3 mesi dopo
La mia vita è completamente cambiata in tre mesi.
Ho perso il bambino che aspettavo, mi sono trasferita a Milano per il mio lavoro negli studi Sky, ho ricevuto un contratto da parte delle Redbull per l'anno prossimo come addetta stampa di Max e sono al settimo cielo adesso. Sono dimagrita tanto dopo la notizia più brutta che potessi mai ricevere e adesso sono in mano a professionisti. Sono annegata nel dolore, ho toccato il fondo senza he me ne accorgersi e quando mi sono schiantata dentro di me si è risvegliato qualcosa che mi avrebbe dato la forza di ricominciare una nuova vita.
Lando continua a scrivermi ma non sa nulla del mio trasferimento o almeno io ho detto di non dirgli nulla. Forse lo sto evitando, pensare di rivederlo mi fa ancora male e mi farà sempre male. Non voglio rivedere più i suoi occhi chiari perché sono sicura cadrei nella sua trappola innocua, non voglio rivedere più il suo bellissimo sorriso che solo al pensiero mi fa battere il cuore. Non posso dire di essere andata oltre, perché non è così. Io amo ancora Lando con tutta me stessa. Vedo sui social il suo debutto e sono orgogliosa di ciò che sta diventando, non vedo nulla sua sua vita sentimentale soprattutto ora che è passata l'estate, non ha avuto nessun flirt, nessuna ragazza con cui ha passato la serata, vuoto totale. Eppure un po' ci speravo. Avrei avuto la scusa perfetta per poter andare avanti e allontanarmi definitivamente da lui.
Esco dagli studi Sky dopo una lunga giornata a leggere copioni e registrare. Mi sistemo la maglietta bianca che indosso con la gonna nera, cammino a passo spedito verso la mia macchina con le scarpe che ho messo al posto dei tacchi vertiginosi, alzo lo sguardo e lo vedo. Sarà un'allucinazione, penso, ma quando mi parla il mio pensiero svanisce.
"Anastasia" mi chiama.
"che ci fai qui?" mi avvicino alla portiera della macchina per salire ma lui mi ferma.
"ascoltami"
"2 minuti" ci sediamo sulla panchina di fronte agli studi
"quelle foto sono molto vecchie. Basta guardare il mio taglio di capelli" mi dice mostrandomi le foto.
"i capelli li puoi sempre tagliare"
"allora guarda l'anello sull'indice" lui porta un anello nero sull'indice con due strisce colorate e in quella foto non c'è. Mi ha detto che non lo toglie mai, neanche per dormire e il che è vero. Non lo toglie nemmeno quando guida, è il suo portafortuna.
"Ana non penserei mai di tradirti, soprattutto in una discoteca con un mucchio di persone" mi dice ovvio
"come hai saputo che ero qui?" mi mantengo distaccata e fredda.
"c'è qualcuno che ha bevuto un po' troppo ieri e me l'ha detto" Daniel, non si contiene mai.
"Daniel, questa me la pagherà" ridiamo insieme.
"il bambino?" mi domanda, dubitavo che in tutto questo tempo non avesse saputo della mia gravidanza.
"l'ho perso appena fatti i 3 mesi" i suoi occhi si fanno lucidi e una lacrima solca la sua guancia.
"mi dispiace" mi dice
"non è colpa tua" sorrido amaramente. Ricordo ancora il dolore straziante alla notizia del mio aborto. Non ho mangiato per giorni, ho spento il telefono per evitare di ricevere telefonate per sapere della gravidanza e ho affittato una camera d'albergo per prendermi un po' di tempo fino al giorno della mia decisione di trasferirmi a Milano. Non sopportavo l'idea di essere sommersa dalle domande delle persone che sapevo della mia gravidanza, non avrei sopportato le domande della stampa per il mio periodo di assenza e nemmeno quello dei miei colleghi per le gare. Ho dovuto dirlo alla mia famiglia, ai miei amici ma ho pregato di non dirlo al ragazzo che mi ha rubato il cuore e che lo ha ancora in ostaggio.
"ho visto che stai facendo grandi cose" spezzo il silenzio che si è creato tra noi.
"mhmm" mi prende la mani ma io frettolosamente mi allontano dalla sua presa.
"Ana voglio te" mi dice e per un attimo il respiro manca e il cuore fa una capovolta.
"Voglio che condivida tutto con me, voglio piangere con te e tenerti la mano per farti coraggio. Quando vinco voglio vederti tra le transenne felice e che mi guardi orgoglioso. Non voglio perderti perché se lo facessi mi perderei anche io. Tu mi sostieni come nessun altra, non mi fai mai pesare i miei orari o le mie assenze anche se noto che certe volte ti infastidiscono. Quindi ti chiedo, vuoi essere la mia fidanzata e riprovarci?" mi guarda con occhi speranzosi.
Prendo un respiro prima di parlare, poi mi squilla il cellulare. E' marco. L'ho incontrato in un bar mentre ero con Pierre e Cate a bere qualcosa, lui ci prova con me ma io non ci sto, ho la testa e il cuore impegnato.
"si, sono appena uscita." faccio segno a Lando di aspettare per poi allontanarmi e parlare con lui.
Lando's pov
Ha un ragazzo. Lo sapevo che non tutto poteva filare liscio.
Si è allontanata per parlare con lui. Sto per alzarmi ma mi chiama.
"Lando" mi gira verso la sua direzione e vedo che si avvicina.
"si"
"cosa?" domando confuso
"riproviamoci"
"e lui" faccio segno al cellulare
"lui chi? Ci sei sempre e solo stato tu" mi dice. Le prendo la mano per portarla verso di me, unisco la nostre labbra violentemente. La stringo a me, ho paura che potrei perderla se la lasciassi in questo momento.
Anastatsia's pov
"allora quando il prossimo Gp?" dico una volta arrivata a casa. Lui è con me.
"in Russia, il 29 settembre. Ci sarai?" faccio spallucce. Il mio lavoro è qui in ufficio, ormai non mi sposto più, ma potrei chiedere.
"non lo so, io adesso lavoro in ufficio"
"in tal caso corro da te dopo la gara" mi dice per poi sedersi vicino a me con il suo bicchiere di latte. Io ho appena finito il mio, amo prenderlo la sera prima di dormire.
"sai che non sei obbligato a farlo, possiamo organizzarci per vederci. Quando hai la pausa settimanale" appoggio la testa sulla sua spalla e avvio il film
"Ana io voglio farlo, nessun obbligo. E poi tu sei invitata come mia ospite, puoi venire quando vuoi" annuisco. Devo chiedere il permesso di spostarmi magari poteri fargli una sorpresa. Sento che le cose non sono ancora al posto giusto, sento come se fossi nel posto sbagliato ma con la persona giusta. Lando mi ha detto che sta progettando di prendere casa a Monaco ma se ne parlerà nel 2021. Non so se voglio restare qui a Milano, ho la sede a due passi da casa mia. Io ho provato a chiedere di spostarmi di nuovo da un posto all'altro ma non posso in tutte le località, alcune non sono nell'Unione Europea, me l'hanno comunicato quando ho deciso di venire a Milano.
"se pure volessi venire non vengo con la troupe, non possiamo spostarci in Russia"
"sei invitata" annuisco dandogli un bacio sulle labbra.
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Quella maledetta gara
FanfictionAnastasia Leclerc è una ragazza semplice, dai lunghi capelli marroni e occhi color smeraldo, ha da poco iniziato a seguire la F1 a causa del fratello e in questo arco di tempo ha coltivato il sogno di vedere dal vivo una corsa mentre lavora. Lei è u...