Programma

1.8K 60 4
                                    

Della musica rock mi penetra nelle orecchie e mi sveglio di colpo infastidita.

Mi giro e vedo nel secondo letto della stanza una figura un po' sfuocata per colpa della luce del mattino sparata direttamente nei miei occhi.

Me li stropicciò con le mani e riguardo.

Un ragazzo sui 16/17 anni, sta canticchiando quella stupida canzone a tutto volume svegliandomi. Che stra cazzo di problemi ha? Che poi non doveva essere una ragazza la mia compagna?

Io:"C'hai problemi cazzo"
Mi alzo velocemente da sdraiata e mi siedo sul letto guardandolo.

Mi guarda e non dice niente, invece sposta il suo sguardo sulla mia maglietta gigante e poi sulle mie gambe. Sotto non avevo il pantalone, perciò mi sbrigai a coprirmi.

Continua a non parlarmi e distoglie lo sguardo da me mettendolo sul soffitto.

Io:"Chi sei?"

X:"Carl."
Dice continuando a guardare il soffitto. Carl chi?

Io:"Puoi abbassare quella cazzo di musica!!"

Continua a non muoversi.

Mi alzo e mi dirigo verso lo stereo in cui proveniva la musica e abbasso del tutto spegnendo anche quella roba.

Lui mi guarda male si alza e se ne va dalla stanza.
Ok. Ma tutto apposto?

Chiudo la porta a chiave e guardo verso il letto di quel Carl. È tutto in disordine, come fa cazzo? È arrivato da neanche un giorno ed è già così in disordine.

Mi metto dei jeans stretti e una maglia e decido di scendere verso la mensa, penso che sia lì la colazione.

La mensa è metà al coperto e metà al chiuso, piena di tavoli lunghi e panche. Ci sono un sacco di persone, wow.

Faccio anche io la fila come tutti per prendere la colazione e mi siedo in uno dei pochi posti rimasti.

Tiro fuori il telefono dalla tasca dei jeans e subito arriva un "istruttore"(?) a dirmi che si può usare il telefono solo dalle 15 alle 17. Cerco di non rispondergli e metto via il telefono.

C'è molta scelta per la colazione, ma io ho optato per dei semplici pancakes con lo sciroppo d'acero e il thè alla pesca.

Le persone accanto a me parlano tranquillamente e sembra che non mi notino fino a quando...

X:"Ehy"
Alzo lo sguardo e vedo questo ragazzo biondo che, più che sorridermi mi stava facendo un ghigno con l'angolo del labbro.

Io:"Ciao"
Dico sperando che mi lasci in pace e tornando a guardare il mio piatto.

X:"È quella tipa che ho visto nella tua stanza nuova, Gallagher?"
Sento dire dal ragazzo biondo a qualcuno accanto a lui.

Alzo di nuovo lo sguardo e vedo vicino al biondo quel Carl, a quanto pare Carl Gallagher.

Mi fa un ghigno anche lui prima di rispondere al biondo.

Carl:"Si è la mia compagna di stanza"

Biondo:"Wow, cazzo. Sei stato fortunato, raramente mettono maschi e femmine insieme"

Cerco di non irritarmi, e guardandolo male ritorno ad abbassare lo sguardo.

Carl:"Come ti chiami?"
Mi rivolge ancora la parola, perché non mi lasciano mangiare in santa pace i miei pancakes?

Io:"Ti interessa davvero?"

Carl:"Si se no non te lo avrei chiesto" mi dice ancora con quel ghigno.

Io:"Samantha"
Gli dico posando la forchetta, visto che volevano parlare.

Carl:"Io Carl e lui.."

Biondo:"Kevin"

Nessuno manda più avanti la conversazione perciò chiedo.

Io:"E che cazzo volete?"

Carl:"Beh insomma è meglio se ti fai degli amici che conoscono il posto già da un po'."

Io:"Perché, è così orribile?"

Kevin:" Con il tempo lo scoprirai bambolina"

Lo guardo malissimo. Che cazzo di problemi hanno?

La mia attenzione, come quella di tutti, vieni catturata da un altoparlante che comunica..

"Salve a tutti, buongiorno. Gli orari e il programma vi verrà dato in sala riunioni, pertanto vi chiediamo di venire ora."

Si alzano praticamente tutti e io non vedo più niente se non persone che escono dalla mensa.

Mi alzo anche io e seguo gli altri. Per fortuna Carl e Kevin non gli avevo più visti.

Arriviamo tutti in una sala con un palco e delle sedie, per poterci sedere. Più che sala riunioni a me sembrava il teatrino della scuola.

All'improvviso sul palco arrivano due adulti, un maschio e una femmina.

X:"Salve a tutti, sono Maddalena. Siamo lieti di accogliere i nuovi arrivati."

X:"Salve, sono Karsten e sarò il vostro istruttore, per così dire, insieme a Maddalena e ad altri istruttori"

Maddalena:"Come vi sarà stato spiegato chiamando il numero sulla lettera che vi abbiamo mandato, le vostre giornate si svolgeranno facendo sport, pulendo e visitando nuovi posti"

La sua allegria mi dava sui nervi, sembrava una bambina a cui era stata appena regalata una caramella.

Karsten:"Infatti, abbiamo canoa, nuoto, staffetta, salto ad ostacoli, corsa e molto altro, lo diceva con il sorriso ma non urlava dalla gioia come quella tipa.

Maddalena:"Il programma sarà uguale al proprio compagno di stanza e alla maggior parte dei ragazzi del vostro stesso piano"

Karsten:"Il telefono si può usare tutti i giorni dalle 15 alle 17, ma non starci attraccati tutto il tempo perché nel mezzo ci saranno lo stesso gli impegni"

Ci spiegarono molte altre cose noiose e infine ci dissero che domani si avrebbe iniziato con tutto e che bisognava alzarsi tutti i giorni alle 8 del mattino e scendere prima delle 9.

Più stavo lì è più la cosa diventava noiosa, veramente dovevo stare praticamente 3 mesi a fare sport? Okay che me la cavo, ma che noia.


𝑰𝒍 𝑴𝒊𝒐 𝑮𝒂𝒍𝒍𝒂𝒈𝒉𝒆𝒓 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora