𝑰𝒍 𝑴𝒊𝒐 𝑮𝒂𝒍𝒍𝒂𝒈𝒉𝒆𝒓

Prigione

È appena iniziata al scuola e già sono chiusa in casa a fare compiti.

Potevano almeno lasciarci una settimana in pace.

Mi arriva una chiamata, ma non faccio in tempo a rispondere perché avevo la suoneria bassa e il telefono lontano da me.

Continuo con i miei compiti finché non finisco algebra.

Poi vado a fare una pausa di sotto mettendomi il telefono in tasca.

Mia mamma dovrebbe essere andata ad un incontro per un nuovo lavoro.

Prendo dei biscotti e sblocco il mio telefono.

La chiamata è di un numero sconosciuto.

Provo a richiamare.

Dopo un po' di tempo, mi rispondono.

X:"Ciao Sam"

La voce è di una donna.

Io:"Ciao chi parla?"

X:"Sono la sorella di Carl, Fiona, Carl mi ha detto di avvisare al più presto te-"

Io:"Che è successo?"

Dico alzandomi di scatto dalla sedia  pulendomi la mano piena di briciole di biscotti sui pantaloni.

Fiona:"Carl è in prigione"

Io:"Che ha fatto ora?"

Fiona:"Dice di non aver fatto niente, che lui aveva finito con la droga, ma che poi l'hanno incastrato."

Io:"Riesci a mandarmi la posizione, cerco di arrivare il prima possibile"

Fiona:"Certo, ciao"

Io:"Ciao, grazie"

Appena metto giù alla chiamata, mia madre entra dalla porta.

Mamma:"Che faticaccia quel tipo, mi continuava a fare domande sul mio vecchio lavoro"

Dice senza guardarmi in faccia.

Ma appena lo fa, capisce che c'è qualcosa che non va.

Mamma:"Che è successo?"

Io:"Carl"

~~

Quando siamo arrivate davanti al carcere del Nevada, un'ora dopo, pioveva.

Mi è venuto un gran mal di testa, che neanche una pastiglia mi ha fatto passare.

Non so bene nello specifico la storia, ma dalla voce di Fiona al telefono si capiva che era molto agitata.

Spero che non lo mandino in prigione, lui stesso mi aveva detto che quel posto non era bello.

Almeno nella sua esperienza.

Quando entriamo negli uffici del carcere, è pieno di guardie, e ci sono diverse segretarie a cui chiedere informazioni.

Io e mia mamma ci dirigiamo verso le guardie, ma subito veniamo fermate da una voce.

X:"Sam!!"

Mi giro e vedo Fiona e una mandria di altri ragazzi, chi più grande e chi più piccolo, venirmi incontro.

Fiona:"Ciao"

Io:"Ciao"

Io:"Che hanno detto?"

X:"Ancora niente, hanno solo detto che ci sarà una nuova udienza, ma non sappiamo quando"

Mi risponde un ragazzo sui 17/18 anni, biondo e con gli occhi azzurri.

Annuisco, e poi stiamo in silenzio tutti.

Si sta creando un situazione imbarazzante, finché mia mamma non parla.

Mamma:"Ma, ce lo fanno vedere o possiamo andare a mangiare qualcosa? È ora di pranzo"

Fiona:"Dovrebbero portarlo qui a salutarci, perché, finché non decido quando fare la prossima udienza, dovrà stare in prigione"

Ok, la mia ansia sta aumentando anche se dovrebbe fare il contrario visto che starà in prigione fino alla prossima udienza.

Ma quando sarà al prossima udienza?

Tra un mese, due settimane, un giorno?

Improvvisamente si apre una porta rinforzata dietro di noi.

Ne esce Carl con la divisa del carcere e le manette nei polsi.

Gli vanno tutti incontro ad abbracciarlo.

Io aspetto che finiscano, poi vado verso di lui.

Sto cercando di non piangere, ma non ci riesco.

Lo abbraccio.

Io:"Che cazzo fai?"

Carl:"Io non ho fatto niente, ma non mi vogliono credere"

Mi stacco dal suo abbraccio, e lo guardo negli occhi.

Carl:"Ci dovrebbero mettere una settimana. Poi ci sarà la prossima udienza. Come l'altra volta."

Io:"Speriamo almeno che questa vada bene"

Carl mi sorride.

Gli dò un bacio, e lui fa uno sguardo strano verso gli altri.

Forse era una specie di saluto senza parlare.

Lo lasciamo andare augurandoci di vederlo presto fuori da lì.

~~

Mezz'ora dopo eravamo tutti insieme, (i fratelli di Carl, io e mia mamma), a mangiare qualcosa in un bar vicino.

X:"Carl ci aveva detto che sei una sua amica".

Fiona:"LIP!"

Lip:"Che c'è ce lo stiamo chiedendo tutti"

Smetto di masticare la mia brioches.

Restiamo in silenzio tutti e passo lo sguardo dal ragazzo biondo che mi aveva appena parlato, al piatto della mia brioches.

.....

~~•~~