verso di lei

"mmmh Buongiorno" mi guarda per un istante per poi continuare con quello che stava facendo

"nono" faccio segno anche con l'indice

"cosa?" sorride

"non credi di aver dimenticato qualcosa?" guarda la cucina con la nostra colazione

"no" ha quell'espressione interrogativa sul viso

"non sto parlando della colazione" poi sorride, mi ha capito. Si avvicina verso di me con passo lento e controllato, si mette in mezzo alle mie gambe appoggiando le mani sulle mie cosce per poi avvicinarsi alle mie labbra e prima di unirle mi dice

"mi farai impazzire Lando Norris" poi mi bacia. Io ricambio scendendo dallo sgabello e permettendole di cingere le gambe intorno alla mia vita.

2 ore dopo...

"dai Lando ancora uno e ci siamo" mi continua a dire il mio coach, ma oggi non ci sono con la testa, sono completamente tra le nuvole

"oggi no" dico io sinceramente, affannando e asciugandomi il sudore con l'asciugamano

"me ne sono accorto, ma hai continuato e non ti sei arreso. Cosa ti succede?"

"nulla" dico sorridendo

"Lando, non mentirmi" sbuffo

"ho una ragazza" e la sua faccia sorpresa mi fa scoppiare a ridere

"non è ancora ufficiale, non voglio affrettare le cose e magari rovinare tutto"

"chi è? la sorella di Leclerc?" alza e abbassa le sopracciglia

"si, come fai?"lo guardo sbalordito.

" a saperlo?" continua lui la frase per me e io annuisco

"ho visto i tuoi occhi ogni volta che la guardavi stare con Verstappen" mi basta come risposta anche se lui non sa che la loro relazione era una farsa.

Torna a casa pronto per fare una doccia e guardare un film con Ana. Entro in casa e tutto tace, la luce in cucina è spenta.

"Ana" la chiamo ma non risponde nessuno

"Ana" continuo a chiamarla girando per casa

Entro nella mia camera e trovo un bigliettino appoggiato sul letto, lo prendo e lo leggo.

'lo so che sei esausto e magari non hai voglia, ma ho una sorpresa per te. Preparati, metti anche una semplice tuta e raggiungimi in giardino' sorrido spontaneamente, chissà cosa avrà in mente ora.

Anastasia's pov

E' appena uscito e devo preparare una sorpresa per lui. Ho tempo, lui starà tutta la giornata fuori e tornerà per cena.

Esco anche io per cercare un regalo che gli piaccia, qualcosa che non ha il che rende tutto alquanto complicato.

Giro tra i negozi di Londra, guardo le vetrine ma non c'è nulla che mi ispira o nulla che mi faccia pensare subito a lui, poi lo vedo.

E' un ciondolo a forma di pezzo di puzzle. Ho pensato a lui e quindi entro nel negozio pronta per prendere il ciondolo.

Torno a casa per docciarmi e mettere qualcosa di comodo. Voglio che questa serata sia davvero perfetta. Voglio preparare una serata cinema all'aperto. Lui ha un giardino molto grande e mi piacerebbe organizzare qualcosa lì. Ha un proiettore che posso utilizzare per proiettare il film.

Inforno l'ultima teglia di biscotti e preparo le fragole con il cioccolato.

3 ore dopo

Tutto è pronto, perfetto.

In giardino il clima è fresco, ma con il plaid si sta molto bene.

Sento la porta d'entrata aprirsi e ho la conferma che Lando sia tornato dopo aver sentito la sua auto entrare nel cancello. Sento che mi chiama ma so bene che ancora deve trovare il bigliettino sul letto.

40 minuti dopo

Sento i suoi passa farsi sempre più vicini e la mia agitazione aumenta. Se non gli piace? Se lo ritenesse troppo sdolcinato?

Basta pensare Anastatsia.

Poi lo vedo. Tutte le mie paure e ansie svaniscono appena mi sorride e mi guarda con i suoi occhi chiari. Si avvicina per darmi un bacio

"ciao" dice sottovoce sorridendomi 

"ciao" rispondo di rimando

"cos'hai combinato questa volta?"

"guardalo tu stesso" mi tolgo davanti ai suoi occhi per fargli vedere cosa ho preparato per la nostra serata. Mi guarda e mi sorride. In questo momento capisco cosa provo veramente per questo ragazzo dai capelli ricci, con gli occhi chiari e io sorriso.

"ana sai che non dovevi" ci sediamo pronti per guardare il film

"io volevo"

"tieni, questo è tuo" gli porgo la scatolina al cui interno è riposto il ciondolo.

"anche?" mi guarda

"si, voglio farmi perdonare per quello che ti ho fatto passare" dico sinceramente.

"non devi farti perdonare proprio nulla"

"apri il mio regalo, Lando" lo incito

Lo apre.

"allora, ti piace?" non risponde, ma continua a guardare il ciondolo

"ti ho preso questo ciondolo a forma di puzzle perché appena l'ho visto ho pensato a te. Il puzzle è formato di tanti pezzi e questo è il primo a cui tu puoi collegare tutti gli altri. Attorno a questo pezzo di puzzle costruisci la tua carriera che spero sia sempre brillante e pieno di vittorie, perché te lo meriti. Costruisci la tua vita, magari ci sono anche io ma questo passa in secondo piano. Questo ciondolo appartiene a te e hai il compito di attaccare gli altri pezzi del puzzle."

Alza finalmente lo sguardo dalla scatolina rossa.

"Ana tu sei speciale" mi bacia.

Mi stacco dal bacio pronta per far partire il film che ho scelto per noi e sono sicura che a lui piaccia.

"ti ringrazio per ciò che hai fatto. Per un momento ho temuto che tu avessi lasciato la casa non trovandoti all'interno e non udendo nessuna risposta quando ti chiamavo"

"no vado da nessuna parte Lando" lo tranquillizzo. Lui è un po' come i bambini. Ha bisogno di sicurezza e protezione.


spazio autrice

ciao a tutti*. Sto aggiornando più spesso perché ho quasi finito con la stesura della storia. Penso che debba scrivere solo l'ultimo capitolo e poi la storia sarà completata. 

xoxo.

Quella maledetta garaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora