Falò e Sofia

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La sera è arrivata subito infatti il falò è già stato acceso.

Ci sono vari tipi di carne e verdura e come dessert marshmallow.

Speravo di passare questa serata accoccolata a Carl, ma purtroppo Sofia si è fatta vedere di nuovo dopo la gita.

E anche se Carl cercava di allontanarsi da lei camminando velocemente da tutte le parti, io non riuscivo a stare lì a guardare.

Mi è venuta una fantastica idea per allontanare quell'oca da Carl.

Vado verso Sofia che sta cercando Carl con lo sguardo.

Io:"Ehy Sofia"

Faccio un finto sorriso.

Sofia:"Che vuoi? Ruba-fidanzati?"

Io:"Sai Carl?"

Sofia:"Intendi il mio fidanzato? O Carl il benzinaio?"

Io:"Il...tuo fidanzato"

Sofia:"Si che è successo?"

Io:"Ecco... All'inizio gli andavo dietro e mi dispiace di averti dato fastidio"

Sofia:"Muoviti, sto ascoltando"

Io:"Per chiederti scusa volevo regalarti una cosa, sia per te che per Carl"

Sofia:"Veramente? Se stai scherzando.."

Io:"Non sto scherzando. Se vuoi ti porto di sopra in camera, è lì il regalo"

Sofia:"Ok, ma non farmi perdere tempo, poi devo andare da Carl"

Spero che il mio piano riesca, perché l'ho appena pensato.

Ma penso che sarà abbastanza facile visto che Sofia è senza cervello.

Penso che la porterò nella stanza vicino alla mia e di Carl che è vuota, e chiuderla dentro.

Sofia:"Quando arriviamo alla tua stanza? Sicuramente sarà più sporca della tua anima"

Cerco di non ascoltarla, e rido dentro me stessa per la fine che farà.

Arriviamo davanti alla stanza vuota.

Io:"È questa"

Faccio entrare prima Sofia e la sento parlare mentre io mi sbrigo a chiudere la porta con una chiave rubata.

Sofia:"Me l'aspettavo peggio"

Fermo la maniglia con una sedia per sicurezza.

Sofia:"EHYY!! CHE STAI FACENDO?"

Scendo e la sento ancora urlare.

Ci vorranno qualche ora prima che la trovino.

Quando arrivo nel cortile dove c'è il falò vedo Carl appoggiato ad un albero con un bicchiere in mano e lo sguardo perso.

Attraverso la folla di persone che ridono e scherzano e cerco di raggiungere Carl il più presto possibile.

Non si accorge che sto andando verso di lui.

Quando arrivo da lui è girato dall'altra parte.

Gli prendo il bicchiere di mano e bevo il contenuto.

Lui mi guarda male e sta aprendo la bocca per parlarmi, ma io mi affrettò a baciarlo.

Butto il bicchiere per terra e ci perdiamo nel bacio.

Lui mi mette le mani sui fianchi e io sul collo.

Ci stacchiamo qualche minuto dopo e vediamo se qualcuno ci guarda.

Carl:"Dov'eri? E aspetta...noo Sofia dove Sofia ci avrà visti."

Io:"Non preoccuparti"

Lui mi fa un mezzo sorriso mezzo ghigno.

Carl:"Ti adoro"

Ci baciamo velocemente per l'ultima volta e andiamo a sederci vicino al falò.

Domani è il giorno tanto atteso, per così dire. Ma non ci vogliamo pensare, anzi non ci passa neanche per la mente.

Continuo a guardare Carl e dopo un po' si gira.

Gli sorrido.

Ci sorridiamo.

Gli do un bacio sulla guancia per infastidirlo un po'.

Allora lui per vendicarsi mi dà un bacio a stampo.

La notte scorre e io e Carl restiamo fermi lí come se il tempo non ci potesse toccare, come se quel momento sarà per sempre.

𝑰𝒍 𝑴𝒊𝒐 𝑮𝒂𝒍𝒍𝒂𝒈𝒉𝒆𝒓 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora