Io:"Carl.."
Dico mentre ci stiamo dirigendo nel cortile dove ci sono tutti i genitori divisi per l'età del proprio figlio.
Carl:"Cosa?"
Io:"Che diciamo ai nostri genitori di noi?"
Carl:"I miei non ci sono, aspetto che se ne vadano tutti e poi torno a casa con il Pullman"
Io:"Beh allora cosa dico a mia mamma?"
Carl:"Non so, non mi faccio vedere e sto lontano da voi"
Io:"Noo, dirò che sei un amico"
Non parla e non annuisce, c'è qualcosa che non va.
Io:"Tutto bene?"
Carl:"Si si"
Dice, ma si vede benissimo che non è vero.
Stiamo per arrivare da mia mamma quando..
Carl:"Senti, io vado un'attimo a salutare delle persone. Ci vediamo fra un po'"
Sta per andarsene, ma io lo afferrò per un braccio.
Io:"Che cos'hai Carl. Dimmelo."
Carl:"Non.."
Lo guardo negli occhi e aspetto che continui.
Carl:"Non sono all'altezza vostra"
Io:"Sta scherzando spero"
Gli dico sorridendo.
Dopodiché, prima che possa sfuggirmi dalle mani...
Io:"MAMMAAA"
Urlo verso mia mamma, lei si gira.
Sento Carl che sta tirando per liberarsi il braccio dalla mia presa.
Vedo mia mamma che sta vendendo verso di noi sorridendo.
Dò un bacio in bocca a Carl davanti a mia madre e intreccio le mie dita in quelle della sua mano.
Mamma:"Ehyy, come state?"
Dice abbracciando prima me e poi Carl.
Mamma:"Non mi avevi detto niente di ragazzi carini eh"
Mi dice facendomi l'occhiolino. La solita.
Io:"Già, non ho avuto il tempo. Lo faccio ora però. Mamma lui è Carl e Carl lui è mia mamma."
Mamma:"Allora, vieni a casa nostra. Perché non resti a cena. Anzi resta a dormire da noi"
Carl:"Oh, grazie, ma io dovr"
Io:"Si che viene. Mi stava proprio dicendo che si doveva fermare un giorno in più perché a casa sua non c'è nessuno che gli apre fino a domenica. Vero?"
Carl annuisce.
Mamma:"Bene, allora andate a preparare le valigie che andiamo"
Io e Carl andiamo in camera.
Io:"Carl aspetta"
Lui si gira prima di entrare nel bagno della nostra stanza.
Io:"Non ti devi sentire all'altezza, devi sentirti in famiglia. Senti, se stai pensando che non sei all'altezza di mia mamma e della mia, non hai capito niente. Anche noi una volta tiravamo avanti con poco o niente, poi mia mamma ha trovato un lavoro, io l'ho aiutata e ora stiamo benissimo. So quello che provi, anche io mi sentivo così quando vedevo tutte le mie compagne di classe delle elementari vestite bene e io con i vestiti regalati dai vicini. Poi hai appena visto com'è mia mamma, non preoccuparti. A lei non frega chi sei, basta che mi tratti bene e che mi fai stare bene e tu lo fai senz'altro"
Mi alzo dal letto in cui ero seduta e vado verso di lui.
Io:"Tu sei il mio Gallagher, e sei più che all'altezza."
Carl:"E tu sei la mia Pace? Noo sembra una cosa religiosa ahaha"
Io:"Forse meglio Sam?"
Carl:"Già. Allora riformulo."
Carl:"E tu sei la mia Sam"
Scoppiamo a ridere e poi ci baciamo.
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𝑰𝒍 𝑴𝒊𝒐 𝑮𝒂𝒍𝒍𝒂𝒈𝒉𝒆𝒓
RandomSamantha, una ragazza come tutte le altre è stata invitata ad un campo estivo, purtroppo (o forse per fortuna) sua mamma la obbliga ad andare. Nello stesso campo estivo troverà un ragazzo, Carl Gallagher che all'inizio gli sembrerà scorbutico e che...