Rose

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Carl in queste due settimane non mi  ha rivolto parola, ed è quello che speravo.

Le giornate le passo con Gaia.

Sofia stava ancora dietro a Carl, ma Carl a quanto pareva cercava di evitarla.

Forse aspetta che io vada da lui vedendolo evitare Sofia.

Ma non lo farò.

Sono le 16:30 ed ho una pausa di mezz'ora perciò vado in camera per cambiarmi perché mi sono sporcata di cioccolato sta mattina.

Quando sto salendo le scale vedo per terra una rosa.

Probabilmente di qualche innamorato.

Vado avanti di qualche scalino e ne vedo un altra.

Guardo più in su e ne vedo altre due.

Inizio a raccoglierne alcune e seguo la strada.

Le rose portano in camera mia.

Spero che dentro non ci siano Carl e Sofia.

Resto qualche secondo davanti alla porta incerta se entrare o no.

Se dentro trovo Carl e Sofia non penso che riuscirò a trattenermi.

Alla fine, però, abbasso la maniglia e guardo.

Non c'è nessuno, però le rose continuano fino al mio letto.

Mi avvicino e vedo una lettera sul mio letto.

Sopra c'è scritto:
"Samantha Pace"

La prendo e decido di aprirla.

"Te lo avrei dovuto dire molto prima. Lei è la nipote del proprietario di questo campo. Si è attaccata a me solo perché l'anno scorso l'ho baciata. Vorrei non averlo mai fatto. Dice che se la ignoro dirà a suo zio che l'ho molestata, ascolterà lei e mi butterà fuori da questo campo per sempre.
Non sarebbe male uscirne e non tornare più, ma il problema è che devo starci tutte le estati perché la prigione del Nevada è d'accordo con questo campo, devo restarci 6 anni ma se mi comporto male qui torno in prigione per tre anni. Non lo volevo dire a nessuno, infatti lo sa solo Sofia perché gliel'ha detto suo zio. Mi dispiace.
Ti dico che non l'avrei mai fatto, ma il problema è che se lei dice a suo zio che l'ho molestata ritorno in prigione e quel posto non è bello. Non ci voglio tornare.
Non so cosa provo per te, ma non voglio perderti, quello che provo quando sono con te non l'ho mai provato ed è qualcosa di speciale. Troverò il modo per liberarmi di lei prima o poi. Ti prego perdonami, non riesco a stare senza di te.
Non lasciarmi andare via."

                                                      Carl

E così era tutta colpa di quell'oca di Sofia.

Poverino, come ho potuto pensare che mi aveva usata.

Giro la lettera e vedo che c'è scritto altro.

"Resta qui ancora un minuto. Se l'inverno è soltanto l'estate che non ti ha conosciuto.
E non sai come mi riduci hai le fiamme negli occhi infatti se mi guardi mi bruci.
Resta qui e bruciami piano"

Ok. Non me lo aspettavo da lui.

Mi aveva veramente dedicato tutta questa lettera.

Carl che era uno forte e indistruttibile, si è rivelato un... Sensibile?

Lui non ha sbagliato, sono stata io a non ascoltarlo.

Non lo posso lasciare così per caso dopo che mi ha spiegato perché.

Mi giro per andare a cercarlo, ma appena apro la porta me lo ritrovo davanti...

~~•~~
Scusatemi se vi lascio la suspence, ma ci vuole ogni tanto.

                                           

𝑰𝒍 𝑴𝒊𝒐 𝑮𝒂𝒍𝒍𝒂𝒈𝒉𝒆𝒓 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora