17.| Mr.Kim mi confonde |

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Jimin's POV

Nel mentre quella stronz- volevo dire cameriera era andata a prendere i dolci, mi alzai per andare in bagno, dovevo calmarmi un'attimo interiormente. L'immagine delle cameriera che ci provava con Taehyung mi aveva parecchio infastidito anzi direi ferito, ma la cosa che più mi ha fatto male e stata lui che sembrava a ricambiare.

Appena entrai dalla porta del bagno mi assicurai che non ci fosse nessuno, le lacrime che ormai stavo trattenendo dovevano per forza uscire, dopo una veloce controllata e essermi accertato che non ci fosse nessuno, mi sedetti nel bordo della finestra con gambe penzolanti al di fuori di essa e appoggiai la testa sulla superficie fredda del vetro.

Seoul di sera era molto tranquilla, la vista era stupenda, le luci dei vari edifici brillavano come non mai, e poi c'ero io che mi chiedevo: perché quando mi succede qualcosa di bello tutto poi doveva diventare buio? Non merito pure io di essere felice? O semplicemente la felicità non fa per me?

Pochi minuti dopo notai che era meglio tornare di la, ero assente da più di 10 minuti. Prima di andare mi controllai allo specchio per vedere se si notava se avessi pianto o meno, avevo gli occhi rossi ma fortunatamente sapevo già che scusa usare in caso mi chiedessero il perché. A forza di aver pianto avevo tutto il viso bagnato, quindi sciacquarlo sarebbe stato più che perfetto. Mi abbassai al lavandino per lavare il viso finché non sentii la porta dietro di me essere spalancata.

Taehyung! Tra tutti proprio lui.

Continuai nel fare ciò che stavo facendo prima ovvero sciacquarmi il viso, ignorando la sua presenza, appena mi girai notai che aveva avanzato di qualche passo, era vicino, troppo vicino, così vicino che potevo benissimo sentire il suo respiro per l'ennesima volta.

Tae: Hai pianto?
Jm: No-o!
Tae: Perché stai mentendo?
Jm: N-non sto m-mentendo!
Tae: Park puoi prendere in giro con la scusa del mal di pancia i tuoi amici la fuori, ma non me.
Jm: Beh sono affari miei, da quel che so non sono tenuto a dirti le mie cose, e poi cosa ci fai qua, sicuramente quel tesoro della cameriera ti starà aspettando per flirtare, quindi vai e lasciami in pace!
Tae: Aish qualcuno qui è geloso ahahahah!!!
Jm: Non c'è niente di divertente, se non vai tu vado io, con permes-.

Non mi lasciò nemmeno finire che mi trascinò in uno dei bagni lì presenti.
Appena entrammo lui chiuse la porta e mi fece sbattere contro essa provocando così da parte mia un gemito di dolore.

Jm: Ma che cazzo!! Lasciami andare!!!!
Tae: Perché dovrei?

Continuai a dimenarmi nel tentativo di riuscire a sfuggire da lui ma lui bloccò entrambe le mie braccia sopra la testa, e avvicinò il viso al mio.

Tae: Non so cosa tu abbia visto, ma ti assicuro che qualunque cosa sia hai frainteso...
Jm: Certo come no , devo andare lasciami.
Tae: Ascoltami, sono serio!
Jm: E io sono la regina Elisabetta!
Tae: Andiamo Park, quello geloso e incazzato nero qui dovrei essere io non tu!! Guarda che ho visto come scambiavi certi sguardi con Jackson!
Jm: Jackson? Sul serio? Ma fammi il piacere, lasciami andare e ritorna dalla tua cameriera del cazzo!!
Tae: Io non voglio lei!!
Jm: Non ti va bene mai niente, si può sapere che cazzo vuoi?
Tae: Te, voglio Park Jimin.

Ed appena pronunciò quella cosa il mio cuore perse dei battiti.
Nel mio stomaco qualcosa iniziò ad fluttuare, le cosiddette farfalle nello stomaco.
I miei occhi si incatenarono con i suoi.
Era così intenso il suo sguardo che non ci rendemmo nemmeno conto che il tempo passava ma noi eravamo ancora li.
Ad un tratto iniziò ad avvicinarsi, e li annullò la distanza che si poneva fra le mie e le sue labbra, facendo unire così le nostre bocche per dare l'inizio a un bacio che di casto non avrebbe avuto nulla.
La sua lingua danzava perfettamente con la mia, più il bacio si approfondiva, più entrambi iniziammo a farci prendere dalla passione.
Mentre il bacio continuava, lui infilò la mano nei miei pantaloni fino a raggiungere il mio sesso da sopra il tessuto dei boxer.
Iniziò così a muovere la sua mano provocando in me dei gemiti.
Si staccò dal bacio e si abbassò all'altezza del mio sesso, mi abbassò del tutto i pantaloni ed insieme ad essi anche i boxer, facendo così mettere a nudo la mia lunghezza.
Non ebbi nemmeno il tempo di metabolizzare il tutto che iniziò a pomparla con velocità, avanti e indietro, buttai la testa all'indietro, ero invaso dal piacere, poco dopo sentii qualcosa di umido toccare il mio sesso, abbassai lo sguardo e vidi lui inglobare la mia lunghezza ripetendo lo stesso movimento di prima ovvero avanti e indietro ma questa volta con la bocca, così una sensazione di piacere iniziò a crescere in me.

Jm: Ah!aaahh! Tae io sto per V-en-ire credo-o
Tae: Dai vieni per me Jimin.

Raggiunto l'apice riversai il mio seme all'interno della sua bocca.
Mentirei se non dicessi che è stato uno dei momenti più belli della mia vita.
Non è il massimo ricevere un pompino in un bagno di un ristorante, ma se si tratta di Kim Taehyung direi che ogni posto con lui sia perfetto.

Entrambi ci sistemammo.
E prima di uscire e lasciarmi dentro al bagno da solo mi sussurró al orecchio:

Tae: Scometto che questo Jackson non lo sa fare.

Avrei voluto dirgli che con Jackson non c'è nulla se non semplice amicizia.
Ma ero ancora stregato dalla sua immagina che mi faceva certe cose. Quindi mi limitai solo a girarmi , e solo quando lo feci che notai che il mio viso aveva preso le sembianze di un pomodoro.

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Spazio autore:
Il capitolo dice tutto!🙈😂
STO MALEEE!!😂😂🤝
Ve lo aspettavate?!?😂😂
Cosa ne pensate? Fatemelo sapere in un commento e lasciate una stellina se vi va.💗
-J

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