Lando's pov
Mi sveglio con la luce del sole che filtra dalle finestre della camera d'albergo, mi giro e al mio fianco trovo lei, Anastasia dormire beatamente senza vestiti che abbraccia il cuscino. Ha i capelli che ricadono delicatamente dalla parte opposta del suo corpo, il viso rilassato e un respiro calmo e soave. Le accarezzo la testa e vado dritto in bagno per vestirmi e finire di preparare la valigia, i ragazzi ci aspettano alle 10:00 per partire.
Prima di uscire dalla porta le lascio un bigliettino. So bene che si sveglia verso le nove ogni mattino senza sveglia anche quando la mattina ha fatto tardi o ha dormito per tutto il giorno precedente. Scendo giù dagli altri e Carlos subito mi viene incontro.
"ehi dove sei stato?" "ieri sei sparito"
"ero in giro Carlos" cerco di mollarlo con questa scusa ma so che non mi ha creduto.
"anche Anastasia è sparita quando sei sparita tu, c'è qualcosa che devo sapere?" va dritto la punto, non ci gira intorno e forse questa è una delle cose che adoro di Carlos, non te le manda a dire per niente e se ha un problema ne parla con te senza far alzare un polverone.
"no" non lo guardo negli occhi, so bene che se oso guardare le sue iridi nere dirò la verità e non so se Ana vuole dire a tutti cos'è successo tra di noi.
"Lando" mi prende per il braccio e mi fa voltare verso di lui
"dimmi la verità, sono il tuo migliore amico"
"siamo stati a letto" sputo sincero
"e?" continua lui
"e cosa Carlos, sono innamorata di lei c'è poco da fare" faccio spallucce e continuo a torturare le mie mani.
"ti si illuminano gli occhi quando parli di lei, non fartela scappare Lando. Anastasia è una persona che ti fa stare bene e si vede" lo abbraccio. Il cellulare mi squilla e noto sul display il nome di mia madre mentre chiama con facetime. Rispondo, non l'ho sentita da dopo il Gran Premio.
"amore ciao" mi sorride in modo genuino. Dopo il mio incidente sono andato subito ad una visita di controllo e ho subito chiamato mia mamma appena ho saputo il referto.
"come ti senti? ti fa male qualcosa?" mi chiede in tono preoccupato.
"no, mamma sto bene te l'ho già detto"
"Lando hai una luce diversa negli occhi, sembri più felice" sorrido d'istinto pensando al motivo del mio cambio d'umore improvviso.
"chi è lei?" domanda
"non per forza deve esserci una lei" ribatto
"hai fatto un incidente durante la gara e dalla diretta eri abbastanza affranto, è per forza una lei"
"Anastasia, è una giornalista nuova di sky. La sorella di Charles" sbuffo divertito, sorride entusiasta che io le abbia confidato qualcosa della mia vita sentimentale.
"stai attento, ti vedo già cotto a puntino amore. L'amore a volte può essere fatale"
"si mamma, lo so. Ti voglio bene" stacco la chiamata e mi dirigo dentro per raggiungere gli altri e partire. Cerco Anastasia ma Pierre mi dice che è già avanti con alcuni di loro e la cosa non mi piace, non ci siamo affatto parlati dopo ieri sera.
Salgo sul jet e cerco la sua morbida chioma che intravedo subito nei seggiolini infondo, mi avvicino verso di lei è prendo posto pronto per poterle chiedere quello che mi uccide il cervello da quando l'ho vista addormentata accanto a me. Stare da me per qualche giorno prima di partire per la prossima gara.
"vieni?" e lei annuisce. Voglio viverla anche solo per una settimana lontano dai riflettori, voglio portarla nel mondo dove lavoro e farle visitare la McLaren Technology centre. Sono curioso di sapere come siamo io e lei nel quotidiano. Voglio vederla partecipe della mia vita e farle conoscere un po' di più il mio mondo dato che so che le interessa molto e ama i motori.
"allora cosa faremo in questi giorni?" mi domanda distraendomi dal panorama che guardavo dal finestrino dell'aereo.
"tutto quello che vuoi" le sorrido
"tu non devi allenarti? come farai a conciliare me e la tua vita lavorativa?" mi domanda preoccupata
"Ana la mattina mi alleno ma poi il pomeriggio staremo insieme" le prendo la mano e lei appoggia la testa sulla mia spalla io le do un bacio.
Anastasia's pov
Non vedo l'ora di esplorare il mondo di Lando da un'altra prospettiva, voglio vivere per qualche giorno nella sua quotidianità. Da persona molto curiosa fremo dalla voglia di vedere cose nuove e magari fare un giretto nel quartier generale McLaren.
Lando gira la chiave nella serratura della sua porta di casa e la apre per poi farmi entrare per prima. La casa è accogliente e luminosa, è tutto arredato molto bene. La cucina è molto grande, anche se non capisco cosa ci faccia dato che lui non cucina mai o almeno se lo fa brucia tutto, ha un'isola al centro in marmo bianco che dona luminosità alla stanza, la vetrata di fianco alla cucina fa si che chi è dentro la casa possa ammirare il paesaggio al di fuori.
"è bellissima" mi volto verso di lui e gli porgo un sorriso.
Mi mostra il resto della casa fino ad arrivare alla sua camera che rispecchia il suo essere. E' colma di oggetti appartenenti alla sua carriera sia con i kart che adesso in F1, ha circa 6 caschi appoggiati alla mensola dove c'è la finestra e di fronte al letto ha un simulatore degno di nota insieme alla sua attrezzatura da streaming.
"questa camera sei tu, lasciando stare il disordine" sorride. Si avvicinarsi verso di me e mi da un bacio casto sulle labbra prima di farmi indietreggiare fino a toccare il letto. Mi stendo e lui per non posare tutto il peso su di me si appoggia sui gomiti.
"bello averti qui" mi da un altro bacio questa volta però è un bacio più intenso come se volesse farmi capire che quello che ha detto è veramente quello che pensa.
"Lando" mugugna
"è ora di cena" alza la testa dal mio collo per guardarmi negli occhi
"cosa vuoi mangiare?" domanda
"cos'hai in casa?"
"nulla, letteralmente" ride
"andiamo a fare la spesa allora" dico
"Ana ordiniamo qualcosa" nego con la testa
"devi mangiare bene una volta ogni tanto"
"già lo faccio ma non cucino io" ribatte
"accompagnami" mi alzo dal letto sistemandomi.
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Quella maledetta gara
FanfictionAnastasia Leclerc è una ragazza semplice, dai lunghi capelli marroni e occhi color smeraldo, ha da poco iniziato a seguire la F1 a causa del fratello e in questo arco di tempo ha coltivato il sogno di vedere dal vivo una corsa mentre lavora. Lei è u...