Epilogo

1.2K 36 1
                                    

La sveglia suona, sono le 4:00 e io devo preparami per scendere. Mi alzo dal letto ma un mano blocca il mio braccio.

"resta" mi prega ancora con la voce assonnata

"non posso, ma tornerò per l'ora di pranzo" canzono, vorrei stare con lui ma il dovere chiama. 

Arrivo agli studi e mi dirigo verso l'ufficio del direttore. 

"Andrea" busso alla porta 

"entra" mi dice.

"volevo chiederti se potevo cambiare il turno del 27-29 settembre e condurre il 11-13 ottobre, al posto mio ci sarà Federica"

"per me va bene, è perfetto" e dentro di me sto facendo saltelli di gioia.

"grazie mille" vado via dal suo ufficio prima che cambi idea. 

Finisco il programma e vado a casa. Entro in cucina e trovo Lando intento a cucinare.

"cosa cucini" lo abbraccio da dietro

"le uova" si gira e con le mie braccia attaccate alla vita mi bacia sulle labbra.

"le tue uova sono bruciate" mi giro verso la padella e lui si rattrista.

"dai, almeno ci hai provato. Ti viene meglio guidare" mi sorride. 


28 settembre 2019.

Sono sull'aereo che mi porterà in Russia, Lando non sa nulla e mio fratello Charles mi sta aiutando a organizzare il tutto. Entrerò con il pass che mi ha dato Lando ma dopo di lui, non voglio che mi veda tramite foto o mentre entro nel Paddock. Daniel mi aiuta nascondendomi nel motorhome e Charles mi aggiorno sui suoi movimenti. Arrivo in hotel ormai stanca morta, sono distrutta dal viaggio. I ragazzi mi hanno avvisato che sarebbero usciti ma avrebbero fatto qualcosa di molto tranquillo. Mi addormento non appena metto la testa sul cuscino, non vedo l'ora che arrivi domani.

GIORNO DI GARA

La gara è iniziata da ormai 1 ora, ci sono state due bandiere gialle e Lando si trova sul podio in questo momento, è in terza posizione. L'auto durante tutto il weekend ha fatto i capricci ma oggi, non vorrei dirlo troppo alta voce, pare sia tutto apposto. 

"Max Verstappen vince il Gp di Sochi" sento le urla dei suoi tifosi. Esco dal motorhome della Renault e vado di corsa in quello McLaren, voglio che mi trovi lì al suo arrivo dopo le sue interviste e la pressione dei giornalisti. 

Sono passate 3 ore e finalmente lo vedo entrare dalle porte di vetro del motorhome, rimane bloccato mentre sorride.

"che fai? non mi abbracci?" gli dico per poi vedere che viene verso di me e mi prende in braccio baciandomi.

"che ci fai qui?" chiede ancora sorpreso.

"ho chiesto il cambio di turno, non sarò con te il prossimo Gp" comunico la notizia. 

"quanto hai aspettato?" dice quasi dispiaciuto.

"sono arrivata ieri sera, voi siete usciti dopo 5 minuti al mio arrivo, Stamattina sono arrivata qui mentre eri a fare gli ultimi test per la gara e per vederti ho aspettato 3 ore affinché finissi tutte le interviste dei giornalisti" 

"ne hai fatta di strada eh" annuisco

"avevo capito dalla tua voce che volevi fortemente che io venissi, quindi mi sono attrezzata" faccio spallucce.

"mi fai impazzire Anastasia" dice baciandomi. 

"usciamo, voglio far vedere la mia bella fidanzata a tutti."sorrido alzandomi dal divanetto dove eravamo seduti io e Lando. 

Usciamo dal motorhome e noto che ormai il sole è calato e tutto è più illuminato. I fotografi ci seguono alla nostra uscita, Lando mi prende la mano come se volesse rassicurami che c'è lui con me e non devo preoccuparmi. Ora siamo solo io e lui, non mi importa dei fotografi, dei giornalisti che rincorrono le nostre ombre, siamo Anastasia e Lando e questo mi basta. 

Entriamo nel luogo in cui i ragazzi hanno prenotato stasera, è un bel ristorante. Non è per niente formale ma è qualcosa di diverso. Amo stare comoda, rilassarmi e godermi il cibo senza occhi indiscreti infatti abbiamo una sala tutta per noi, siamo troppi e ,per la confusione che facciamo ogni volta che siamo insieme, non passeremmo inosservati. Lando si siede di fianco a me nonostante Daniel gli avesse pregato di lasciare quel posto a lui. non parliamo da quando mi ha aiutato a fare la sorpresa, non sa cosa ci siamo detti e come si è risolta la questione. 

"a una nuova coppia, sperando che questa sia la volta buona" urla Pierre seguito dalle risate di tutti gli altri.

"spero di passare altre serate come queste, siete speciali per me ragazzi e anche se rompete le scatole vi voglio bene" dico io alzando il bicchiere con lo champagne. si alza Daniel e già iniziamo a ridere.

"inizio dicendo che ho già bevuto due calici di champagne senza toccare nulla, ma ci provo sperando di non cadere. Ho vissuto con Anastasia molti dei suoi momenti bui, non sapevo cosa fare e vederla stare male era qualcosa di straziante. Lando parlava con Carlos e lui mi spifferava tutto, tanto che delle volte sapevo più io di lui. Non siamo qui per celebrare Anastasia e Lando ma credo che tutti vogliano il loro bene. Io brindo ad Anastasia e Lando e a Max che non sbaglia un colpo" battiamo i bicchieri uno contro l'altro creando un rumore quasi fastidioso. Sono felice di essere qui, di essere con i miei amici che reputo la mia seconda famiglia, sono speciali nessuno escluso. 

"si ma adesso dobbiamo festeggiare sul serio" dice Charles, alludendo nell'entrare in qualche club. 

"io e te stasera festeggeremo in un' altra maniera" mi dice Lando nell'orecchio mettendomi la mano sulla gamba. Il mio corpo prende fuoco, sento caldo all'improvviso. 

"io passo" dico buttando giù l'ultimo sorso di vino

"anche io" mi segue Lando.

"usate le precauzioni ragazzi" sputa Max e per poco non mi strozzo.

"ci devo pensare su" risponde il ragazzo al mio fianco e Charles lo fulmina immediatamente con lo sguardo.

"sta scherzando, coloreremo per poi guardare un cartone animato" intervengo io, facendo diventare mio fratello rosso dalla rabbia. Gli pongo uno sguardo interrogativo, non credo che con la sua ragazza ci abbia soltanto parlato. Conosco Charles e non credo proprio, con quel suo sorrisetto e la sua faccia da baccalà le fa innamorare tutte e nessuna gli dice di no. 

Ci alziamo dal tavolo, ci dirigiamo all'uscita e ci dividiamo dal gruppo. 

"Prego signorina Leclerc" mi apre la portiera dell'auto. Sono felice, finalmente siamo io e lui e tanta pace. Sono veramente felice, non credevo che qualcuno potesse darmi così tanto in così poco tempo. Ci vediamo poco e solo quando non siamo sovrastati da impegni lavorativi. Amo il modo in cui li mi fa sentire, amo come mi guarda, come riesce a sorprendermi anche con piccole cose quotidiane, amo il suo profumo, il suo sorriso, le sue labbra, le sue mani e la sua voce. Amo i suoi difetti, che lo rendono unico, amo ogni parte di lui, da quella disordinata a quella divertente a quella arrabbiata a quelle delusa e amareggiata. Lando è l'inaspettato e forse è proprio questo che mi attrae di lui. Lando è la persona che tutti meritano di avere al loro fianco, puoi contare su di lui, ti accudisce quasi fossi una bambina in fasce, ti accarezza e ti legge negli occhi. Avevo promesso che non avrei mischiato lavoro e vita privata ma credo proprio che abbia fallito nel mio intento, ma fallendo ho ricevuto la persona che, sono sicura, mi renderà felice. Maledico me stessa per non averci provato prima, ma le cose hanno il loro corso, maledico mio fratello che mi ha fatto appassionare al bellissimo mondo del Motorsport e maledico quella gara, ma riconosco che senza quest'ultima non avrei mai incontrato la persona capace di riportare in vita la me bambina. A quella maledetta gara. 


Fine.


Quella maledetta garaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora