-I RISULTATI DELLE GARE DA ORA FINO ALLA FINE DELLA STORIA SARNNO INVENTATI-
Domani giorno gara. I piloti correranno a Baku, Azerbaijan. Esco dalla stanza della mia camera d'hotel per raggiungere gli altri a cena. Indosso soltanto una tuta e ho legato i capelli in una coda spettinata, saremo in un area privata quindi non mi preoccupo di eventuali giornalisti.
Max e io ci stiamo frequentando, è sempre molto presente, non fisicamente, ma mi chiama ogni volta che ha del tempo libero. Quando abbiamo iniziato a frequentarci mi ha subito detto non poter essere sempre presente fisicamente e questo io lo capisco, l'esempio è mio fratello.
'vieni in camera mia che scendiamo insieme' leggo il messaggio di Verstappen. Non ho detto ancora nulla a nessuno dei piloti né a qualcuno della mia famiglia, stiamo ancora mantenendo la frequentazione per noi. Non mancano le domande, soprattutto da Daniel, Pierre e Charles che hanno notato la notevole vicinanza al pilota olandese.
"ciao" mi sorride dopo aver aperto la porta, si avvicina al mio viso e mi lascia un bacio a stampo sulle labbra.
"ciao, scendiamo che gli altri ci stanno aspettando. Charles mi ha intasato il cellulare di messaggio" tira la porta della camera verso di lui e ci avviamo verso il corridoio per poi raggiungere la sala.
Mi siedo vicino a mio fratello, Max è di fronte a me e di fianco ha Lando e Carlos.
"siete scesi insieme, non me la racconti giusta" mi bisbiglia all'orecchio Charles.
"ci siamo incontrati mentre stavo per raggiungervi, nulla di più" faccio spallucce e scrivo un messaggio a Max.
'Charles sospetta qualcosa' alza lo sguardo dal cellulare e io lo guardo. Mi arriva un suo messaggio.
'aspetta' non capisco cosa voglia dire e lo guardo con un'espressione interrogativa sul volto.
"ragazzi devo dire una cosa a tutti voi" comincia lui, ho capito e ho un po' paura di come la situazione vada avanti.
"vai via dalla redbull ?" domanda Daniel e tutti scoppiamo in una risata.
"io e Ana ci stiamo frequentando, domani sarà con me ai box dopo aver finito con la diretta"
"lo sapevo, adesso datemi i soldi che ho vinto per la scommessa" dice Charles. Guardo Lando, e ha lo sguardo basso, non ha parlato da quando io e Max siamo scesi insieme per la cena eppure non capisco quale sia il suo problema, siamo amici e dovrebbe essere contento per me, io lo sarei per lui.
La cena è finita da un paio d'ore e siamo tutti in camera di Max a chiacchierare.
"vado a dormire, domani ho una gara da vincere" si vanta Lewis avviandosi verso la porta.
"non ci sperare troppo Hamilton" ribatte Max con tono di rivalità, ma giocoso. Lewis esce dalla stanza e poco dopo vanno via anche Carlos, Pierre, Daniel e Charles. Lando è scappato in camera sua subito dopo aver finito di cenare, l'ho chiamato più volte al telefono ma non ha risposto. Riamiamo in camera solo io e Max.
"dormi con me stanotte?" mi chiede avvicinandosi.
"questa volta no, domani hai una gara da disputare e devi essere riposato e in gran forma" mi dà un bacio a stampo per poi dire.
"buonanotte Ana" mi alzo dal letto e vado verso l'uscita.
"buonanotte Max" dico di rimando per poi uscire dalla camera.
Fuori mi trovo Charles fuori la porta ad aspettarmi, menomale che non sono rimasta da Max.
"cosa combini Anastasia?"
"cosa combino Charles?" "non sto facendo nulla di male, né sto ferendo qualcuno, o mi sbaglio?" cerco di capire se è quello il punto a cui vuole arrivare.
"invece si" "penso tu sappia anche chi" centrato il punto.
"questo non devi venirmelo a dire tu Charles, deve parlare lui con me e non mandare gli avvocati a difenderlo" mi dirigo verso la mia stanza convinta di aver terminato la conversazione.
"Anastasia, perché secondo te non è venuto in camera di Max dov'eravamo tutti?" io cammino ancora, senza rispondere alla sua banale domanda.
"buonanotte Charles" non aspetto risposta che chiudo la porta e vado verso il letto.
A me piace Lando, ne sono sicura. Mi piace ogni minimo particolare di lui, i suoi occhi così chiari che il colore è indecifrabile, i suoi ricci che quando si bagnano ricadono sulla sua fronte, il suo sorriso splendente e la sua tenera risata. Ma le cose non sono andate avanti e ci siamo persi. Non siamo riusciti ad esprimere i nostri sentimenti perché siamo troppo orgogliosi e testardi e quindi siamo finiti per reputarci dei semplici amici e scambiarci soltanto un saluto raramente qualche parola.
Lando's pov
Troppo.
"io e Ana ci stiamo frequentando" mi rimbomba quella frase da quando lui l'ha pronunciata. Non l'ha lasciata da sola e non se l'è fatta rubare. Io si.
Come uno stupido idiota sono riuscito a fuggire da qualcosa che poteva rendermi felice. Sono fuggito ad alta velocità, scappando da ciò che poteva comportare un rapporto più che amichevole, sono fuggito e sono andato a sbattere contro il muro facendomi anche molto male. Lei mi ha invitato in camera di Max insieme agli altri ma io ho rifiutato, non potevo vedere loro due vicini senza evitare di picchiare qualcuno. Max non ha nessuna colpa, e non deve saperlo. Ho parlato apertamente dei miei sentimenti solo ad alcuni ragazzi ma ho chiesto esplicitamente di non dire nulla in caso Anastasia non provasse lo stesso per me si sarebbe sentita in imbarazzo.
Bussano alla porta.
"sono Charles" apro e lo faccio entrare.
"non capisco" comincia lui.
"cosa?"
"come mia sorella abbia potuto uscire con lui invece che con te"
"non le ho mai chiesto di uscire Charles" faccio spallucce. " la vedo felice e quindi sono felice anche io" continuo.
"Lando per favore, non dire cazzate. Tu la vuoi a tutti i costi ma adesso ti accorgi che ti sei mosso troppo lentamente"
"siete entrambi troppo egoisti e testardi per negare che vi lega solo un legame di amicizia" "avete perso entrambi" ha ragione, Non riusciamo ad esprimerci e a parlare di qualcosa che ci spaventa. Perché si, la cosa spaventa entrambi. Sono sicuro che anche lei qualcosa nei miei confronti lo ha provato, magari adesso è svanito perché ha trovato qualcuno che quelle sensazioni che io le ho fatto provare qualche volta gliele sta facendo provare ogni giorno che passa.
Charles è andato via circa un'ora fa e io non riesco a smettere di pensare alla sue parole. Ho fatto una doccia calda e ora sono nel letto a non riesco a prendere sonno, non riesco a fermare la mente nel pensare ad ogni cosa che avrei potuto fare ma non ho fatto a causa del mio carattere di merda. Mi giro e rigiro nel letto ma nulla, passerò la notte così, a pensare troppo alle cose che non ho fatto e adesso porto rancore, tipico di me.
STAI LEGGENDO
Quella maledetta gara
FanfictionAnastasia Leclerc è una ragazza semplice, dai lunghi capelli marroni e occhi color smeraldo, ha da poco iniziato a seguire la F1 a causa del fratello e in questo arco di tempo ha coltivato il sogno di vedere dal vivo una corsa mentre lavora. Lei è u...