Canoa

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Il lunedì mattina la mia sveglia suona alle 8, ma io resto nel letto a pensare alla vita ancora per un po'.

Alla fine mi alzo, mi vesto, mi lavo la faccia e controllo il letto di Carl.

C'era qualcosa sotto le coperte, probabilmente lui.

Mi avvicino cautamente al suo letto e sento il suo respiro profondo. Sta dormendo.

Ma si deve svegliare perché chi non scende alle 9 avrà una punizione, così avevano detto ieri.

Prendo la coperta e gliela tolgo del tutto, era disteso a pancia in giù nel letto e aveva la testa rivolta al muro.

Aspetto che si alza e inizia a imprecare contro di me perché l'ho svegliato, ma non succede niente.

Io:"Carl! Carl!"

Niente

Io:"Sono le 8 e 40 Carl!! CARL!!"
Finalmente si gira e mi guarda con gli occhi semichiusi.

Carl:"Si arrivo"
Mi dice soltanto, con la voce impastata dal sonno.

Decido di scendere da sola a fare colazione.

Alle 9 e 50 iniziava la prima "lezione" per me e per Carl visto che siamo compagni di stanza, perciò avevo ancora 10 minuti.

Il foglio del programma mi dice che ho canoa come prima lezione, e mi affrettò a uscire dalla mensa.

Ci sono tante persone, tanti vanno a destra, tanti vanno a sinistra addentrandosi nel bosco tra le varie stradine di pietra. Ma io non so che fare, perché non so la strada.

Provo a chiedere a delle persone, ma mi dicono che non sanno perché oggi hanno altro.

Decido di cercare Carl. Ma non si vede da nessuna parte.

Mi faccio prendere dal panico e mi siedo per terra a pensare a cosa fare.

Improvvisamente mi ricordo della segreteria. Mi affrettò a raggiungerla e chiedo.

Io:"Mi scusi, sono arrivata qualche giorno fa e non so dove sia canoa."

Segretaria:"È 10 minuti di ritardo per la lezione, la faccio accompagnare da una mia collega, e tenga questa" mi porge una mappa "le servirà."

Quando arrivo, accompagnata da una signora, in un laghetto dove stanno facendo effettivamente canoa, la signora mi dice.

Segretaria:"Signorina chiedi al suo istruttore Luciano, è lì vedi"

Mi sforzo per vedere, un po' più lontano da noi un signore basso e magro impegnato a guardare verso le persone in canoa e a urlare.

Io:"Grazie"

Dopodiché, mi incamminò verso l'istruttore.

Io:"Mi scusi, sono Samantha. Sono in ritardo, non sapevo la strada"

Dico sperando che non si arrabbi.

Luciano:"Sei nuova?"

Annuisco

Luciano:"Okay, sappi però che la prossima volta che arrivi in ritardo, ci saranno delle conseguenze."

Inizia a camminare e arriva a prendere una canoa.

Mi fa segno di raggiungerlo.

Luciano:"Mettiti questo" mi dà un giubbotto salvagente, penso "salì sulla canoa e raggiungi gli altri, movimenti alternati, prima a destra poi a sinistra. Fra un po' vi raggiungo"

Io:"Okay"
Dico incerta, si inizia subito così? Non ho mai fatto canoa.

Inizio a remare con facilità, stranamente, e raggiungo gli altri.

𝑰𝒍 𝑴𝒊𝒐 𝑮𝒂𝒍𝒍𝒂𝒈𝒉𝒆𝒓 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora