Jimin's POV
Oggi era deciso.
Mi ero preparato nel dire tutte la verità a Taehyung.
So benissimo che da diversi punti di vista può sembrare una cosa banale essere cacciati di casa, ma non lo è anzi è umiliante da far schifo.L'ansia mi perseguitò per tutto il tragitto che feci per giungere dentro l'enorme edifico dove lavoravo.
Non ebbi nemmeno il tempo di andare a sedermi nella mia postazione che subito Jin mi disse di andare nel ufficio di Taehyung.
Jm: E permesso?
Tae: Si entra pure.
Jm: Oh non sapevo ci fosse qualcuno..
Tae: Seojoon ti presento Jimin il nostro ricercatore di tendenze.
Seo: Piacere di conoscerti Jimin, ho visto il lavoro che hai fatto e devo dire che sei davvero bravo, ti assumerei di sicuro se non lavorassi qui.
Jm: Oh grazie mille.
Tae: Vacci piano Seojoon.
Seo: Hahhaha perché?
Tae: Perché lui lavora per me...
Seo: Ok ok io scherzavo si vede che ci tieni tanto non te lo ruberei affatto.
Tae: Ci tengo perché questo lavoro lo sa fare bene rispetto a quelli che c'erano prima di lui.
E poi mi serve solo per questo.Queste parole in un certo senso mi hanno ferito.
Sapere di essere solo una risorsa per lui mi ha fatto male, ho sentito per un'attimo il mio cuore spezzarsi.
Ero davvero importante per lui solo su ambito lavorativo?
Infondo cosa mi aspettavo? Che gli piacessi davvero? Se così fosse stato mi avrebbe chiesto di stare insieme , cioè voglio dire usciamo e scopiamo spesso ma non ha mai voluto rendere le cose ufficiali, forse perché mi usa quando gli pare e piace?Per non dare troppo nell'occhio la mia faccia che a momenti sarebbe stata invasa dalla lacrime con permesso tornai alla mia postazione lasciando i due alla loro riunione.
Lavorai senza sosta perché alla pausa non volevo incontralo non dopo ciò che ha detto, forse è da bambini prendersela e forse sto sbagliando perché come posso arrabbiarmi se nemmeno stiamo insieme?
Ma io sono così, se qualcosa mi ferisce mi allontano.Jin: Ehy sei ancora qui, ma hai pranzato almeno?
Jm: Oggi non ho appetito.
Jin: Ehy tutto ok ? Guarda che non fa bene saltare i pasti.
Jm: Tranquillo Jin passerà.
Jin: Ero solo venuto a dirti che ora vado e se puoi porta questo file al Signor Kim dopo averlo visionato. Ecco ci vediamo.
Jm: Ciao.Dopo che lui se ne andò notai che anche io fra poco avrei staccato quindi controllai il file che mi lasciò per poi darlo al capo.
Arrivai davanti alla sua porta, bussai finché non mi diede consenso di entrare.
Non avevo molta voglia di vederlo negli occhi, tanto meno parlarci.Jm: Lascio qui i file che Jin mi ha chiesto di darle, buona serata.
Feci per andarmene ma venni immediatamente bloccato per il polso.
Tae: Che c'è?
Jm: Nulla, dissi io freddamente tenendo lo sguardo basso.
Tae: E chiaro che qualcosa non va, parlamene.
Jm: Davvero io devo andare, lasciami.
Tae: Perché non me lo dici guardandomi negli occhi?
Jm: Non le devo dire niente.Lui sbuffò e mi spinse contra la superficie della porta.
Eravamo talmente vicini che potevo benissimo percepire il suo respiro.Tae: Cazzo Jimin dimmi che hai!
Jm: NON HO NULLA CAZZO, LASCIAMI ANDARE.
Tae: Mi hai preso per scemo? E ovvio che qualcosa non va, lo noterebbe anche un bambino.
Jm: Che cazzo te ne frega? Eh dimmelo, tanto non sono nessuno per te tranne che il tuo ricercatore di tendenze quindi perché dovrei dirti le mie cose? glielo urlai, ma solo dopo averlo detto mi pentii perché lui prese entrambi i miei polsi e li bloccò sopra alla mia testa, avvicinandosi sempre di più.
Tae: E chi ti ha detto che per me sei solo quello?
Jm: E così evidente, lo hai detto anche davanti al tuo amichetto collega.
E poi noi--Aspetta ma di che "noi" stavo per parlare?
Cioè evidentemente per lui non esisterà mai un noi...Tae: Noi?
Jm: Niente nulla mi sono sbagliato...
Tae: JIMIN CAZZO! SERIAMENTE TE LA STAI PRENDENDO PERCHÉ HO DETTO DAVANTI A SEOJOON CHE PER ME SEI SOLO UN RICERCATORE DI TENDENZE?
Jm:....
Tae: CAZZO SEI VERAMENTE UN BAMBINO, SUL SERIO?Ok che quando qualcuno ti da del bambino non bisogna prendersela perché non è un'offesa, ma in questo caso mi fa male, troppo male.
Senza volere dai miei occhi iniziarono a cadere le lacrime.Jm: Io..
Tae: CAZZO COSA IO? Cosa eh? IO NON TI CAPISCO PARK DAI ORA VATTENE FRA LE BRACCIA DI TUA MADRE O TUO PADRE A PIANGERE TANTO A LORO PUOI DIRE LE TUE COS--Lo interruppi con uno schiaffo sulla guancia.
Ok che non sapeva la verità ma con ciò che aveva appena detto mi fece crollare totalmente il mondo addosso.Jm: Non mi meraviglio che tu non sappia tenere a freno la lingua, e pensare che volevo dirti la verità, quella famosa verità per la quale sono stato male, quella famosa verità per la quale non dormo molte notti e sopratutto quella verità che volevo dirti e non nasconderti più dato che mi sono innamorato fottutamente di te, cazzo forse non dovevo e chiaro che per te non è lo stesso, sai sarebbe bello andare fra le braccia dei miei ma sai non li vedo da ormai un'anno è sai perché? Perché mi cacciarono di casa per la mia omosessualità.
Potevo rimanere lì ma alla sola condizione di sposarmi con la figlia del capo di mio padre, ma non lo feci, e se lo avessi fatto non sarei qui.
Ma tu cosa ne vuoi capire?
Tanto per te conta il lavoro e basta!
E ora lasciami andare!Con forza lo spinsi liberandomi così dalla sua presa.
Tae: Io scus-
Stava parlando ma io corsi via.
Ne avevo abbastanza.
Rimanendo sarei stato peggio.
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Spazio autore:
Che casino eh!😂
Secondo voi risolveranno i due?
Boh chi lo sa.
Come sempre vi chiedo di lasciare un commento e una stellina se vi va.🥺💕
Fatemi sapere anche come state.💘
Ci vediamo.
-J⛓
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|| 𝘐𝘯 𝘵𝘩𝘦 𝘦𝘯𝘥 𝘪𝘴 𝘪𝘵 𝘭𝘰𝘷𝘦? ||
FanfictionPark Jimin è un ragazzo che è stato cacciato di casa per via del suo orientamento sessuale. Non avendo un tetto sopra la testa, decise di contattare l'unico fedele amico che aveva, Jeon Jungkook. A casa del corvino il tempo scorreva velocemente, più...