Giorno di gara.
Mi sveglio senza neanche aver bisogno della sveglia, sono agiata e non ne capisco il motivo, non è la prima volta che assisto ad una gara, forse adesso assisto in modo diverso. Sono legata a qualcuno che mi sta donando il mondo. Quando correva mio fratello e io non ero legata a Lando avevo sempre il timore che si potesse fare male non pensando agli altri, adesso è diverso. Adesso il mio pensiero fisso oltre che a Charles va a Lando, ho tanti timore mentre si svolge la gara. Se si fa male? Se non riesce a comunicare con il team? La sua macchina è sicura? Il casco è allacciato bene?. Sarò forse troppo paranoica, ma ciò di cui ho più timore è di dover assistere ad un incidente fatale. No voglio perdere un'altra persona per un incidente, quello di Jules mi ha totalmente distrutta.
Bussano alla porta, non so chi sia. Lando non l'ho ancora sentito e presumo stia ancora dormendo. Vado verso la porta.
"chi è?"
"Daniel, ti ho portato la colazione" apro la porta ancora i pigiama e con la faccia gonfia dal sonno.
"la colazione passa in secondo piano e spero tu questo lo sappia perché io e te dobbiamo fare una bella chiacchierata. A partire da quando siamo saliti sul jet per la pausa settimanale" è una macchinetta non finisce più di parlare, un po' mi è mancato.
"andiamo per gradi. Prima voglio la mia colazione altrimenti non si fa nulla" dico autorevole. Ho bisogno di cibo per caricarmi.
Dopo aver mangiato sono pronta a rispondere a tutte le domande che mi porrà Daniel, e so che saranno molte.
"sono pronta a questo che so sarà un infinito interrogatorio" dico ironica e lui mi sorride.
"partiamo da quando ci siamo separati, dopo che ci siamo salutati per tornare a casa"
"io non sono tornata a casa mia. Sono stata una settimana a casa di Lando, prima che ripartissimo per questo fine settimana. Lui mi ha invitato e io ho accettato"
"si questo lo so, voglio sapere quel che non so" arriva dritto al punto
"siamo stati insieme, in casa sua, da soli. Mentre lui usciva per il suo allenamento io studiavo i copioni o svagavo preparando qualcosa da mangiare"
"come sei stata con lui?"
"benissimo Dan, mi ha fatto stare molto bene." mi sorride
"siete cotti a puntino entrambi" dice alzandosi e dirigendosi verso la porta. Dopo aver guardato il telefono, gli sarà arrivato un messaggio dal team.
Dopo circa 30 min mi squilla il cellulare, è una telefonata Facetime. È Lando.
"Buongiorno" mi dice ancora nel letto e con la voce impastata dal sonno
"Bounjour mon amour"
"Mi chiedo perché non possiamo dormire nella stessa camera" mi dice lui
"Lo sai, devi essere concentrato, e io sarei una distrazione per te" dico dirigendomi in bagno, poggio il cellulare di fianco al lavandino e lavo il viso per risvegliarlo.
"Non sei una distrazione Ana" mi dice
"Invece si, e lo sai bene anche tu. Ne hai la prova quando ero a casa tua e non volevi alzarti dal letto per andare ad allenarti" sbuffa, sa che ho ragione e non può replicare ma io abbozzo un sorriso."preparati che oggi è il gran giorno Norris" lo rimprovero. Sono le 8:00 e lui è ancora nel letto quando doveva già essere nella hall con tutti i ragazzi.
"tu impara bene il copione Leclerc, sai, non vorrei facessi una figuraccia" io faccio la linguaccia e pongo fine alla videochiamata con un sorriso a 32 denti. Lui mi rende felice.
Scendo nella hall dell'hotel quando già tutti sono andati via e sono stata chiamata dalla troupe pronta per andare al circuito, la gara inizierà alle 15:10 e sono le 11:00, tra circa 2 ore vedrò, insieme a tifosi, le macchine sfrecciare sull'asfalto.
Arrivo al circuito circa 45 minuti dopo, scendo dall'auto e l'aria di maggio si riconosce. Ho un abitino colorato che ho abbinato a delle scarpette bianche.
Ripasso il copione che mi hanno dato. Qualche domanda da porre al team principal e ai piloti.
Mi arriva un messaggio, è Lando.
passa al box, ci sono
Mi avvio verso il box McLaren e sbricio per vedere se riesco a riconoscerlo, si affaccia dall'auto e mi fa segno di entrare, vado da lui ma mi preoccupo di fotografi e telecamere indiscrete, neanche i nostri amici lo sanno figuriamoci come potrebbero saperlo le persone esterne alla faccenda.
"allora?" mi guarda sorridente
"cosa Lando?" domando anche io con un piccolo sorriso
"mi sei mancata, come stai?"
"bene, tu?"
"abbastanza agitato, ma quello è normale" rimaniamo per qualche secondo in silenzio poi prende il mio viso e mi bacia, inaspettatamente. Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi.
"mi piaci Ana, forse più del previsto" mi sorride goffamente facendosi rosso in viso
"anche tu Lando, forse più del previsto"
Esco dal box arancione e mi dirigo dalla mia troupe, pronta per iniziare la diretta pre-gara.
"mancano pochi minuti all'inizio della gara, le macchine sono in pista pronte per il giro di formazione e aspettare che le luci del semaforo si spengano per dare il via alla gara."
Mancano pochi secondi alla gara e io sono agitata. Non riesco a tranquillizzarmi finchè la bandiera a scacchi non pone fine alla corsa.
"Max Verstappen vince il gran premio di Spagna" urla Vanzini. Sono contenta per Max, se lo merita. Ha sempre avuto grande talento e adesso sta volando alto. Intervisto i due piloti Ferrari dopo il loro 3 e 4 posto.
Arrivo in hotel, stremata dalla giornata emozionante appena conclusa. Amo il clima di gara, l'attesa, l'adrenalina che il circuito e le auto che ci corrono mi trasmettono ogni volta mi fa aggrovigliare lo stomaco. Sono contenta di essere riuscita a intraprendere la carriera che ho sempre sognato.
Prendo il cellulare e nel frattempo il mio cellulare mostra la notifica di Pierre.
siamo tutti giù scendi, avvisa anche Lando.
arriviamo
Esco dalla mia camera e mi dirigo verso quella dl mio ragazzo. Busso ma nessuno mi apre, alla seconda volta mi risponde "un attimo". Apre la porta con il dorso nudo, i capelli bagnati, lo spazzolino da denti in bocca e un'asciugamano in vita.
"se ogni volta che vengo in camera tua senza preavviso ti trovo così passerò più spesso, caro mio" ammicco per poi meritarmi un bacio al sapore di dentifricio.
"sei il solito ritardatario" "gli altri ci aspettano giù" lo avverto.
"e se invece rimanessimo qua, da soli. Io e te?" arriva dal bagno ancora in asciugamano, si avvicina lentamente fino a raggiungermi e mantenere la distanza di 1 cm dal mio corpo. Unisce i nostri corpi poggiando lentamente il braccio intorno alla mia schiena, mi guarda negli occhi, sento il suo respiro e credo lui possa sentire il mio battito come io posso sentire il suo in questo momento. Sono in estasi, non riesco a staccarmi da lui e dal suo corpo, dai suoi occhi e dalla sua presa possente quanto delicata.
"lando" mi schiarisco la voce "dobbiamo andare " mi bacia, questa volta con passione e decisione.
"andiamo" dice dopo lasciandomi imbambolata nella stanza per metabolizzare ciò che è appena accaduto. Lo voglio, con ogni parte del mio corpo.
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Quella maledetta gara
FanfictionAnastasia Leclerc è una ragazza semplice, dai lunghi capelli marroni e occhi color smeraldo, ha da poco iniziato a seguire la F1 a causa del fratello e in questo arco di tempo ha coltivato il sogno di vedere dal vivo una corsa mentre lavora. Lei è u...