Scorro la home di Instagram travolta dalle foto di me e il mio ragazzo durante il bacio, sono tentata ad aprire i commenti ma non voglio, so come la prenderei in caso essi fossero negativi. Sono una persona che si fa influenzare quando si parla delle mie emozioni, comportamenti e persino di me stessa. Odio i commenti negativi, le offese gratuite che non posso controbattere poiché se lo faccio sono una persona cattiva e maleducata.
Vedo un'altra foto di me e Lando, leggo la descrizione. "Dopo la relazione, più adatto il termine piccola scossa, con la Berezhna, ecco la nuova fiamma di Norris. Anastasia Leclerc" non apro i commenti, non voglio. La mia curiosità è troppo forte ma devo evitare ciò che potrebbe nuocermi. Sapevo fosse stato con Katerina, me lo ha detto, ma per poco. Non ha conosciuto la sua famiglia né ha confermato la relazione.
"cosa fai?" mi chiede Lando spuntando nel salone. Dopo la gara l'ho ospitato da me. ormai è qui da 3 giorni.
"Instangram" sbuffa, sa bene che i social sono impazziti e certe volte ci ritroviamo anche foto scattate di nascosto durante una cena o una semplicissima passeggiata ma sono più o meno abituata per i miei fratelli. Si siede accanto a me.
"sai, ho paura dei giudizi sulla nostra relazione. Mi ferirebbero e prenderei una decisione che nuoce entrambi" mi fa appoggiare sulla sua spalla
"ana, fregatene. Siamo solo io e te e più nessuno." mi accarezza i capelli, sa che amo quando lo fa. Mi rilassa.
Io e Lando stiamo crescendo insieme, stiamo formando la nostra carriera insieme uno il supporto dell'altro. Preferivo mantenere la mia relazione lontana da occhi indiscreti ma conduciamo vite che non ce lo permettono. Io, giornalista di Sky, leggo spesso domande di me e lui sotto ogni mio post, lui, pilota di f1, è assalito da giornalisti che si concentrano più sulla sua vita privata che sulla carriera da pilota. Guardo ogni press conference che fanno il giovedì, dall'hotel, e vedo che lui si sente a disagio a rispondere alle domande personali. Si gira il suo anello sull'indice e fa grandi respiri, i suoi occhi si spalancano leggermente e non vede l'ora che quel momento finisca.
"allora? stasera festicciola per festeggiare a mezzanotte il compleanno di Ana?" entra Charles dall'ingresso di casa con bustoni colmi di cappellini da festa. Lando mi guarda.
"perché non mi hai detto del tuo compleanno?" mi domanda imbronciato
"non è importante" devio il discorso e corro di sopra. Non reggo.
Lando's pov
"perché è andata di sopra?" domando a Charles intento a mettersi un cappellini prima riposto in uno delle grandi buste
"non festeggia il compleanno da quando papà non c'è più" mi rattristo, non perché non me l'abbia confidato ma perché il dolore che prova è ancora tanto forte che non riesce a parlarne. Non so cosa lei abbia passato, non so cosa le passi per la mente ora, non so cosa dirle. E' una ferita che mai si chiuderà, forse si aprirà ancora di più. Non credo serva dirle dopo tanti anni che il padre è sempre con lei, lo avrà sentito da miliardi di persone. Ho paura di dire una cosa sbagliata, non voglio che si rinchiuda nel suo dolore di nuovo, lo ha già fatto al gp di Monaco, conduceva, rileggeva il campione mille volte pur sapendolo ormai a memoria. Lo faceva per tenere la mente occupata, non voleva pensare o forse lo faceva ma cercava un modo per evitare i suoi pensieri.
Salgo di sopra, lentamente, crecando di essere il più delicato possibile. Busso alla sua porta ma non ho alcuna risposta, ribusso, questa volta un "entra se sei tu" ed entro.
La vedo sul suo letto con gli occhi un po' arrossati, girata con di lato con il viso rivolto verso il muro, ha lo sguardo immobile. Mi siedo vicino a lei.
"non voglio vederti così, parlami amore"mi scende una piccola lacrima. Vederla star male mi fa star male. Vorrei tanto dimezzare il dolore che porta dentro, prendendo un po' del suo macigno e passarlo a me per farla stare un pochino meglio.
"non festeggio dalla morte di mio padre" inizia, ma non dico nulla. La lascio parlare.
"ho sempre odiato il mio compleanno ma papà rendeva tutto così speciale. Organizzava una mattinata solo per noi, andavamo a fare un giro in barca, solo io e lui, e mi raccontava le storie più strambe che abbia mai sentito" ride. E' un sorriso amaro, sta ricordando tutti i momenti trascorsi con il padre.
"mi diceva sempre che sarei diventata qualcuno di importante anche se io non ci credevo tanto vista la carriera dei miei fratelli, gli dicevo sempre di non contare su di me, che l'avrei deluso, che non potevo mai arrivare al successo di Charles" giro il viso verso di me e finalmente guardo il suo viso.
"e lui?" le chiedo curioso
"mi diceva sempre che diventavo anche più importante di Charles, che avevo un caratterino per nulla facile che era la mia arma vincente, che non potevo mai deluderlo perché solo avere una famiglia come la sua era una vittoria. A lui non importava se prendevo un brutto voto a scuola, mi diceva sempre "la prossima volta andrà meglio" per poi darmi un bacio sulla fronte" si asciuga le lacrime sul viso. Mi fiondo tra le sue braccia, quando lo faccio sento che si rilassa.
"ti lascio sola" vado giù da Charles per comunicare che non faremo nulla che lei non voglia. La festa non si farà.
"ho intenzione di organizzare qualcosa di speciale, ma dobbiamo essere solo io e lei" annuisce.
"non voglio prenotare in un ristorante però. Ci sono troppi occhi curiosi e mi sento osservato". Prendo un foglio, organizzo il piano della serata di domani. Voglio organizzare una serata cinema drive-in, ovviamente privato.
Esco di casa e cerco un negozio che venda candele, plaid , cuscini colorati e soprattuto un negozio che venda un proiettore. Con me è voluto venire anche Charles e Max ci raggiungerà a breve.
Anastasia's pov
mando un messaggio a Charles, quando sono scesa non ho trovato nessuno nel salotto e Lando non risponde.
'facciamo quella festa, ci sto' mi risponde subito
'allora preparati' poso il mio cellulare sul letto e vado verso il mio armadio. Videochiamo Daniel, è un po' che non lo sento.
"sorella Lecelrc, allora?" mi risponde dopo due squilli sempre con il suo sorriso.
"sei invitato alla mia festa di compleanno, stasera"
"Ana sono in Australia" mi dice e mi rattristo poi però lo sento ridere.
"stronzo."
"ma secondo te potevo mai perdermi il compleanno dell'anno?" scuoto la testa in modo negativo per poi sorridere.
"tranquilla, ci sono tutti" mi rassicura. So che per tutti intende tutti i piloti con cui ho a che fare ogni giorno.
"ti voglio bene, mandami la foto del vestito che metti"
"no, è una sorpresa" stacco prima che lui possa dire qualcosa.
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Quella maledetta gara
FanfictionAnastasia Leclerc è una ragazza semplice, dai lunghi capelli marroni e occhi color smeraldo, ha da poco iniziato a seguire la F1 a causa del fratello e in questo arco di tempo ha coltivato il sogno di vedere dal vivo una corsa mentre lavora. Lei è u...